Torneo di PK - Primo Girone: PKNA 0-5

La ristampa della saga del Papero Mascherato pone a confronto i pker della vecchia guardia con i lettori che lo hanno conosciuto solo di recente: due generazioni chiamate a giudicare la più bella storia di PK.

POLL Primo girone PKNA 0-5

Voti totali: 48
PKNA #0: Evroniani (marzo 1996)
8%
4
PKNA #0/2: Il vento del tempo (giugno 1996)
6%
3
PKNA #0/3: Xadhoom! (settembre 1996)
4%
2
PKNA #1: Ombre su Venere (novembre 1996)
2%
1
PKNA #2: Due (gennaio 1997)
15%
7
PKNA #3: Il giorno del Sole Freddo (febbraio 1997)
17%
8
PKNA #4: Terremoto (marzo 1997)
19%
9
PKNA #5: Ritratto dell'eroe da giovane (aprile 1997)
29%
14

  • Già in questo primo girone ho incontrato un po' di difficoltà...
    Il primo voto l'ho dato, senza pensarci, a Due. Perché ha introdotto uno dei cattivi più fighi della saga. Oltre ovviamente a un ottima qualità della storia in sé.
    E poi il secondo lo do a Ritratto dell'eroe da giovane. Perchè è un Capolavoro, per la miseria.
    Le persone dimenticheranno quanto detto, quanto fatto, ma non dimenticheranno MAI come le hai fatte sentire (cit.)
  • Torneo maledetto, ad ogni girone sarò praticamente costretto a scegliere fra la palla destra e quella sinistra :P
    Vabbé, Ritratto dell'Eroe da Giovane con la storia di Grrodon non si può non votare. Ne rimasi scioccato alla prima lettura e tutt'ora la trovo ottimamente gestita, coi disegni di Barbucci poi...
    E poi... Oddio... Al diavolo, Xadhoom! perché ho amato quella Xerbiana mutante come pochi altri personaggi, [spoiler]fino a piangerla nella storia della sua triste ed eroica dipartita[/spoiler].

    Ma provo tanta pena per non aver potuto votare le storie del Razziatore, o Terremoto...
    Ultima modifica di Eddy il lunedì 03 dicembre 2012, 20:42, modificato 3 volte in totale.
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  • Ok, si comincia! :P
    Ho escluso i tre Numeri Zero perché li considero fuori serie, invotabili nel loro essere un esperimento, la nascita di tutto... e, pertanto, con pregio e difetti congeniti.
    Ho escluso Terremoto, perché ad una storia dalla morale watchmeniana del bravo Artibani non corrispondono disegni all'altezza.
    Ho escluso poi a malincuore due ottimi albi come Ombre su Venere e Due, per far posto ai voti dati a Il Giorno del Sole Freddo e Ritratto dell'Eroe da Giovane: il primo inizia già a lanciare sfumature interessanti per il personaggio del Razziatore, con una storia dall'ottimo intreccio e i disegni di Sciarrone che già mostrava picchi di crescita rispetto alla precedente prova sullo 0/2, il secondo mostra come il tema dei viaggi nel tempo non è collegato sempre e per forza al Razziatore, presenta Odin Eidolon e il XXIII secolo ottimamente, c'è Grrodon e ci sono gli splendidi disegni di Barbucci.
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  • Eccomi qui a scendere in campo! Allora, vediamo un po'. Per prima cosa togliamo Ombre su Venere che ho sempre trovato un po' troppo filleroso per essere il numero 1. A seguire seghiamo via Evroniani, che per quanto bello è introduttivo. Idem per Il Vento del Tempo e Xadhoom, per quanto li abbia amati più di Evroniani sono stati ampiamente superati dai numeri successivi.

