[Spillati Disney] PKNA: Paperinik New Adventures

Gottfredson, Barks, Scarpa, Rosa, la scuola italiana, con un occhio di riguardo anche ai Disney spillati. Perché ricordiamo che il Sollazzo nasce qui, grazie a un certo papero mascherato...
  • Mah secondo me è una cosa quasi esclusivamente da imputare al calo qualitativo che si è avuto in questo periodo. Prima praticamente un numero ogni due circa era un capolavoro o una storiona incredibile, invece con il giro di boa avuto più o meno dopo "manutenzione straordinaria" si da inizio a una sorta di routine con numeri sempre ottimi ma che offrono meno capolavori o robe eccezzionali.
  • E' iniziato MMMM, pertanto PKNA deve far vedere di essere anch'esso capace di raccontare storie di uomini comuni, seppur col suo piglio ironico-demenziale. Ecco allora Underground, bizzarra storia puramente macchettiana, macchiettistica quel che basta a sfottere l'homo comunens in tutte le sue razze e varianti: i fighetti da disco, i condomini piccoloborghesi che fanno la centrifuga tutti insieme alla stessa ora, i revolucionari de noartri (guidati dall'ispanico con la panza e la canotta) che campano a sbafo, il cattivo tormentato e pazzo, il giornalista che specula sulle tragedie (un Angus duro e puro che mancava da un po'). Ne viene fuori una specie di parodia, per la quale lo stile caricaturale di Mottura calza a pennello. E qui non concordo del tutto con Bramo: il Mottura lasciato libero di sperimentare e montare la tavola come più gli aggrada è il miglior Mottura (vedi le fogne disegnate come i quadri di Escher o la tavola 11, che mostra contemporaneamente quel che accade in superficie e nel sottosuolo).
    E alla fine questo stravagante Mottura mi ha colpito quasi più del Celoni di Io sono Xadhoom! - Arena, storiella bella, ma che ripropone lo schema di Linea piatta.
    Extra praticamente assenti: degne di menzione solo posta e carte allegate. Persino lo spot allo speciale è risicato, forse a causa di un MMMM che porta via tempo e attenzione, forse per regalare qualche sorpresa al lettore. La prima sorpresa delle tante che seguiranno nei mesi successivi.

    A dirla tutta, La fine del mondo, comprato e letto al mare, non mi sorprese del tutto positivamente nell'ormai remota fine di secolo vigesimo. Probabilmente perchè non è una storia da mare, e l'ombra grigia e cupa che aleggia nei flashback xerbiani è da leggere con una buona dose di partecipazione emotiva, cosa che in vacanza è difficile avere. La metà ambientata in tempo reale, inoltre, pur zeppa di battutine e gag (anche poco pknaiche, come quella della scimmia) è più angosciante che spensierata, con quel medaglione evroniano che può significare tutto e niente. Infatti la storia è strutturata in modo da mantenere fino all'ultimo l'ambiguità riguardo all'identità dell'alieno giunto sulla Terra, anche se, nonostante l'ultimo ribaltone in zona Saturno, è abbastanza prevedibile indovinare chi ci sia sotto l'esoscheletro. In sostanza lo speciale 99 è bello, però, se non ricordo male, Xarion verrà dimenticato, così da rendere l'albo un po' inutilino. E allora ci rimane solo la presa di Xerba, che serve ad introdurre il cast della trilogy sempre più prossima a venire, e le grandi prove grafiche di Freccero, Forcelloni e Sciarrone, quest'ultimo scatenato sul demenziale evrondario 0/999 [ok, le origini di Po Ra Da Qu Pa sono ovvie, ma Rink? Sarà mica quella che penso io? :D ].

    Per capire appieno Il giorno che verrà occorre leggere la PkMail del #33, in cui il tormentone di turno è dato dalle lamentele dei lettori, stanchi di umorismo e demenzialità e non paghi di cattivi feroci e storie serie. Alle lamentele il PkTeam risponde da un lato creando il virtuale personaggio di Cesarangela Cuoredorcontento, il cui cognome cita Barks, dall'altro tirando fuori una storia che contiene proprio tutto ciò che i lettori lamentosi chiedono: un'emergenza grave, adrenalina, un cattivo cattivissimo, personaggi dal comportamento umano, un colpo di scena finale che smuove la continuity. Il risultato è una storia scritta molto bene, quasi a tavolino, al punto da essere piuttosto iconica, sia nei testi che (soprattutto) nei disegni (vedere la splah page finale con i due "eroi" in posa). Io non amo molto le tavole a lettura spiraliforme (es. vign.1/3->vign.2->vign.1/3) specie se alternate a tavole strutturate normalmente, mi porta a confondere l'ordine di lettura, comunque forse questa è la storia di Artibani che più mi è piaciuta sotto il profilo 'tecnico', e la sequenza della morte qualche brivido me l'ha dato, anche dopo 14 anni.
    Ok, in realtà non ho capito come buttare un cavo conduttore (di cosa e a cosa?) in un buco nero possa ancorare una struttura come Time 0, ma faniente. Mi godo la sceneggiatura stilosa e il lato sentimentale della storia e tanto mi basta.
    Io sono Xadhoom! - Abisso è un altro signor esercizio di stile, nel quale Faraci rigira la zuppa delle altre due brevi della mini con la solita maestria, cambiando solo location e villain di turno (e mamma che piovra ha disegnato Celoni!).
    Immagine
    Ottimo lavoro.
  • PK Il Mito # 13 - Notizie Relative a un Eroe

