Ciao, vengo con questa mia a vantarmi di averlo visto al Festival di Roma, come ripiego sull'inaccessibile
Ralph Spaccatutto, sob.
L'umorismo dreamworksiano non c'è, proprio per niente. Ovviamente non manca l'umorismo "sano", veicolato principalmente dagli elfi strabici e dagli yeti scorbutici. I personaggi sono forse troppo caricaturali, si capisce già dal trailer chi è chi e perché, ma almeno nei dialoghi (e gli attori che li interpretano) siamo su livelli non offensivi verso l'intelligenza del pubblico più maturo.
Esteticamente è inutile ribadire l'eccellenza della fotografia (supervisionata da Roger Deakins) e degli effetti speciali (sandmansandmansandman). Quanto all'animazione, quella dei volti forse è un po' troppo realistica, soprattutto quella dei bambini. Lampi di "Polar Express" mi sono tornati in mente troppo spesso, con conseguente dubbio che abbiano utilizzato la motion capture (non mi sono informato, magari l'hanno usata davvero).
La storia ha un suo perché, come hanno detto in molti è un po' l' "Avengers Assemble" delle figure mitologiche popolari, anche se il cattivo è di una banalità intollerabile, ancor più intollerabile quanto cerchino di vendercelo come davvero cattivo. C'è un velo di "darkness" dovuto all'influenza di Guillermo del Toro, che in
quest'intervista spiega molto bene come intende rivoluzionare il mondo delle favole moderne, e su questo sono con lui su tutta la linea.
A conti fatti, è un colossale special natalizio che flop o non flop verrà ulteriormente sfruttato. A Roma i bambini che l'hanno visto erano al settimo cielo, completamente immersi nel mondo delle favole, e questa è una qualità che, se anche non ha sfondato sul mercato, non verrà sprecata dai capoccioni Dreamworks. È un film riuscito in pieno, e se non si può gridare al capolavoro o fare paragoni con la miglior Disney o la miglior Pixar, a tratti riesce a essere un Classico: divertimento, avventura e emozioni sapientemente bilanciati nelle scene principali. La scena iniziale con le origini di Jack Frost è da pelle d'oca, e gli echi di quel mistero costantemente richiamati durante il film, un crescendo d'angoscia pronta a esplodere da un momento all'altro ("chi sono io?, chi sono io?"). Peccato che il film non sia principalmente la storia delle origini di Jack Frost, ma una battaglia occasionale col cattivo di turno, VAGAMENTE correlato con le "origini" del mito.
Quello che mi aspettavo io inizialmente era qualcosa di più. Per una volta non manca la nostra amata epicità. Voglio prima rivederlo, ma credo che sia un film con troppa carne al fuoco, il che lo rende sì adrenalinico e cupo (qualità rare, ultimamente) ma non lascia spazio all'approfondimento di qualcosa di nuovo, come le famigerate origini di Jack Frost, che sembrano far fatica a trovare un posto nell'economia del film [poi per fortuna lo trovano, un posto]. Sotto questo punto di vista
Dragon Trainer, ad esempio, era un film più lineare, riuscendo a riservare il giusto spazio al pezzo forte del film (il legame fra Hiccup e Sdentato).
Meglio di
Brave? Se ne può discutere... Sicuramente è fra i migliori film Dreamworks (o i migliori film-nonostante-siano-Dreamworks
), e questo già riscalda il cuore e lo ricolma di serenità, e speranza.