    Cosa rimane in gioco? Due, Il Giorno del Sole Freddo, Terremoto e Ritratto dell'Eroe da Giovane. Quest'ultimo lo voto senza pensarci due volte. Oltre ad avere dato i natali al mio fu nickname, ricordo che ero seduto sulla tazza del water quando venni colto dal traumone del colpo di scena finale. E poi i disegni di Barbucci erano tanta roba, troppa roba. E adesso mi trovo a dover scegliere fra tre numeri che ho sempre considerato a parimerito. Con tristezza mi tocca salutare Due e Il Giorno del Sole Freddo e scegliere invece Terremoto. Ricordo che alla prima lettura non mi piaceva. Sono dovuto diventare grande per capirlo meglio. Capire Guerrini, capire quello che cercava di dire Artibani. Adesso lo amo, il che significa che a volte un qualcosa ti può conquistare anche al secondo colpo.
  • Essendo un neofita di PKNA (ho letteralmente chiuso il 36esimo volume di "PK - Il Mito" solo qualche giorno fa) vengo da una lettura fitta, magari non sedimentata come chi li avrà letti 30 volte, però insomma, finalmente ho colmato la lacuna!

    i miei voti vanno a "Quando soffia il vento del tempo" e "Il giorno del sole freddo" ovvero quelle che mi hanno appassionato di più in diretta e perchè la componente viaggi nel tempo/razziatore è una delle sottotrame più riuscite di PKNA (o almeno quelle che mi sono piaciute di più).

    La scelta è stata relativamente facile, perchè (e adesso per qualcuno starò bestemmiando, ma avendolo già letteralmente fatto, chissene...) le uniche altre storie che avrei voluto votare erano "Due" (ma IMHO il meglio sarà più avanti) e "Ritratto dell'eroe da giovane" (ma per quanto può essere bella ho sempre considerato stolto il motivo per il quale PK veniva portato nel futuro... UN TELEFILM??? ma siam passi? 'ORCO BOIA! e perchè non un "i tuoi nipoti PK, dobbiamo fare qualcosa per i tuoi nipoti! QQQ sposeranno 3 negre!" :asd: )

    di terremoto invece non ho mai capito la base secondo la quale O muore gente e terraformiamo il pianeta O rimane tutto così e diventiamo peggio dei cinesi ammassati in un sottoscala di Plato... ma trasferire la gente in zone sicure E terraformare il pianeta in tutta tranquillità? boh!
  • Sono nel panico, li amo tutti. Di tutti e otto ho salvate in memoria varie sequenze, a tutti e otto ho ricordi personali da associare. Facciamo così: voto Due perchè è quello con più ricordi associati, e poi perchè quella dannata testa rossa l'ho sempre fottutamente capita e amata. E poi boh, facciamo che voto Ombre su Venere. Per due motivi: 1)perchè ho fatto la conta a occhi chiusi e il dito è finito su di lui; 2)perchè all'epoca mi trasmise un senso di epos nichilista, che detto così sembra non voler dire niente, ma che è un qualcosa che nel '96 mi lasciò a bocca aperta. Cioè, al numero uno Angus è già coolflamizzato, Xadhoom è già regular e Pk è già nello spazio con l'astronave di Everett. Wow. "Fate ciao ciao con la manina, carogne"... :oh:
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    Ottimo lavoro.
  • Il primo girone presenta due tipologie di storie: storie dall'impianto più semplicistico, impreziosite da una sceneggiatura di prim'ordine che pone in evidenza una vera voglia di raccontare in maniera più fresca rimanendo comunque "con i piedi per terra" (i primi due numeri 0, Ombre su Venere) e storie dal respiro più ampio, dalle tematiche più adulte, in cui il Papero Mascherato comincia sul serio a prendere le misure della sua nuova dimensione. Voterò una storia per ciascuna di queste due categorie: i miei voti vanno dunque a Evroniani e Terremoto, due storie che, senza nulla togliere alle loro "rivali", si presentano con uno stile talmente particolare e dirompente da non lasciare dubbi sul fatto che l'universo di Paperinik non sarà più lo stesso.
  • [credo che i mesi indicati a fianco ai numeri siano sbagliati. Come tutti ci bulliamo di sapere :P PKNA è diventato mensile dal numero 4. Insomma, PKNA#3 è del marzo 1997, #4 aprile, #5 maggio. Così conferma anche Wikipedia.]

    Accade che mi sia messo seriamente a rileggere PKNA proprio nelle ultime settimane, dopo le migliaia di volte che me l'ero ripromesso. Per ora sono arrivato a Silicio, quindi vengo da una freschissima rilettura dei capolavori di questo primo girone.