    Immagine

    Il tredicesimo volume della ristampa pikappica contiene la conclusione del periodo "di routine" della serie e l'inizio della terza e ultima fase di PKNA, quella che inizia a tirare le file di certe questioni di continuity già in vista di una svolta narrativa, che sarebbe avvenuta un anno e mezzo dopo.
    Underground di Augusto Macchetto e Paolo Mottura è infatti l'esempio di una storia standard di Pikappa, dove c'è qualcosa che non va in città, Uno allerta l'eroe e Paperinik interviene: in questo caso il pericolo è dato da tre malviventi che si aggirano per il sottosuolo di Paperopoli con un preciso intento... la storia non brilla particolarmente, per quanto non sia disprezzabile e offra un scorcio di quello che potrebbe essere PK in un setting più urbano che fantascientifico, cosa che sarà poi portata all'estremo in PK2. Alcune situazioni simpatiche si alternano a una storia ben scritta, ma che non convince del tutto. Buono Mottura ma ha fatto di meglio.
    A seguire, abbiamo La Fine del Mondo, lo Speciale '99 che presenta un'unica, lunga storia invece che tante brevi. Certo, la storia si può dividere per comodità in due trame parallele, ma strutturalmente rimane un'avventura sola. Per i testi di Enna e Cordara e i disegni di Freccero e Forcelloni, la storia emoziona e colpisce dritto al cuore nel suo mostrare la strenua resistenza degli Xerbiani nei fatidici giorni dell'attacco evroniano, e dall'altra parte diverte mostrando i battibecchi tra Paperinik e Uno. Si tratta di una storia importante, ma forse per la sua natura di "speciale" non avrà influenze sulla continuity della serie nonostante il finale esplicito. Da notare la ripresa dei riferimenti letterari terresti di Gorthan, che dopo Il Piccolo Principe e Shakespeare dimostra di conoscere anche Biancaneve.
    Il volume si chiude con uno dei capolavori di tutto PK, capolavoro che viene composto da Il Giorno che Verrà (Artibani/Turconi) e da Niente di Personale, che sarà pubblicate nel prossimo volume. La sceneggiatura di Artibani è perfetta, un'armonia che nulla lascia al caso, né nella dinamica degli eventi né nelle relazioni tra i personaggi e nei vari voltafaccia. Una storia in cui l'adrenalina pompa nelle vene ad ogni tavola, dove le battute di Pikappa smorzano poco l'atmosfera, tanto è carica di tensione. Il pericolo è reale, palpabile, e il finale dell'avventura non farà altro che caricare ancora di più questa avventura con un evento che definire shockante è poco. Un vero gioiello, una delle cose migliori di tutta la serie, impreziosita dai disegni ottimi di uno Stefano Turconi già attento ai dettagli e con uno stile riconoscibile e morbido.
    I due Io Sono Xadhoom continuano ad emozionare dal lato grafico, grazie all'ottima prova di un Celoni che dev'essersi divertito un mondo a poter sperimentare così col suo tratto "liquido"... le sceneggiature intimiste di Tito Faraci continuano ad essere efficaci, anche se sono forse troppo simili tra loro rendendo poco distinguibile una storia dall'altra all'interno di questa miniserie.

    I contenuti speciali offrono poco, ma di qualità: vengono riproposti i disegni di Claudio Sciarrone per l'Evrondario allegato allo Speciale '99, e l'intervista è dedicata a Macchetto, che qui racconta come fosse scrivere su PK rispetto al "Topo", l'attenzione verso i sentimenti e il concetto di musicalità della sceneggiatura, un sentire che lo sceneggiatore fa suo come metodo di scrittura.

    max brody ha scritto:E qui non concordo del tutto con Bramo: il Mottura lasciato libero di sperimentare e montare la tavola come più gli aggrada è il miglior Mottura (vedi le fogne disegnate come i quadri di Escher o la tavola 11, che mostra contemporaneamente quel che accade in superficie e nel sottosuolo).
    Ma infatti io nella retrospettiva dicevo che il disegno di Mottura si rivela molto buono negli ambienti e meno convincente nei personaggi.
    Avrei potuto spiegare di più, quello è vero: però direi che l'hai fatto tu. Con "ambienti", oltre agli sfondi intendevo anche la costruzione della tavola, che sicuramente è un punto di forza della storia. Perdipiù, nell'intervista a Macchetto sulla ristampa, lo sceneggiatore ripete un paio di volte che gli piaceva dare spazio al disegnatore per il come impostare graficamente le sue storie, che erano i disegnatori il motore principale della "rivoluzione stilistica" che PK aveva portato nel fumetto disneyano. Risulta quindi piacevolmente chiaro come qui Mottura abbia davvero avuto la possibilità di impostare le tavole come meglio credeva.
    Si personaggi, invece, per quanto rileggendo la storia adesso li inquadri meglio nello stile dell'autore, continuano a non farmi impazzire, soprattutto Paperinik.
    max brody ha scritto:un'emergenza grave, adrenalina, un cattivo cattivissimo, personaggi dal comportamento umano, un colpo di scena finale che smuove la continuity. Il risultato è una storia scritta molto bene, quasi a tavolino, al punto da essere piuttosto iconica, sia nei testi che (soprattutto) nei disegni (vedere la splah page finale con i due "eroi" in posa). Io non amo molto le tavole a lettura spiraliforme (es. vign.1/3->vign.2->vign.1/3) specie se alternate a tavole strutturate normalmente, mi porta a confondere l'ordine di lettura, comunque forse questa è la storia di Artibani che più mi è piaciuta sotto il profilo 'tecnico', e la sequenza della morte qualche brivido me l'ha dato, anche dopo 14 anni.
    Quoto tutto-tutto.
    max brody ha scritto:Ok, in realtà non ho capito come buttare un cavo conduttore (di cosa e a cosa?) in un buco nero possa ancorare una struttura come Time 0, ma faniente. Mi godo la sceneggiatura stilosa e il lato sentimentale della storia e tanto mi basta.
    No no no, aspetta... il cavo conduttore non è gettato nel buco nero, bensì nel fulcro di Time 0, dal quale la base della Tempolizia si è staccata dopo l'intervento di Kronin ai danni del Razziatore. E tale cavo serve a realizzare l'ancoraggio, ancorchè provvisorio, tra la base e il nucleo del fulcro. Il buco nero, come da piano originale, serve solo ad attirare la base verso il fulcro, una volta che il cavo avesse collegato il nucleo alla base ne avrebbe arrestato la corsa verso il buco nero.
    (Dio, quanto mi mancavano queste dissertazioni :P )
    max brody ha scritto:Io sono Xadhoom! - Abisso è un altro signor esercizio di stile, nel quale Faraci rigira la zuppa delle altre due brevi della mini con la solita maestria, cambiando solo location e villain di turno (e mamma che piovra ha disegnato Celoni!).
    E, rileggendo la serie mi sono reso conto anch'io, come ho scritto sopra, che Faraci qui ha usato lo stesso plot cambiando setting di volta in volta e lasciando i lettori ammaliati dai disegni di Celoni :P E vabbè, è abilità anche quella :)
    Andrea "Bramo" L'Odore della Pioggia
    Osservate l'orrendo baratro su cui è affacciato l'universo! ... senza spingere...

    LoSpazioBianco.it: nel cuore del fumetto!

    SEGUI LOSPAZIOBIANCO SU:
    Twitter | Facebook
  • Bramo ha scritto:
    max brody ha scritto:Ok, in realtà non ho capito come buttare un cavo conduttore (di cosa e a cosa?) in un buco nero possa ancorare una struttura come Time 0, ma faniente. Mi godo la sceneggiatura stilosa e il lato sentimentale della storia e tanto mi basta.
    No no no, aspetta... il cavo conduttore non è gettato nel buco nero, bensì nel fulcro di Time 0, dal quale la base della Tempolizia si è staccata dopo l'intervento di Kronin ai danni del Razziatore. E tale cavo serve a realizzare l'ancoraggio, ancorchè provvisorio, tra la base e il nucleo del fulcro. Il buco nero, come da piano originale, serve solo ad attirare la base verso il fulcro, una volta che il cavo avesse collegato il nucleo alla base ne avrebbe arrestato la corsa verso il buco nero.
    (Dio, quanto mi mancavano queste dissertazioni :P )
    Sono andato a controllare. Hai ragione: il cavo viene gettato nel fulcro. Però poche pagine prima si parlava di un fulcro distrutto, e della sua "polarità negativa" come unica rimanenza. Il buco nero serve ad attrarre Time 0 verso la "polarità negativa" (Time 0 va alla deriva nella direzione opposta). Tralascio ovviamente l'idea del cavo (un oggetto materiale) che aggancia un fulcro di materia non meglio specificata: licenza poetica e narrativa, ci sta. Però due cose non capisco: 1)Che fine fa il buco nero? Credo che rimanga aperto, tanto le "leggi della fisica non contano" nella subdimensione di Time 0, quindi non crea problemi; però è solo una ipotesi. 2)Kronin finisce nel nucleo/fulcro? Non va nel buco nero perchè è disegnato in maniera diversa, però Nash gli ha modificato la rotta della sonda, o una cosa così, e da qualche parte l'ha spedito. E la "palla di fuoco" in cui Kronin entra dev'essere quella risultante dall'esplosione dell'alimentatore di Time 0, quindi dalle parti del fulcro/nucleo/"polarità negativa" (ma poi che vuol dire "polarità negativa" del nucleo? E come fa a riformarsi un nucleo senza "polarità positiva"? O questa gliela fornisce la "palla di fuoco"?).

