Il Torneo di PK - Nono Girone: PK² 10-18

La ristampa della saga del Papero Mascherato pone a confronto i pker della vecchia guardia con i lettori che lo hanno conosciuto solo di recente: due generazioni chiamate a giudicare la più bella storia di PK.

POLL Il Torneo di PK - Nono Girone: PK² 10-18

Voti totali: 36
PK² 10: Altovolume (novembre 2001)
Nessun voto
0
PK² 11: Il peso dei ricordi (dicembre 2001)
47%
17
PK² 12: Blackout (gennaio 2002)
Nessun voto
0
PK² 13: Tutto e niente (febbraio 2002)
19%
7
PK² 14: L'ultima caccia (marzo 2002)
19%
7
PK² 15: Il vero nemico (aprile 2002)
6%
2
PK² 16: Capitano di ventura (maggio 2002)
3%
1
PK² 17: Nel fuoco (giugno 2002)
6%
2
PK² 18: Affari di famiglia (luglio 2002)
Nessun voto
0

  • Mi sa che ci sono solo tre numeri in gara qui, al limite quattro, gli altri hanno ben poche speranze.

    In particolare Blackout, che sembra strano sia uscito dalla penna geniale di uno come Artibani, e Altovolume, che è semi-osceno. La falsa-quadrilogia-vera-trilogia finale è un po' così, è vero, ma davvero non possiamo crocifiggerne gli autori, che anzi sono riusciti a salvare la baracca, per quanto possibile, offrendo un finale perlomeno dignitoso. Emblematico che dei quattro numeri conclusivi, il più bello sia probabilmente quello che non c'azzecca nulla, ovvero il divertentissimo Capitano di Ventura, che però ha poco senso votare comunque, per quanto appetibile.

    Resta una sfida a tre, che però si risolve subito, giacchè Tutto e Niente, pur bellissimo, non può lottare ad armi pari contro due dei Capolavori Assoluti di tutta l'epopea pikappica.
    Innanzitutto Il Peso dei Ricordi, che è la risoluzione perfetta di una trama di misteri e che è un vero pugno nello stomaco. Sceneggiata ai limiti della perfezione e disegnata meglio da uno Sciarrone quasi insuperato, è forse il simbolo della qualità sprecata di PK2.
    E poi, l'ultima, grandissima prova del Poeta di PKNA, sceneggiata OLTRE i limiti della perfezione, quel L'Ultima Caccia che, nella mia personale classifica, sta dietro solo a Frammenti d'Autunno e Trauma. Il canto del cigno di un fumetto magnifico, donato dallo sceneggiatore che nei suoi anni di vita editoriale ha sfornato il maggior numero di capolavori. E applausi a scena aperta anche per quel Giovanni Rigano che sì è sempre inspiegabilmente visto pochissimo in casa Disney, il che, come dimostrano i disegni stupefacenti di questa storia, è un grandissimo peccato.
    For now I've lost everything,
    I give to you my soul.
    The meaning of all that I believed before
    escapes me in this world of none.
    I miss you more