    Condivido il giudizio abbastanza diffuso sulla leggera inferiorità dei numeri 0 in quanto introduttivi. Il bello di Evroniani, Xadhoom e Razziatore era ancora di là da venire.

    Io ho iniziato a leggere PKNA a partire da Due, e, sarà per l'imprinting, ma rimane per me una storia insuperabile. Se non fosse per la componente poetica di Frammenti d'autunno nemmeno questo batterebbe Due nella mia classifica personale. Per fortuna in questo girone non c'è, quindi il primo voto va facilmente a Due. Io potevo soltanto "supporre" l'amicizia fra Paperino e Uno, eppure già mi terrorizzava la minaccia che Due costituiva per la fiducia fra i nostri due eroi. Due è una delle poche storie che mi mette davvero paura. Quando Uno compare alle spalle di Paperino che cerca di disattivarlo di nascosto (dopo essersi sciroppato 151 piani di scale a piedi), io me la faccio addosso ancora oggi. Per parafrasare Pogo: "abbiamo incontrato il nemico, e era noi".

    Il secondo voto, con altrettanta facilità, è andato a pu**ane, poiché mi sono dimenticato di sfruttarlo. Se me ne fossi ricordato sarebbe andato a Terremoto, principalmente perché anch'io sono fra quelli che l'hanno inizialmente schifato. Ce n'è voluta per amare i disegni di Guerrini. Ma poi li ho amati, e ho sperimentato in questa maratona la *voglia* di rileggerlo e riguardarlo. Stessa voglia che permane anche per i successivi exploit di Francesco Guerrini (quello che preferisco è Le sorgenti della luna, anche per la storia).

    Rimangono fuori da questo girone i numeri disegnati da Sciarrone e Barbucci. Anche per loro il meglio deve ancora venire, per cui per ora non ci voglio sprecare il mio voto. Che già ne ho sprecato uno a vanvera... Ma non a cuor leggero escludo Il giorno del sole freddo, il mio primo incontro con i viaggi nel tempo, i paradossi, la prima "collaborazione" fra PK e il Razziatore. E poi il fantastico e depressissimo Camera 9, "una volta ero curioso..."
    Su Il ritratto dell'eroe da giovane mi stupisce che sia così amato. C'è però da dire che io l'ho letto con molto ritardo avendo avuto un buco nella mia collezione (al #5 e #6) che ho colmato quando già era cominciato Pk frittole. In pratica io ho letto il resto di PKNA senza mai sapere, né avere la minima idea, che [spoiler]Odin Eidolon fosse Uno[/spoiler]. Cionondimeno (o forse proprio per questo) ho amato il personaggio di Eidolon alla follia (era persino il mio primo nickname quando mi affacciai le prime volte su #pkchat).
    “DISCUSSIONE, NON RECENSIONE!”

    :solly:
  • Il primo voto va facile facile a IL GIORNO DEL SOLE FREDDO. Perché è il numero che per me costituisce l'idea di PKNA, per uno Sciarrone favoloso, perché è stato il primo, vero, grande capolavoro della serie e la prima storia ad alto tasso di maturità.

    Il secondo, dopo una bella lotta con Ritratto dell'Eroe da Giovane, se lo prende TERREMOTO. I due sono praticamente alla pari, ma al momento attuale prediligo la componente noir della storia artibanica, piuttosto che la fantascienza pura di RDEDG. Sono pari. Domani avrei potuto votare l'esatto contrario. Ma ho votato oggi.
    For now I've lost everything,
    I give to you my soul.
    The meaning of all that I believed before
    escapes me in this world of none.
    I miss you more

    (Genesis, Afterglow)
  • Voto Due, perché anche io provo ancora oggi il pathos e l'interesse che avevo sperimentato alla prima lettura. Inoltre, narrativamente, ha il pregio di presentarci lo stereotipone del gemello malvagio in un contesto credibilissimo e ha il coraggio di far apparire così presto un Everett attivo nell'intreccio della serie.