    Non scappate, dissertate anche voi :P
    Immagine
    Ottimo lavoro.
  • max brody ha scritto: Sono andato a controllare. Hai ragione: il cavo viene gettato nel fulcro. Però poche pagine prima si parlava di un fulcro distrutto, e della sua "polarità negativa" come unica rimanenza. Il buco nero serve ad attrarre Time 0 verso la "polarità negativa" (Time 0 va alla deriva nella direzione opposta). Tralascio ovviamente l'idea del cavo (un oggetto materiale) che aggancia un fulcro di materia non meglio specificata: licenza poetica e narrativa, ci sta. Però due cose non capisco: 1)Che fine fa il buco nero? Credo che rimanga aperto, tanto le "leggi della fisica non contano" nella subdimensione di Time 0, quindi non crea problemi; però è solo una ipotesi. 2)Kronin finisce nel nucleo/fulcro? Non va nel buco nero perchè è disegnato in maniera diversa, però Nash gli ha modificato la rotta della sonda, o una cosa così, e da qualche parte l'ha spedito. E la "palla di fuoco" in cui Kronin entra dev'essere quella risultante dall'esplosione dell'alimentatore di Time 0, quindi dalle parti del fulcro/nucleo/"polarità negativa" (ma poi che vuol dire "polarità negativa" del nucleo? E come fa a riformarsi un nucleo senza "polarità positiva"? O questa gliela fornisce la "palla di fuoco"?).

    Non scappate, dissertate anche voi :P
    Eh, scappo io qua :P I giochi iniziano a farsi complessi.
    Condivido l'accettare senza troppe pippe che il cavo fisico possa agganciare della materia :P
    Per quanto riguarda il resto... sulla polarità negativa te lo dico subito, mi arrendo in partenza e aspetto qualcuno più bravo di me in fisica (Breda?).
    Per il buco nero direi che la tua ipotesi è l'unica possibile, tanto da essere la verità: dato che non viene più citato dopo che è servito allo scopo, possiamo proprio pensare che non crei nessun problema per i motivi da te citati.
    Sul destino di Kronin... poco importa, direi: quel che conta è che appunto Nash gli ha modificato la rotta preimpostata, mandandolo presumibilmente in un posto poco piacevole... la palla di fuoco, come osservi giustamente tu, che è probabilmente risultante dall'esplosione dell'alimentatore, sì. E quindi? :P Nel senso, non colgo appieno il tuo dubbio, probabilmente è andata come dici tu ma in ogni caso il destino di Kronin rimane il medesimo, e lo si intuisce benissimo :)
    Andrea "Bramo" L'Odore della Pioggia
    Osservate l'orrendo baratro su cui è affacciato l'universo! ... senza spingere...

    LoSpazioBianco.it: nel cuore del fumetto!

    SEGUI LOSPAZIOBIANCO SU:
    Twitter | Facebook
  • Non ho idea di cosa intendessero, ma non capisco nemmeno cosa non fili.

    Potrebbe essere magnetico, o chissà cos'altro. Fisicamente, in linea teorica, qualunque cosa sia dotata di una qualche polarità è materia, quindi il dire che "rimane una polarità", ma immateriale, è un po' un controsenso. Ma chissene, in fondo. Anche il metallo densomorfico ha qualche problema fisico.
    Lorenzo Breda
    Website | Google+ | DisneyStats | deviantART

    If you couldn't find any weirdness, maybe we'll just have to make some!
    Hobbes, Calvin&Hobbes

    [No bit was mistreated or killed to send this message]
  • Bramo ha scritto: Eh, scappo io qua :P I giochi iniziano a farsi complessi.
    Condivido l'accettare senza troppe pippe che il cavo fisico possa agganciare della materia :P
    Per quanto riguarda il resto... sulla polarità negativa te lo dico subito, mi arrendo in partenza e aspetto qualcuno più bravo di me in fisica (Breda?).
    Per il buco nero direi che la tua ipotesi è l'unica possibile, tanto da essere la verità: dato che non viene più citato dopo che è servito allo scopo, possiamo proprio pensare che non crei nessun problema per i motivi da te citati.
    Sul destino di Kronin... poco importa, direi: quel che conta è che appunto Nash gli ha modificato la rotta preimpostata, mandandolo presumibilmente in un posto poco piacevole... la palla di fuoco, come osservi giustamente tu, che è probabilmente risultante dall'esplosione dell'alimentatore, sì. E quindi? :P Nel senso, non colgo appieno il tuo dubbio, probabilmente è andata come dici tu ma in ogni caso il destino di Kronin rimane il medesimo, e lo si intuisce benissimo :)
    Ho avuto l'illuminazione mentre facevo colazione: il buco nero rimane attivo perchè è il buco nero a "creare" la "polarità positiva" del nucleo di Time 0. Dimenticanza mia: lo dice lo stesso Nash e si deduce da quella sorta di logica per la quale due polarità negative (la "polarità negativa", rimasuglio del nucleo, e il buco nero) fanno una polarità positiva. (Quindi il buco nero, nella storia, ha due finalità: riportare indietro Time 0 e tenerla ferma da lontano "annullando" la sua influenza con la "polarità negativa" del nucleo).
    Riguardo a Kronin, invece, era soltanto una mia curiosità. E' che anche la palla di fuoco non si vede più, nel finale della storia, ma non capisco come possa essersi "spenta".
    LBreda ha scritto:Non ho idea di cosa intendessero, ma non capisco nemmeno cosa non fili.

