Il Torneo dei giochi Nintendo - The Legend of Zelda

Non intendendoci d'altro che Nintendo, non potevamo non intendere far scontrare le Nintendose nerdate, neh?

POLL Il Torneo dei giochi Nintendo - The Legend of Zelda

Voti totali: 33
The Legend of Zelda (NES)
Nessun voto
0
Zelda II: The Adventure of Link (NES)
Nessun voto
0
The Legend of Zelda: A Link to the Past (SNES)
12%
4
The Legend of Zelda: Link's Awakening (GB)
9%
3
The Legend of Zelda: Ocarina of Time (N64)
24%
8
The Legend of Zelda: Majora's Mask (N64)
15%
5
The Legend of Zelda: Oracle of Seasons (GBC)
3%
1
The Legend of Zelda: Oracle of Ages (GBC)
3%
1
The Legend of Zelda: The Wind Waker (GC)
6%
2
The Legend of Zelda: The Minish Cap (GBA)
9%
3
The Legend of Zelda: Twilight Princess (Wii, GC)
6%
2
The Legend of Zelda: Phantom Hourglass (DS)
12%
4
The Legend of Zelda: Spirit Tracks (DS)
Nessun voto
0
The Legend of Zelda: Skyward Sword (Wii)
Nessun voto
0
The Legend of Zelda: Four Swords e Four Swords Adventures (GB, GBA, DSiware)
Nessun voto
0

  • Ho giocato poco fa con Hybiscus a Four Swords, l'edizione DSiWare. Quasi mi pento di non avergli dato quel voto che nessuno gli darà.

    Scaricatevelo su ogni singola console DS con Shop che abbiate.DSi, DSXL, 3DS. C'è tempo fino a febbraio.
    Lorenzo Breda
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    If you couldn't find any weirdness, maybe we'll just have to make some!
    Hobbes, Calvin&Hobbes

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  • Io ce l'ho, ma non avendo avversari non ci ho giocato molto.
    “DISCUSSIONE, NON RECENSIONE!”

    :solly:
  • Il mio voto 1 va a Majora's Mask. Se lo merita principalmente per due ragioni:
    perchè è un gioco che osa come Nintendo non sa più osare, introducendo nella struttura della serie innovazioni tali da quasi stravolgerla e lo fa, con coraggio, dopo il colossale successo del suo precedessore, che ha sostanzialmente certificato la formula dello Zelda 3D;
    perchè nella mia personale quest alla ricerca di un gioco che mi permetta di avventurarmi in un mondo fantastico ma realistico, vivo, credibile, che sia in grado di suscitare realmente quello straniamento che si prova quando si mette piede in un luogo sconosciuto, questo gioco sta sullo stesso gradino dell'altro mio grande ispiratore, ossia Morrowind. Mentre quest'ultimo è notabile per la complessa costruzione dell'isola di Vvardenfell Majora's Mask si distingue per l'atmosfera da fiaba oscura, popolata da personaggi quantomeno bizzarri che affrontano nel modi più diversi l'inevitabile apocalisse. Che poi questi personaggi altro non siano che versioni alternative di altri personaggi che già amati in un altro luogo, che abbiano una vita propria e che tu, giocatore, possa intervenire in essa, e che malgrado i tuoi interventi tu sia condannato a vederli ripetere lo stesso ciclo senza fine è davvero disturbante e non fa che alimentare la sensazione d'essere straniero in terra straniera.

    Il mio voto 2 è combattuto. Da una parte i tre episodi per Game Boy, Link's Awakening e gli Oracoli. Entrembi i giochi, piccoli capolavori di fine orologeria ludica, li ricordo come finestrelle su regioni strane e curiose, feeling non dissimile e a quanto sperimentato con Majora's Mask e in scala per nulla ridotta.
    Dall'altra parte invece c'è Phantom Hourglass, che grazie al sapiente uso del pennino ha saputo rinfrescare gradevolmente sessioni di gioco – quelle nei dungeon – che cominciavano a sembrare un po' stantie. Ma soprattutto questo gioco ha per me un'enorme valenza emotiva: è grazie ad esso che ho potuto colmare quel temevo-incolmabile vuoto lasciatomi nel cuore dalle promesse non rispettate di The Wind Waker, un titolo tanto incantevole da ammirare quanto fragile e vacuo nell'essenza. Con questo mio primo post ho implicitamente deciso di determinare i miei voti in base non tanto al valore oggettivo del gioco ma in base a ciò che ha significato per me, ragion per cui penso proprio che il mio secondo voto sia proprio per Phantom Hourglass. Con l'appunto di rigiocare al più presto Minish Cap, che temo all'epoca di non aver apprezzato a dovere.