    E poi mi sono arrovellato, tormentato, dilaniato... e devo scartare quella meraviglia di Terremoto per il Ritratto dell'Eroe da Giovane, con il colpone di scena finale, ok, ma anche con il meraviglioso Barbucci futuristico, i Superevroniani, Geena, Odin vs l'evrongun e Grrodon che "è vecchio, stanco e solo..." Meraviglia.



    Oh, a costo di fare la trollata di cattivo gusto di turno: voglio anche il girone speciale con una selezione delle peggio storie della terza serie, per votare la frittolata più deprimente del reame. :bat:
  • Aiuto, Valerio ha votato come me.
    Siamo out-of-character, chi dei due cambia i suoi voti?
    Deboroh troppppppppo Web 2.0!
    Nerdlandia - Facebook - Blog - Flickr - Youtube
  • Questo torneo si annuncia già da subito come molto difficile, persino in questo girone dove compaiono i primi numeri, che nonostante costituiscano un inizio lento e indeciso si sono fatti amare introducendo magnificamente personaggi che avrei amato da quel momento in poi.

    Bando ai sentimentalismi, però, e cerchiamo un po' di oggettività. I miei voti vanno a Ritratto dell'eroe da giovane, capolavoro di scrittura e grafico che ha chiarito che si faceva sul serio, e a Terremoto del quale ho amato la genialità della questione di fondo e il personaggio di Fairfax. Peccato per i disegni del secondo, che pur non essendo pessimi non sono all'altezza di diverse altre storie del girone (escluso Xadhoom, che mi ha fatto tanto amare il personaggio quanto odiare i disegni).
    Lorenzo Breda
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    If you couldn't find any weirdness, maybe we'll just have to make some!
    Hobbes, Calvin&Hobbes

    [No bit was mistreated or killed to send this message]
  • Evroniani perché è pur sempre l'inizio di tutto, e mi ha sempre messo ALLEGRIA. Poi Ritratto perché a lungo è stato il mio PKNA preferito (quando non conoscevo tutte le storie).
  • Ho votato come Bramo!
  • Il Giorno del Sole Freddo, in ordine di pubblicazione è diventato subito uno dei miei preferiti in assoluto. Adoro il Raz in quello molto più che nel Vento del Tempo. E poi è incredibile come siano bastati due numeri per caratterizzare così bene il suo personaggio.
    Poi, voto Ritratto dell'Eroe da Giovane... adoro la storia e Barbucci mi piace sempre fin troppo.
    I pianti per aver escluso Terremoto. Anche le altre meritano, ma non avevo dubbi che avrei scelto due di queste tre...
  • Questo girone è di un infame stratosferico. Perché scegliere tra due di queste storie è estremamente arduo: tutte stra-amate, tutte stra-lette, tutte stra-importanti per la serie. Una scelta bisogna però compierla, e necessiterei di un po' di tempo, anche qualche ora, per ragionarci. Tempo che in questo periodo proprio non riesco ad avere, e siccome sono già sicuro che stasera non riuscirò a collegarmi chiudo gli occhio e voto ora...
    Due e Il Giorno del Sole Freddo, con l'enorme rammarico, nonché dubbio, di aver lasciato fuori Ritratto dell'Eroe da Giovane, esaltante, puro e autentico spettacolo per gli occhi, ma che nell'ottica della saga rimane un po' una storia a sè rispetto al lato oscuro dell'intelligenza artificiale e al Raz.
  • Questo girone è di un infame stratosferico. Perché scegliere tra due di queste storie è estremamente arduo: tutte stra-amate, tutte stra-lette, tutte stra-importanti per la serie. Una scelta bisogna però compierla, e necessiterei di un po' di tempo, anche qualche ora, per ragionarci. Tempo che in questo periodo proprio non riesco ad avere, e siccome sono già sicuro che stasera non riuscirò a collegarmi chiudo gli occhio e voto ora...
    Due e Il Giorno del Sole Freddo, con l'enorme rammarico, nonché dubbio, di aver lasciato fuori Ritratto dell'Eroe da Giovane, esaltante, puro e autentico spettacolo per gli occhi, ma che nell'ottica della saga rimane un po' una storia a sè rispetto al lato oscuro dell'intelligenza artificiale e al Raz.
  • Tutti eccellenti i numeri con cui iniziò la saga di PKNA.