    Potrebbe essere magnetico, o chissà cos'altro. Fisicamente, in linea teorica, qualunque cosa sia dotata di una qualche polarità è materia, quindi il dire che "rimane una polarità", ma immateriale, è un po' un controsenso. Ma chissene, in fondo. Anche il metallo densomorfico ha qualche problema fisico.
    Non capisci cosa non fila perchè, a differenza di me, hai studiato fisica con profitto :P

    Mi pongo dubbi perchè mi piace l'argomento, ma soprattutto perchè dietro ai paroloni e ai neologismi delle storie e dei PkProject si cela sempre una logica, e il mio divertimento sta nel provare a cogliere questa logica (quando non la colgo immediatamente). Poi, che questa logica sia scientifica o solo pseudoscientifica, io non lo so e comunque è interessante ma non importante saperlo. E' sempre un fumetto, chiaro. Certo, la "polarità" non specificata che aleggia sotto Time 0 appare assurda anche a me, che di fisica non capisco un'h. Però Artibani non ha scritto cose a caso e sicuramente c'è un motivo se l'ha messa lì (mi sono dato una spiegazione nelle prime righe *chiusura circolare*).
    Immagine
    Ottimo lavoro.
  • Artibani, Enna: Niente di personale, eh. Ma PKNA #34 è forse il numero più bizzarro di tutta la serie. Mi piacque tantissimo all'epoca, mi piace ancora oggi. E' bizzarro perchè la storia si prende sul serio e non si prende sul serio, è cupa ma piena di battutine spiritose, ed è contornata dagli extra più strambi della testata. Sì, perchè il PkProject approfondisce cose che, teoricamente, non sono mai avvenute, e porta a tenere in seria considerazione il futuro distopico cancellato. Trip's strip invece demenzializza il tutto, con una storiella molto divertente, ma che - col senno di poi - costituisce la prima "ambrosianata" pikappica. La demenzialità di Enna è teoricamente meno adulta di quella di Faraci e più spiccatamente adolescenziale (non per niente le storie di Timeboy sfottono la scuola). Inoltre TB gode persino di due paginette extra, carine, ma che mi sanno di riempitivo frittoliano.
    Comunque Niente di personale è piuttosto interessante per le tante citazioni, dal 2015 (simbolo del futuro da modificare almeno dai tempi di Back to the future part II) agli assistenti di Fangus (Jefferson, Taylor e Fillmore, come gli omonimi presidenti USA), per tacer di tutta la questione Paperinik che ricorda vagamente Il ritorno del Cavaliere Oscuro di Miller. Tornando a Fangus, forse può considerarsi un po' esagerata la sua evoluzione in "supercattivo", ma in realtà ci sta. Angus ogni tanto è "buono", ma in generale la sua forma mentis è quella di un mafiosetto, e, in casi di sovraeccitazione, tende a non contenere i propri istinti; infatti non è un caso che, una volta preso il potere, egli si comporti grossomodo come un certo ex primo ministro italiano (nel 1999 già "ex", ma ancora dotato di molte frecce al proprio arco).

    E alla fine di questo numero bizzarro, ecco un Pk esanime e coolflame, che previewa un altro numero, se non bizzarro, almeno balzano. Perchè reputo balzano Clandestino a bordo (che peraltro contiene l'errata corrige dell'Evrondario fatta da Time 0)? Beh, per l'incipit che non c'entra nulla con gli eventi successivi, per lo svarione su Xari (anticipato da un altro svarione nella tavola 50, terza vignetta, quando anche due evroniani normali sono disegnati "ologrammati" come Pk), e, soprattutto, per le
    max brody ha scritto:tavole a lettura spiraliforme (es. vign.1/3->vign.2->vign.1/3)
    , che, alternate a tavole strutturate normalmente, mi hanno portato a confondere ripetutamente l'ordine di lettura, infastidendomi non poco. Fastidio che, in questo caso, ricordo di avere avuto già nel '99, e quindi non del tutto dovuto ad una mia fissazione di oggi.
    In realtà l'incipit che non c'entra nulla con gli eventi successivi non c'entra nulla in termini di continuity, ma simbolicamente c'entra eccome, e anticipa, in piccolo, le situazioni in cui Pk viene coivolto una volta finito nello spazio. Inoltre serve a creare nel lettore (e in Paperinik) quella sensazione di tranquillo tran tran che poi le avventure spaziali andranno a stravolgere (e per cui, dopo le lamentele per lo stallo - vedi bilogia precedente -, si finisce per provare nostalgia - vedi numero successivo).
    In definitiva questa starwarsiana Xadhoom-The Trilogy si può considerare quasi come il "film" di PKNA. E come sono strutturati i film tratti dai telefilm? Come avventurone epiche in cui il solito schema del tf inizia normalmente ma viene poi stravolto, in cui gli eroi si trovano (più o meno loro malgrado) in situazioni anomale ed estreme, privi di riferimenti (Uno è assente), ma, rimanendo se stessi, affrontano minacce serissime, vivono avventure particolari (che li porta a maturare interiormente) e, indirettamente, portano la continuity (e tf tutto) ad un punto di svolta.
    E forse (ma non deve valere come una scusa) è proprio per questa interpretazione cinematografica della storia che qui l'ordine di lettura standard risulta spesso scombinato (molte vignette si svolgono contemporaneamente, ma, per dare un ritmo veloce alla scena, la "Razziatrice" (lol) le dispone un po' disordinatamente, così da dare un'idea di "casino"; questa è l'impressione che ho avuto).

    Certo, Macchetto dimostra come non sia necessario scombinare nulla (lo fa soltanto in una tavola) per fare un'epicata. "PK-Il film" prosegue alla grande. In un quadrante Lontano lontano Pk/Han Solo è protagonista di varie gag con la sua astronave, mentre Xadhoom/Luke cammina per il cielo, prende qualche botta e si ricarica in vista dello scontro finale. Su un pianetino semidimenticato, pieno di tanto putridume, un saggio omino verde e la sua società di Xerbiani fanno (momentaneamente) una brutta fine.
    In tutto questo, tre cosine piccine picciò non mi tornano. La prima riguarda l'astronave/alloggio (la terza partita da Xerba riassemblata?) degli Xerbiani. Stando al PkProject, i bimbi Xerbiani non conoscono gli Evroniani e la presa di Xerba è avvenuta molto tempo fa, mentre credevo che il prologo di Evroniani fosse ambientato qualche mese o un annetto prima del '96 (non troppo prima, comunque). A parte questo, le tre zone in cui è suddivisa "Nuova Xerba" sono comunicanti, e nella tavola 31 si vede uno Xerbiano coolflame bighellonare tranquillamente per la base. Dunque (seconda cosina) come fanno i bimbi Xerbiani a non sapere almeno cosa siano i coolflame?
    La terza cosina riguarda l'Imperatore, di cui, se non ricordo male, è stata spesso criticata la dimensione conferitagli dai Pastrovicchios. A me sembra perfettamente nella media, la sua versione gigante è un ologramma. Ma può essere che abbia interpretato male le critiche.
    Fuori onda... Il trucco c'è è carina (Angela Bradburr, lol). Ma c'è un ma:
    Bramo ha scritto:Finale abbastanza incomprensibile per un esordio non proprio brillante di Diego Fasano ai testi;
    Sì, nell'ultima tavola Mottura esagera con l'espressione inebetita di Eugene Blorf, anche se non è che prima lui fosse proprio uno sveglione. Comunque il succo è che Blorf passa dalla parte di Barbara Doyle, così non rivela nulla agli altri; in cambio lei gli da uno scatto di carriera.
    Ma in effetti è scritto malino, sembra quasi che, anzichè lo scatto di carriera, la Doyle gli prometta qualcos'altro... (oh beh, magari è proprio così!).