    (Genesis, Afterglow)
  • Giusto esitazioni per Il Peso dei Ricordi, ma ci avevo già pensato ieri e mi ero già tolta i dubbi.
    Dunque, Tutto e Niente e L'ultima Caccia. Tutto e niente lo adoro, avrebbe potuto avere un pretesto migliore per essere così bello, ma non importa. Intriga il giusto e rimane al di sopra di molti altri numeri. Tranne che dell'Ultima Caccia. Enna, Enna, perché sei tu Enna? Sempre un bellissimo, ennesimo numero per questo autore, che ha contribuito in parte quasi piccola, in fin dei conti (solo 6 storie intere in più di 60 numeri di PKNA/PK2) ma che non è mai scivolato (non in maniera considerevole :D).
  • Ha ragione Vertighel, qui ci sono meno dubbi sui voti da assegnare: nella seconda parte Pk2 svacca, non per colpa del progetto ma per colpa della maretta che stava iniziando a crearsi, con l'abbandono di Artibani e con gli occhi già al reboot con sbarco in America, videogioco e quant'altro.
    Cose come Blackout (praticamente disconosciuta dallo stesso autore), Altovolume, ma anche Nel Fuoco non sono considerabili nell'ottica di migliori storie pikappiche. Anche la storia con Neopard, benché carina, è più che altro un amarcord pknaico che non mi sento di considerare.
    I due episodi veramente importanti della Quadrilogia-fake sono Il Vero Nemico e Affari di Famiglia, dove Secchi e Ambrosio riescono a dimostrare di essere professionisti molto bravi nel chiudere trame e sottotrame in fretta e furia, probabilmente secondo le disposizione redazionali, con storie più che dignitose. Meriterebbero anche solo per questo, oltre che per gli ottimi disegni di Turconi e Gula.
    Quindi ne rimangono in gioco 3, e siamo nell'eccellenza dell'eccellenza pikappica e disneyana.
    A malincuore scarto la grintosa Tempest di Bruno Enna: L'Ultima Caccia è un capolavoro, tanto ai testi quanto ai disegni, ma a lei stavolta preferisco la gemella-di-inizio-anno-sotto-i-migliori-auspici-che-verranno-distrutti, cioè quella Tutto e Niente che grazie all'allucinata sceneggiatura di Tito Faraci mi aveva fatto rileggere quell'albo ogni giorno che mi separava all'uscita di quello successivo. Importantissimo per me.
    E poi ovviamente Il Peso dei Ricordi: avrà vita facile in questo girone, ma è la dimostrazione di come si possa fare lo spiegone con classe, in modo figo, curando la sceneggiatura, i dialoghi, calibrando le emozioni, dosando i tempi narrativi. E qui si fa tutto benissimo, con tante finezze come il voler raccontare il tutto sotto forma di special televisivo di Angus. E poi ci sono i disegni di Sciarrone che... mamma mia!
    Ecco.
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  • Per prima cosa eliminiamo le vaccate, il che sarà facilissimo. Via Altovolume, per carità, che di riprendere la sottotrama della guerriglia urbana con tanto di avvocato che vuole conquistare la città, non c'era alcun bisogno. E via anche Blackout, di un Artibani sfiduciato che non ci credeva proprio più.
    Poi diamo il primo voto senza pensarci neanche un secondo al Peso dei Ricordi, che considero un capolavoro e forse il miglior albo di PK esistente, per la qualità della sceneggiatura e dei disegni. Ricordo che uno Sciarrone così, al suo apice artistico, non l'avremmo avuto più, e che io niubbissimo liceale me lo portai per un mese nello zaino per poter ricopiarne i disegni durante le lezioni. E che dire della sceneggiatura, drammatica, fine, commovente e risolutiva per la saga, che sembra impossibile che a partorirla ci sia stata gente che in seguito avrebbe rinnegato pubblicamente Pk2.