    Spiace non conferire un riconoscimento anche a Twilight Princess, che inizia in maniera a dir poco esaltante, ha una prima parte di puro godimento ma cede un po' nella seconda, in cui a fronte di dungeon finalmente originali (e quanto!) ritroviamo una struttura di gioco alquanto affaticata e la storia prende una piega non proprio memorabile.
  • Certo brandisco con forza la spada di Erdrick (o Roto o Loto se vi piace di più il Giappone) ma forse non tutti sanno che sono un eroe abile a maneggiare lame con entrambe le mani. Ecco perché potreste facilmente vedermi brandire con la destra la leggendaria luccicante e affilatissima Master Sword e al contempo con la sinistra la sopra citata lama. Ho inoltre un grande fodero nella quale è riposta Ghiaccio e avvolta in un panno sopra il tavolo in ingresso giace ancora in frammenti Narsil. Tante sono le spade a cui sono legato che potrei prenderle e fonderle tutte insieme in un alto scranno da cui... Ok tagliamo la testa a Ganon e accingiamoci a votare i due Zelda. Sì, vada per uno 2d e uno 3d (cosa che non mi è proprio riuscita con Mario). Come Zelda 2d voto Minish Cap perché adoro i mondi segreti sotto il pavimento, e come Zelda 3d premio le suggestive atmosferre crepuscolari e decadenti di Twilight Princess. Per me uno Zelda vale l'altro mi piacciono tutti e a rotazione potrei eleggerne due sempre diversi (a parte gli oracoli e awakening che ancora non ho giocato)
  • Confesso subito che ho giocato solo i due capitoli per DS, fra l'altro senza finire il secondo: lo sto riprendendo in mano in questi giorni dopo essermi bloccato per lungo tempo in una sezione del dungeon, per la cronaca.

    Escludo voti a simpatia per gli altri titoli, sia perché li confondo l'uno con l'altro e soprattutto perché non ho idea del contenuto. Ne recupererò, forse, qualcuno in un imprecisato futuro e con mezzi di fortuna. Vediamo cosa posso dire dei due che conosco.

    Phantom Hourglass è stato il mio impatto con il vasto e complicato universo di Zelda: temevo il peggio. Una piacevole sorpresa, invece, trovarsi in un mondo di gioco a misura d'uomo, su un'isoletta di piccole dimensioni, con uno stile grafico semplice e ben realizzato e controlli intuitivi e innovativi. Completano il quadro un sistema di navigazione chiaro e scorrevole e la presenza di un personaggio strabordante come Linebeck.
    Cosa dire poi degli enigmi, che sfruttano tutte le caratteristiche della console, con almeno un punto in cui c'è da inventarsi l'impossibile per andare avanti? Insomma, nel complesso è un'esperienza ludica estremamente soddisfacente.

    Non così ho trovato il successivo capitolo, che di fatto è lo stesso gioco (prefettamente identica la grafica, fra l'altro) con un'ambientazione leggermente cambiata, ma nel quale gli elementi chiave sono gli stessi riproposti in chiave più scialba. Perfino il comprimario non è all'altezza della figura di Linebeck, mentre il gimmick del trenino, per quanto interessante sulla carta, risulta limitativo rispetto alla nave vista in precedenza.

    In definitiva mi sento di dare l'unico voto a Phantom Hourglass e non usare il secondo, perché obiettivamente Spirit Tracks non lo merita.
    Lettere - Visioni - Lucidità - TAYLOR SWIFT SHAKIRA

    Immagine
  • Vincono:

    Immagine
    con otto punti


    Immagine
    con cinque punti
    Lorenzo Breda
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