    A proposito di riferimenti più adulti della media disneyana: in questo numero si descrive la coolflamizzazione come una "accelerazione del metabolismo emotivo". Al posto di "emotivo" potevano scrivere "neuronale" o "sinattico", sarebbe stato più o meno uguale. Perchè? Perchè, in sostanza, il coolflame altri non è che un rimbambito che non sa più usare il cervello. Non mi pare, quindi, un caso che il numero che li introduce (Evroniani) parli di telenovelas e telegiornali, cioè di televisione (un certo tipo di televisione), cioè della maggior responsabile del rimbambimento collettivo di cui soffrono le ultime generazioni, sottoposte ad un numero sempre maggiore di sollecitazioni neurovisive e pertanto costrette a percepire, riciclare e scambiare un costante e ininterrotto flusso di informazioni (l'"accelerazione del metabolismo emotivo") che porta corpo e cervello, quando satolli, ad adattarsi ad esso o a rifiutarlo del tutto (in entrambi i casi il cervello "si spegne").
    I coolflames, cioè, oltre ad essere gli schiavi degli Evroniani, sono un po' una metafora dell'uomo medio, fondamenta della società, in particolare quella multimediale venutasi a creare dagli anni '90 in poi. D'altronde, anche nella parola stessa si nasconde, forse, un piccolo inside joke. "Cool" è tutto cio è che è di moda per la massa; "flames" si può ricondurre al gergo di internet, ove solitamente identifica polemiche sterili fondate sul nulla (su cui chi i massmedia li controlla gioca molto). E anche internet, come la televisione, se usato male può rimbambire non poco. [Basta leggere i miei post per rendersene conto :P ]
    Immagine
    Ottimo lavoro.
  • Lo sai che se passa di qua Artibani e legge tutto sto teorema, ti risponde a tamarindo? :asd:
  • Infatti si logga ma non risponde :P

    Francesco, porta pazienza. Mi diverto così :beer:
    Immagine
    Ottimo lavoro.
  • PK Il Mito # 14 - Universo Inquieto

    Immagine

    Ottimo volume, il quattordicesimo di questa ristampa pikappica!
    Intanto per le storie proposte: Niente di Personale (Artibani/Tosolini) fa il paio con l'avventura precedente, di cui si pone come ideale e distopico sequel. La Paperopoli del futuro, con questa particolare versione degli eventi, appare quasi disturbante e lo svolgimento della storia riesce a fondere l'adrenalina con le battute divertentissime dello sceneggiatore romano. E al contrario di altri fan, apprezzo anche la parte grafica, per una delle migliori storie di tutto PK.
    Le altre due opere sono i primi due capitoli della Xadhoom Trilogy: Clandestino a Bordo (Artibani/Razzi) e Lontano Lontano (Macchetto/Pastrovicchio) offrono due appassionanti avventure in cui potremmo dire che il ruolo del protagonista è secondario, quasi sullo sfondo del vero oggetto dell'attenzione, il confronto tra Evroniani e Xadhoom. Tra siparietti divertenti e rivelazioni inaspettate su Xerba, entrambe le storie scorrono più che bene, preparando degnamente il terreno al gran finale. Ottimo Macchetto, qui più in forma che in Underground, e splendidi i disegni di Manuela Razzi (il rimpianto di averla vista così poco su PK è davvero grande, tavole meravigliose) e del Pastro, qui con uno stile che presenta una leggera evoluzione rispetto alla sua ultima comparsa sulla testata.
    Menzione speciale a Trip's Strip, con un Enna comico davvero geniale e fortemente metafumettistico: a pensarci bene, l'unica matita che poteva disegnarlo era quella della Ziche, e così è stato ;) Fuori Onda, invece, delude.

    Il volume si presenta gustoso anche sotto il punto di vista dei contenuti speciali, comunque. L'editoriale continua a introdurre in modo interessante il contenuto del tomo, e risulta davvero interessante vedere i bozzetti e gli studi di Tosolini per Niente di Personale e i test che il PK Team aveva fatto fare a Tosolini stesso, alla Migheli e a Chiavini su una tavola pikappica di prova :)
    Ma il piatto forte è sicuramente l'intervista ad Alberto Lavoradori, che racconta molti aneddoti interessanti sulla fase embrionale del progetto PK, le influenze grafiche da cui ha assorbito ispirazione per creare Evroniani e ambientazioni varie, il clima che si respirava in redazione, l'evoluzione del progetto, le idee che aveva sullo stesso, lo spirito sperimentale con cui il prodotto è stato mandato in edicola... ad impreziosire il tutto, alcune tavole a matita dal Numero Zero e soprattutto un disegno di Paperinik realizzato apposta per l'occasione, per la prima volta dopo anni.

    max brody ha scritto:Trip's strip invece demenzializza il tutto, con una storiella molto divertente, ma che - col senno di poi - costituisce la prima "ambrosianata" pikappica. La demenzialità di Enna è teoricamente meno adulta di quella di Faraci e più spiccatamente adolescenziale (non per niente le storie di Timeboy sfottono la scuola). Inoltre TB gode persino di due paginette extra, carine, ma che mi sanno di riempitivo frittoliano.
    Lol?!? Non sono per niente d'accordo. L'ironia demenziale di Enna ha sicuramente uno stile differente da quello di Faraci, e rimanendo nell'ambito delle brevi senza dubbio godono di un'atmosfera differente le Angus Tales dalle Trip's Strip, ma non vedo queste ultime particolarmente adolescenziali se non nell'ambientazione scolastica appunto. Ma quella non porta per forza di cose anche ad una narrazione o ad un umorismo adolescenziale, e infatti non mi pare questo il caso.
    max brody ha scritto:per tacer di tutta la questione Paperinik che ricorda vagamente Il ritorno del Cavaliere Oscuro di Miller.
    Su questo sono d'accordo, buffo che però non ci abbia mai fatto realmente caso.
    max brody ha scritto:Tornando a Fangus, forse può considerarsi un po' esagerata la sua evoluzione in "supercattivo", ma in realtà ci sta. Angus ogni tanto è "buono", ma in generale la sua forma mentis è quella di un mafiosetto, e, in casi di sovraeccitazione, tende a non contenere i propri istinti; infatti non è un caso che, una volta preso il potere, egli si comporti grossomodo come un certo ex primo ministro italiano (nel 1999 già "ex", ma ancora dotato di molte frecce al proprio arco).
    Be', ma anche qui mi stupisce un po' quello che scrivi. Angus non è mai stato un supercattivo, ma neanche qui lo definirei tale: ha raggiunto il successo giornalistico prima e politico poi (nella realtà gli esempi di giornalista che fanno tale salto non mancano) che ha sempre inseguito fin dal Numero Zero. Ok, limitandosi a quello giornalistico, ma dimostrando comunque una certa brama di potere e fama. In questo senso, la sua evoluzione a governatore di pochi scrupoli mi sembra in linea col personaggio, anche considerando che ha costruito la sua carriera politica sullo smantellamento della figura di Paperinik.
    Andrea "Bramo" L'Odore della Pioggia
    Osservate l'orrendo baratro su cui è affacciato l'universo! ... senza spingere...