    Ora l'altro voto. Rimangono la quadrilogia e i due standalone, storie che considero tutto buone, ebbene sì. Però se devo cominciare a eliminare roba per prima cosa scarto Capitano di Ventura, che per quanto sia carina e pknaica, collocata in quel punto è impossibile gustarsela, e poi via anche Nel Fuoco in cui Macchetto firma la prima delle due parti che costituiscono il tappo a Pk2, che ho sempre trovato un po' troppo veloce e impersonale.
    Cosa mi rimane tra le mani? La faraciana Tutto e Niente, ovvero PK in salsa Matrix, che ho sempre trovato geniale, la poeticissima L'Ultima Caccia, poi il Vero Nemico, secondo atto del disvelamento cominciato con Il Peso dei Ricordi, e infine Affari di Famiglia di Ambrosio. Come, Ambrosio? Sì, Ambrosio. Perché penso che il signor Ambrosio qui abbia fatto un lavoro egregio, nel confezionare all'ultimo secondo un numero complesso che potesse dare una parvenza di finale ad una serie che era ovviamente strutturata per avere il suo climax molto più in là. Ambrosio ha fatto il lavoro sporco, ma l'ha fatto bene, cercando di dare dignità ad un Pk in stadio terminale. E per questo non riesco a non stimare la sua opera.
    Eppure la scarto, proprio per la sua qualità relativa e non assoluta. Come scarto anche Il Vero Nemico, che per quanto buona, resta pur sempre una promessa non mantenuta. Dai, la gara è tra le due standalone, e il mio cuore in questo caso è tutto per Tito, che avrà fatto una storia poco originale e già vista, ma l'ha condotta magistralmente con alcune idee come quella delle patatine che mi misero i brividi e che mi affascinano anche oggi. Uno dei miei preferiti Tutto e Niente e proprio perché so che non è molto amata, le regalo in mio voto, come sberleffo al resto del mondo.
  • Il peso dei ricordi e Il vero nemico. Entrambe perché sono belle, rivelatorie, mitologiche e disegnate veramente da urlo dai due migliori disegnatori pknaici. Vado un po' fuori dal coro e dico che anzi Il vero nemico l'ho apprezzata di più perché anche se si tratta di una "promessa mancata" è comunque un po' l'Across the Sea di lostiana memoria, e in cuor mio la speranza di poter rivedere il pianeta natale di Everett non è svanita del tutto.
  • Il peso dei ricordi, ovvio.
    Per l'altro voto sono indeciso fra Tutto e niente e Capitano di ventura. Sì, lo so che Neopard c'entra una ceppa con Pk2, però mi piace. Ma mi piace anche la faraciana, molto arguta come al solito. Mah, per quanto mi riguarda si equivalgono, però dai vostri post vedo che Capitano di ventura non è stata votata, quindi lo faccio io, come omaggio doveroso.
    Le altre le ho escluse immediatamente: sì, Enna e Riganò sono bravi, Turconi pure, Ambrosio ha fatto quel che ha potuto, ma insomma... per quanto mi riguarda c'è proprio poca roba, e tutta la trama di Zardoz e delle figlie è gestita in maniera caotica e arrafazzonata.
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    Ottimo lavoro.
  • Il Peso dei Ricordi sta riscuotendo un successone, vedo. E lo voto anch'io, perché è effettivamente una storia scritta bene e disegnata meglio, con quell'incubo di Paperino su cui ci sarebbe da ragionare per tutte le belle implicazioni psicologiche che butta lì, come niente, senza tirarsela. E poi la TRAMA: mai amato Everett alieno, almeno come concetto, ma la cosa è raccontata e gestita talmente bene che non posso lamentarmene pur non apprezzando la scelta in sé. E Sciarrone divino.

    E sempre a proposito di introspezione e psicologia dei personaggi, non si può non votare Tutto e Niente, suggestiva per quanto già vista nelle linee generali, interessante e davvero ben strutturata nei particolari, nell'atmosfera, nella caratterizzazione.
  • "Il peso dei ricordi" e "Tutto tutto niente niente" per i motivi già ampiamente scritti dagli altri
  • Il Peso dei Ricordi perchè è la storia più bella di PK2 nonchè una delle mie preferite in assoluto (se non LA preferita). E' qui che la tragedia della famiglia Ducklair esplode in tutta la sua devastante potenza. Che sceneggiatura! Che disegni! Che uso magistrale dei personaggi!
    Ma quante lacrime avrò versato alla fine?

    Il Vero Nemico perchè è la seconda parte della storia di Everett che completa quanto scoperto ne Il Peso dei Ricordi. Non sarà perfetta, ma quante emozioni ha saputo regalarmi.
    A volte ho paura a guardare le sue opere. Paura di quella loro perfezione assoluta. Sembra che quest'uomo non conosca solo la magia di ogni mezzo tecnico, ma sappia anche agire sulle corde più segrete dei pensieri, delle immagini mentali e dei sentimenti umani. Sergej M. Ejzenstejn su Walt Disney
  • Passa:
    Immagine
    Il peso dei ricordi
    Per il secondo posto, è aperto uno spareggio.
    Lorenzo Breda
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    If you couldn't find any weirdness, maybe we'll just have to make some!
    Hobbes, Calvin&Hobbes

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