    Senza soffermarmi su ognuno, voto Evroniani e Due.

    Evroniani è il numero con cui tutto è cominciato. Lo shock culturale a cui siamo stati esposti nel leggerlo varrebbe da solo come giustificazione per il voto. Un nuovo mondo, in tutto e per tutto, per chi era abituato al Paperinik classico. Un inedito setting, con Paperopoli che sembra Gotham City, un nuovo quartier generale per Paperino, un nuovo grande personaggio, nemici temibili. Anche nuove armi, ma sappiamo che la dotazione tecnica si arricchirà ancora molto (auto e astronave, nientemeno, nel giro di tre numeri).
    Una caratteristica della storia che è molto spesso criticata sono di disegni di Lavoradori, che però ho trovato sempre adattissimi a segnare il nuovo corso, e semmai mi spiace che questo stile sia stato abbandonato del tutto nel prosieguo del fumetto. L'altra critica che sento sempre fare è che sia "solo un'introduzione", ma come ho cercato di spiegare, questo non mi pare affatto poco. E' pur sempre vero che la trama portante dell'episodio, la vicenda del cast di Patemi, non è il massimo. Ma il contorno è così ben congegnato che ci si passa sopra.
    Non scordiamoci l'enorme quantità di bozzetti e materiale d'anticipazione presente nelle ultime pagine dell'albo, roba su cui sbavare in mancanza di informazioni su quando sarebbe uscito il numero successivo: non so quante volte lo sfogliai, seriamente. Poche volte sono stato più entusiasta di un fumetto in vita mia.

    Due ha anzitutto una delle copertine più belle della serie: se non avesse quelle inutili stringhe di 0 e 1 appiccicate lì senza molto senso estetico sarebbe perfetta.
    Per la storia in sé, il tema del computer impazzito è un classico, naturalmente, ma qui viene declinata in modo inaspettato, insieme all'altro topos del gemello malvagio che ricordava Portamantello. Apprendiamo che Uno ha i suoi limiti, e che ogni tanto c'è bisogno della mano del padrone. Non parliamo poi del fatto che il filone di Due sarà uno di quelli che caratterizzerà la serie più in profondità, anche se all'epoca non potevamo saperlo. Yin e Yang.
    Lettere - Visioni - Lucidità - TAYLOR SWIFT SHAKIRA

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  • Finalmente riesco a votare anch'io. Prima di rivelarvi le mie preferenze ci tengo a complimentarmi per l'apertura di questo sondaggio. Mi sono approcciata all'universo di PK quest'anno grazie alle ristampe di "PK - Il Mito", leggendo il primo volume il giorno del mio 22° compleanno. Uno dei più bei regali di sempre. :)

    Tutte storie molto belle in questo girone. Ho escluso i primi tre numeri perchè, come molti di voi hanno già detto, sono introduttivi e il girone offre di meglio. Ho escluso anche Ombre su Venere, carina ma non eccezionale, e Terremoto che per quanto bella (mi ha colpito in particolare il rapporto fra Fairfax e Mary Ann Fragstarr) fa parte di un filone di storie che non è molto nelle mie corde. Rimangono tre numeroni: Due, Il Giorno del Sole Freddo e Ritratto dell'Eroe da Giovane. Il primo voto è andato a Due, perchè, oltre ad essere una signora storia e ad avere tutti i pregi che avete già elencato, segna l'esordio di quello che sarebbe diventato il mio personaggio preferito. Scegliere fra le restanti due storie è stato molto più difficile, ma alla fine ho votato Ritratto dell'Eroe da Giovane, per la stupenda ambientazione futuristica, i personaggi e la magnifica sequenza finale, escludendo a malincuore il Razziatore che mi riprometto di votare in seguito.
    A volte ho paura a guardare le sue opere. Paura di quella loro perfezione assoluta. Sembra che quest'uomo non conosca solo la magia di ogni mezzo tecnico, ma sappia anche agire sulle corde più segrete dei pensieri, delle immagini mentali e dei sentimenti umani. Sergej M. Ejzenstejn su Walt Disney
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