    LoSpazioBianco.it: nel cuore del fumetto!

    SEGUI LOSPAZIOBIANCO SU:
    Twitter | Facebook
  • Bramo ha scritto: i test che il PK Team aveva fatto fare a Tosolini stesso, alla Migheli e a Chiavini su una tavola pikappica di prova :)
    Cosa raffigura(no)? :)
    Bramo ha scritto:
    max brody ha scritto:Trip's strip invece demenzializza il tutto, con una storiella molto divertente, ma che - col senno di poi - costituisce la prima "ambrosianata" pikappica. La demenzialità di Enna è teoricamente meno adulta di quella di Faraci e più spiccatamente adolescenziale (non per niente le storie di Timeboy sfottono la scuola). Inoltre TB gode persino di due paginette extra, carine, ma che mi sanno di riempitivo frittoliano.
    Lol?!? Non sono per niente d'accordo. L'ironia demenziale di Enna ha sicuramente uno stile differente da quello di Faraci, e rimanendo nell'ambito delle brevi senza dubbio godono di un'atmosfera differente le Angus Tales dalle Trip's Strip, ma non vedo queste ultime particolarmente adolescenziali se non nell'ambientazione scolastica appunto. Ma quella non porta per forza di cose anche ad una narrazione o ad un umorismo adolescenziale, e infatti non mi pare questo il caso.
    Beh, ma se parli della scuola (peraltro prendendola in giro) ti rivolgi prima di tutto a chi la scuola la vive o l'ha vissuta da poco. Faraci invece, vuoi perchè è un incallito cinefilo, vuoi perchè dà l'impressione di "aver studiato" di più, è (in teoria) apprezzabile anche da chi non si ritrova nel contesto delle Angus Tales.
    Invece per le Trip's Strip chiaramente i testi non sono da bimbo scemo, ma da adolescente sì (d'altronde Trip è un ragazzino e parla da ragazzino) e questo potrebbe scoraggiare chi la scuola l'ha ormai archiviata; sotto il profilo grafico le Strips sono geniali, ma lì non so quanto sia di Enna e quanto della Ziche (facciamo fifty fifty).

    Che poi adolescenziale non è un insulto e non vuol dire scritto male. :)
    "Ambrosianata" l'ho scritto fra virgolette, chiaramente non siamo a quei livelli.
    Bramo ha scritto:
    max brody ha scritto:Tornando a Fangus, forse può considerarsi un po' esagerata la sua evoluzione in "supercattivo", ma in realtà ci sta. Angus ogni tanto è "buono", ma in generale la sua forma mentis è quella di un mafiosetto, e, in casi di sovraeccitazione, tende a non contenere i propri istinti; infatti non è un caso che, una volta preso il potere, egli si comporti grossomodo come un certo ex primo ministro italiano (nel 1999 già "ex", ma ancora dotato di molte frecce al proprio arco).
    Be', ma anche qui mi stupisce un po' quello che scrivi. Angus non è mai stato un supercattivo, ma neanche qui lo definirei tale: ha raggiunto il successo giornalistico prima e politico poi (nella realtà gli esempi di giornalista che fanno tale salto non mancano) che ha sempre inseguito fin dal Numero Zero. Ok, limitandosi a quello giornalistico, ma dimostrando comunque una certa brama di potere e fama. In questo senso, la sua evoluzione a governatore di pochi scrupoli mi sembra in linea col personaggio, anche considerando che ha costruito la sua carriera politica sullo smantellamento della figura di Paperinik.
    Mi stupisco della stupita :P Anche "supercattivo" è fra virgolette. La mia idea nasce dal fatto che Fangus ci era stato mostrato come un buono, stronzo e infido e cinico, sì, ma non un villain, mentre nel futuro distopico non ha lati positivi, si vedono solo quelli negativi (e si comporta anche un pochino da macchietta, da qui il "supercattivo")
    Immagine
    Ottimo lavoro.
  • max brody ha scritto:
    Bramo ha scritto: i test che il PK Team aveva fatto fare a Tosolini stesso, alla Migheli e a Chiavini su una tavola pikappica di prova :)
    Cosa raffigura(no)? :)
    La tavola di PKNA #1 in cui Fangus viene attaccato dagli Evroniani fuori dalla Ducklair Tower (versione di Tosolini, versione della Migheli e versione di Chiavini), una tavola che non si riferisce a nessuna storia in cui vengono inseriti il Razziatore e Xadhoom nella DT (versione di Tosolini, versione della Migheli e versione di Chiavini). E' interessantissimo vedere come tre artisti diversi non solo disegnavano in modo diverso personaggi e comprimari nuovi, ma anche l'impostazione che decidevano di dare alla tavola, la struttura delle vignette ecc, e il modo in cui la "prova" veniva completata (bozzetti Tosolini, matite più definite la Migheli, matite e chine Chiavini).
    max brody ha scritto: Che poi adolescenziale non è un insulto e non vuol dire scritto male. :)
    "Ambrosianata" l'ho scritto fra virgolette, chiaramente non siamo a quei livelli.
    No, certo, però per quanto il tema scolastico sia riconducibile all'adolescenza continuo a non trovarlo comunque un aggettivo adatto alla breve.
    Sull'ambrosianata avevo inteso che era tra virgolette, ma mi sembrava comunque una "provocazione" piuttosto esagerata, perchè se anche la storiella di Trip può essere più adolescenziale nei temi, non lo è nella realizzazione o negli intenti come invece lo sarà in modo programmatico in PK Frittole.
    max brody ha scritto: Mi stupisco della stupita :P Anche "supercattivo" è fra virgolette. La mia idea nasce dal fatto che Fangus ci era stato mostrato come un buono, stronzo e infido e cinico, sì, ma non un villain, mentre nel futuro distopico non ha lati positivi, si vedono solo quelli negativi (e si comporta anche un pochino da macchietta, da qui il "supercattivo")
    Angus Fangus è il J.J. Jameson di Spider-Man: anche il personaggio del capo di Peter Parker non è certo un villain dell'Uomo Ragno, ma per i suoi intenti e atteggiamenti non sono nemmeno da amico o collaboratore del protagonista. Sono quei personaggi al limite della caratterizzazione, come se fosse il nostro capoufficio che per quanto possa essere sgradevole e schiavista non va certo a distruggere mezza New York.
    Ma se qualcuno gli consentisse di scalare il potere politico, passando da capoufficio a ministro, magari potrebbe incrementare il proprio grado di sgradevolezza una volta entrato nel gioco del potere.
    Insomma, l'Angus governatore nel futuro mi pare caratterizzato in modo fedele per proiezione: gli aspetti antipatici che il personaggio ha nel presente e nella nostra linea temporale IMHO effettivamente aumenterebbero se posto in una situazione politica di quel genere. Che poi non è che sia così cattivo, eh, è solamente un politico con qualche macchia nel passato e una condotta aggressiva, niente di eccessivo guardandoci attorno. Che poi sia macchiettistico, questo è vero, ma anche qui mi sembra abbastanza nel personaggio.
    Andrea "Bramo" L'Odore della Pioggia
    Osservate l'orrendo baratro su cui è affacciato l'universo! ... senza spingere...

