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[Terry Pratchett] Tartarughe Divine

Inviato: domenica 22 gennaio 2012, 16:43
da Bramo
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Cioè, ma qui c'è da incazzarsi veramente! (cit.)
Quest'anno esce un inedito di Gaiman per il nostro Paese e io me ne accorgo mesi dopo, per caso.
Ieri scopro che a maggio del 2011 è uscito un inedito in Italia di Terry Pratchett, autore di diritto nel novero del romanzieri sollazzosi, e anche qui me ne accorgo in ritardissimo.
Pratchett e Gaiman. Due autori che avrebbero meritato il loro posto nel banner e che sono stati snobbati su tutta la linea. Mamma mia, che pacco.

Comunque, tornando a noi... il suddetto romanzo (Small Gods, in originale) è del 1992... la Salani riesce a tradurlo e portarlo a noi solo adesso, quasi vent'anni dopo, che bello che bello. D'altro canto, come mi pare si disse nel topic di qualche romanzo di Pratchett, guardando su Wikipedia si nota facilmente che la maggior parte dei libri del Mondo Disco sono inediti in Italia, quindi ben venga che ogni tanto, anche in modalità totalmente random, arrivi qualcosa da noi. Anzi, dovrebbe essere proprio salutata come evento, tale situazione.
Non rientra in un ciclo particolare, è "solo" un'avventura nel Mondo Disco.
La Salani ha pure creato un sito ad hoc per celebrare il libro, con tanto di (ormai immancabile) booktrailer:



La trama riportata sulla fascetta è la seguente:
Brutha è il Prescelto. Il suo dio gli ha parlato, sebbene, ehm, sotto forma di tartaruga. Brutha è un ragazzo semplice. Non sa leggere. Non sa scrivere. È bravino a coltivare i meloni. E i suoi desideri sono pochi e ragionevoli. Vuole rovesciare una tentacolare Chiesa corrotta. Vuole evitare un'orribile e sanguinosa guerra santa. Vuole fermare la persecuzione di un filosofo che ha avuto il coraggio di suggerire che, contrariamente al dogma della Chiesa, Mondo Disco fluttua veramente nello spazio sul dorso di una gigantesca tartaruga (*). Lui vuole la pace, la giustizia e l'amore fraterno. Lui vuole che la Quisizione smetta di torturarlo adesso, per favore. Ma soprattutto ciò che vuole davvero, più di ogni altra cosa, è che il suo dio elegga un altro Prescelto...

(*) Il che è vero, ma la Quisizione non ha nessuna intenzione di ammetterlo…
* Titolo originale: Small Gods
* Traduttrice: Valentina Daniele
* Numero di pagine: 346
* Prezzo: 16 euro
* Mondo Disco: Tartarughe Divine è il tredicesimo libro della saga di Mondo Disco ma non è necessario conoscere le avventure precedenti per apprezzarlo.

Re: Terry Pratchett: Tartarughe Divine

Inviato: sabato 11 febbraio 2012, 15:59
da Bramo
Letto.
Che dire? Il risvolto di copertina sbandiera questo libro come "il capolavoro di Terry Pratchett", ed effettivamente tra i romanzi che ho letto dell'autore, questo si attesta come il migliore.
Per la prima volta non trovo come setting la città di Ankh-Morpork, nè i vari membri della Guardia Cittadina, il Prefetto, il Bibliotecario, Scuotivento... siamo nella città di Omnia, invece, sempre nel Mondo Disco, una città che sembra ricalcata sul modello dei comuni feudali del Tardo Medioevo. E non solo per la descrizione e l'atmosfera, ma anche per un certo modo di intendere il culto religioso.
Ebbene sì, quello che promette la copertina italiana è vero: in questo romanzo la tagliente ironia di Terry Pratchett si scaglia contro quel modo di intendere la religione come punizione, come vessazione, come "guerra santa"... Purtroppo nella Storia e anche nell'attualità non mancano gli esempi di tale modo di professare un Credo verso il divino, un modo distorto che nulla ha da spartire con la religione propriamente detta e che piuttosto è intriso della vanagloria, dell'avidità e dell'arroganza dell'uomo.

Pratchett riprende i temi e le caratteristiche classiche dell'Inquisizione, guardando quindi a un momento storico in particolare, e traduce tutte queste terribili dinamiche all'interno del Mondo Disco, e per la precisione in questa città monoteista dedita al dio Om.
Om che in questo momento, per una certa sequenza di motivazioni, si trova a Omnia in forma di piccola tartaruga, e che decide di prendere contatto non con gli alti prelati ma con un giovane analfabeta di nome Brutha che, proprio grazie alle sue avventure con Om e alla sua incrollabile e vera fede (vera al contrario di quella di tutti gli altri personaggi della vicenda), conoscerà una graduale quanto formidabile maturazione che lo erge a uno dei personaggi più a tutto tondo che io ricordi di aver letto negli ultimi tempi.

In un mondo in cui è un'eresia dire che la Terra è un disco piatto sulle spalle di elefanti che a loro volta stanno sopra il dorso di una immensa tartaruga che vaga nello spazio (quando invece è vero! :P ) un piccolo e insignificante ragazzo si trova a dover contrastare un meccanismo vecchio come il tempo, ma sempre funzionante finchè esistono certi tipi d uomini, e intanto vede crollare ogni certezza maturata nel corso della sua vita.
Fino alla grande esperienza del deserto, che l'autore riesce a restituirci in modo immediato e avvincente più di molte altre visioni di questo evocativo paesaggio che la natura ci offre, e che qui assurge a metafora filosofica per la vita e per quello in cui si crede.
E in tutto questo, un cattivo tratteggiato con rara maestria, quel Vorbis capace di terrorizzare anche il lettore.

Religione, filosofia, inquisizione, personaggi ottimi, una visione della vita davvero interessante... questo è quello che è in grado di restituirci Pratchett in questo avventura del Mondo Disco.
Mica male, direi.
Correte tutti a leggerlo e fatevi del bene.

PS: ho visto il booktrailer... mazza se fa schifo :P Non restituisce un decimo di quello che è il romanzo.