    LoSpazioBianco.it: nel cuore del fumetto!

    SEGUI LOSPAZIOBIANCO SU:
    Twitter | Facebook
  • PK Il Mito #15 - La Scienza del Caso

    Immagine

    Numero "sistiano", come fa notare l'editoriale stesso: tre storie consecutive tutte a firma di Alessandro Sisti! La prima è Sotto un Nuovo Sole, la conclusione della Xadhoom Trilogy, con un episodio lirico e intenso, che porta a conclusione in modo molto forte la trama della xerbiana alleata di Pikappa. Una storia che non lascia indifferenti, e un finale in linea con il personaggio. I disegni di Corrado Mastantuono forse non erano i più adatti a raffigurare questa storia, ma il suo lavoro è comunque positivo.
    Nella Nebbia è una storia che può spiazzare, introducendo un elemento smaccatamente magico e paranormale in una serie dove è la fantascienza a farla da padrona. Visto il tema, intelligente è Sisti a collegarlo con Everett Ducklair e il suo apprendistato, così come sono apprezzabili i rimandi allo Speciale '97. La storia funziona a fasi alterne in realtà, in parte ricorda Howard e il Destino del Mondo, non convince fino in fondo ma è comunque un'avventura simpatica, che guadagna punti anche grazie ai bei disegni di Emilio Urbano, che già qui mostra il potenziale che svilupperà in futuro.
    Chiude il numero Cronaufragio, storia atipica del filone temporale presentando un tempoliziotto un po' troppo spiccio nell'agire e una missione di salvataggio in cui viene coinvolto suo malgrado Pikappa. La storia è un piacevolissimo divertissement, e anche l'inserimento dei due agenti Delta e Gamma ha un suo perchè. Le citazioni a The Blues Brothers e a Umberto Eco sono poi delle finezze stupende, e i disegni del buon Gervasio si rivelano adeguati allo stile pikappico.
    Le tre storie di Fuori... Onda, di Fasano e Mottura, continuano a convincermi poco: il tentativo di rappresentare la vita della redazione di Channel 00 risulta sbrigativo e senza ben capire dove si voglia andare a parare, rappresentando scene che personalmente mi lasciano poco.

    Il volume si completa con alcuni interessanti contributi: due tavole a matita proprio di Gervasio che altro non erano se non alcune prove che il PK Team gli aveva commissionato per vedere come se la cavava con le atmosfere della testata, un notevole dietro le quinte che mostra come doveva essere in una prima stesura di Sisti l'ordine delle prime uscite di PKNA, con il soggetto originale di Nella Nebbia che inizialmente sarebbe dovuta essere una delle prime avventure con una trama leggermente differente.
    Infine, l'intervistato di turno è Stefano Intini, che racconta con entusiasmo l'esperienza di PK, l'aria di sperimentazione che aleggiava a quei tempi, la sensazione di poter esplorare nuovi confini, l'approccio diverso tra "Topolino" e PK... peccato che non si faccia riferimento ai cambi redazionali sui suoi disegni nello Zero/3, che lo portarono a firmarsi con uno pseudonimo nei credits, faccenda che viene ricordata nell'editoriale. Peccato perchè sarebbe stato interessante leggere una frase al riguardo, ma l'intervista risulta comunque un pezzo vitale dell'iniziativa di RCS.
    Andrea "Bramo" L'Odore della Pioggia
    Osservate l'orrendo baratro su cui è affacciato l'universo! ... senza spingere...

    LoSpazioBianco.it: nel cuore del fumetto!

    SEGUI LOSPAZIOBIANCO SU:
    Twitter | Facebook
  • Bramo ha scritto: Nella Nebbia che inizialmente sarebbe dovuta essere una delle prime avventure con una trama leggermente differente.
    Sono.
    Anni.
    Che.
    Vado.
    Sostenendo.
    Che.
    Nella.
    Nebbia.
    E'.
    Una.
    Sorta.
    Di.
    0/4.

    Ho anche fondato una setta per profetizzare ciò, si chiamava SACVSCNNEUSD0/4. Ora la posso sciogliere.
  • Oh, beh, io avrò scritto anche delle cavolatone, ma il fatto che per decoolflamizzarsi bisogna rinchiudersi nelle "celle di isolamento" (così come per fuggire dalla civiltà dei massmedia occorre diventare romiti silenti) mi fa sentire meno strano :P
    Per il resto, si chiude il filmone pknaico, e sono d'accordo con Vertighel nel ritenere questa chiusura un po' frettolosa. Sì, come ha scritto qualcuno, si può pure collegare questa frettolosità alla situazione sentimentale e relazionale dei personaggi (v. Xalya e Xari), è un'ipotesi, ma che tutt'al più allargherei a tutti gli Xerbiani piuttosto che ai soli Xari e Xalya (tutti gli Xerbiani se ne sbattono di Xadhoom). Aldilà di tutto questo, secondo me i difetti di Sotto un nuovo sole sono più che altro i difetti dell'intera trilogia. E' mancata un po' di coordinazione fra i tre autori, ed è un peccato perchè poteva venirne fuori qualcosa come la "saga Alfa" di Nathan Never, scritta da cinque autori coordinatissimi e impeccabile sotto ogni aspetto. Ma vabbè, questo è PKNA e ci sta che ci si prenda meno sul serio. Certo, non ci sta che all'Imperatore culturista si sgonfino i muscoli da un numero all'altro, o che Xeriin diventi Xalya, e non ci sta neppure che Pk perda il comando morfosimbiotico nel #35 e lo abbia ancora nel #37; ma tant'è, nel complesso Trilogy promossa.
    Certo, vedere l'Imperatore definito invincibile nella scheda poche pagine dopo averlo visto perire fa ridere :P. Ma fa capire una volta di più come la colpa del tutto sia da attribuirsi al "Sommo" e a Sisto (i coordinatori) più che agli sceneggiatori.
    D'altro canto, possiamo fingere che la redazione sia stata distratta dallo storico cambio al vertice, che vede da questo numero la cancellazione di Vitali e la sostituzione Cavaglione-Bono. Eh sì, anche la testata si trova a dover ricominciare "sotto un nuovo sole".
    Purtroppo lo fa con Fuori... onda - La notizia è servita, effettivamente - come afferma Bramo - una storia che butta alle ortiche, in un finale monco e privo di senso, uno spunto comico potenzialmente buono.
    Il cambio redazionale si nota anche nelle rubriche: debutta la "Posta del cuore" e per il secondo numero consecutivo viene pubblicizzata la Pkenda, che non ricordo se sia il Diario di PKNA che avevo io (e che purtroppo non ho più) o un secondo diario. Sicuramente la copertina del mio era diversa.

    Provando a rilanciarsi, PKNA riaccoglie nel colophon la redazione grafica e soprattutto Catenacci e Cordara, ora "collaboratori" assieme a Vitaliano. E la PkMail cambia di brutto, coi titoletti e il trollaggio del PkTravel bertoniano. Sul Papersera qualcuno ha scritto che è qui che se ne va Vitali... sono perplesso.
    Qualche perplessità me l'ha data anche Nella nebbia, storia fumosa che a quanto dite doveva essere uno dei primi numeri della serie; non lo sapevo, ma l'impressione che fosse fuori posto l'avevo avuta anch'io a suo tempo, per l'uso che si fa di Everett, soprattutto; a rileggerla oggi avevo avuto invece un'altra impressione, e cioè che fosse stata concepita per il mercato americano. Me l'avevano suggerito i disegni squadrati di Urbano, la morale che condanna lo scontro di civiltà OrienteVsOccidente, l'Everett che imita Goku e la presenza rassicurante di Zio Paperone (d'altronde il 2000 è l'anno della vaccatona con Pico, magari qualcosa si muoveva, boh). A quanto pare non è così, bene (meglio).
    Ad ogni modo, interessante il mondo pop di Sisti, che mischia zoroastrismo (Ahrimadz/Ahrimane da un lato, santoni in comunione/Ahura Mazda dall'altro) con Lovecraft e le teorie martinmysteriane (ma non solo) dei palazzi come canalizzatori di leys (le energie vitali elettromagnetiche che scorrono nel sottosuolo del globo terracqueo).
    Ora però, Bramo, ci devi dire com'era il soggetto originale ;)
    Fuori...onda - Pat e Bob è l'unica di questa mini che rammentavo nonchè l'unica che apprezzo, con la sua nota romanticona sdolcinatona che mi fa sospirare come la telespettatrice del fumetto. Per par condicio va detto che l'ultima vignetta ha i balloon invertiti, ma è inutile prendersela, ormai s'è capito che a Fasano i finali non interessano.

    Carina Cronaufragio: sì, non è stylosa, ma mi diverte. Assieme alla precedente costituisce una doppietta piena di fobie millenariste, e collocata a inizio 2000 ci sta più che bene. Anche qui c'è una tavola con la sequenza vign.1/3->vign.2->vign.1/3 (d'altronde era stato Sisti il primo ad introdurla), ma soprassiedo. Così come soprassiedo sulle prime due tavole e, diversamente da come faccio di solito, non provo a raccapezzarmici. Anche perchè tutta la storia è una specie di omaggione (oltre a X-Files) al tormentone delle parolone e dei neologismi tecnologici, uno dei tanti tormentoni della testata. Omaggione che per l'occasione cita il leader dei neologismi, l'Eco del Pendolo e del Secondo Diario Minimo. Non mancano altre citazioni, comunque (Heich Gewells, lol).
    Gervasio qua e là visibilmente mastantuoniano.
    Fuori... onda - Per una giusta causa ha il solito finale mah.
    Quanto al resto, si segnala una PkMail visibilmente vitalianica e lo speciale PkCarneval con annessa miniAction. Eh sì, è arrivata la Muci (e con lei il prezzo in Euro).
    Immagine
    Ottimo lavoro.
  • Grrodon ha scritto:
    Bramo ha scritto: Nella Nebbia che inizialmente sarebbe dovuta essere una delle prime avventure con una trama leggermente differente.
    Sono.
    Anni.
    Che.
    Vado.
    Sostenendo.
    Che.
    Nella.
    Nebbia.
    E'.
    Una.
    Sorta.
    Di.
    0/4.

    Ho anche fondato una setta per profetizzare ciò, si chiamava SACVSCNNEUSD0/4. Ora la posso sciogliere.
    La scansione iniziale dei primi 8 numeri di PK, che viene riportata in quell'articolo, è la seguente:
    Pk n. 0 / Evroniani
    Antagonisti e coprotagonisti: evroniani, Lyla (e Angus Fangus)

    Pk n. 1 / Quando soffia il vento del tempo
    Antagonisti e coprotagonisti: Razziatore, Lyla

    Pk n. 2 / Xadhoom!
    Antagonisti e coprotagonisti: evroniani e Xadhoom

    Pk n. 3 / Nella Nebbia
    Antagonisti e coprotagonisti: Arkahn e Camera 9

    Pk n. 4 / Il giorno del sole freddo
    Antagonisti e coprotagonisti: Razziatore e Lyla

    Pk n. 5 / '2'
    Antagonisti e coprotagonisti: 2 ed Everett Ducklair

    Pk n. 6 / Ritratto dell'eroe da giovane
    Antagonisti e coprotagonisti: evroniani e la gente del futuro

    Pk n. 7 / Stelle cadenti
    Antagonisti e coprotagonisti: evroniani e Xadhoom
    max brody ha scritto: Ora però, Bramo, ci devi dire com'era il soggetto originale ;)
    Ok, riassumo il soggetto originale che viene pubblicato nel volume :)
    Sostanzialmente la trama di base rimane invariata: Arkhan è uno stregone che vuole riportare la magia nel mondo per vendicarsi degli occidentali, e per farlo raduna attorno a sè in una setta un po' di gente che riesce a condizionare con i proprio poteri.
    Le cose iniziano a cambiare quando vediamo che gli adepti gli servono per aiutarlo a procurarsi una serie di oggetti magici da musei e collezioni private con i quali diventare un potente mago oscuro.
    Pikappa si intrufola nella setta, viene scoperto ma Arkhan propone un patto: di aiutarlo a trovare il "mai nato", un essere con la caratteristica di essere vivo ma appunto mai nato, che servirà a completare l'intento del villain.
    Il "mai nato" altri non è se non Uno, ovviamente, che risponde perfettamente a tale descrizione: Pikappa finge di stare al gioco e di portare il mago alla Ducklair Tower, mentre invece lo porta in un set creato appositamente per ingannarlo. Il mago scopre l'inganno, cerca di blandire Uno promettendogli di diventare una persona vera senza però riuscire a corromperlo, e si scatena dunque una battaglia tra Arkhan, Pikappa e un misterioso fotografo (che il lettore scopre essere Camera 9) che già aveva passato importanti informazioni a Paperinik e che riuscirà a ricattare, pur nell'ombra, Angus con delle foto compromettenti, di modo che il giornalista non pubblichi un articolo che indichi il supereroe come spalla del terribile mago.
    Mago che, ovviamente, nel corso della battaglia finirà vittima della sua stessa magia oscura.
    Andrea "Bramo" L'Odore della Pioggia
    Osservate l'orrendo baratro su cui è affacciato l'universo! ... senza spingere...

    LoSpazioBianco.it: nel cuore del fumetto!

    SEGUI LOSPAZIOBIANCO SU:
    Twitter | Facebook
  • Grazie :)

    Ora non rimane che attendere la Smorfia di Grrodon.
    Dai, che mi serve denaro!
    Immagine
    Ottimo lavoro.
  • Immagine
  • Torna a “Fumetto Disney”