[George R.R. Martin] Le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco

Rispetto agli altri animali l'uomo ha un'utile facoltà: può immaginare cose che non esistono, generando interi mondi fantastici grazie al potere della fantasia. E c'è chi di fantasia ne ha così tanta da non inventare solo storie ma da creare universi che riempiono più e più libri, e che ora sono raccolti in questa cartella.
  • In una recente intervista al quotidiano svizzero Tages-Anzeiger ad una domanda relativa al timore di alcuni lettori che possa non riuscire mai a concludere la storia, Martin ha risposto così:
    G. R. R. Martin ha scritto:Penso che sia una domanda piuttosto offensiva, sulle persone che speculano sulla mia morte e la mia salute. Quindi che vadano affanculo.
    Accompagnando la risposta con questo gesto eloquente:

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    via: ilPost.it
  • Un pò gli do ragione, se la sfiga gli è la tirano..... :asd: La cosa divertente è che se prima gli rompevano le palle i tizi sfigati che leggevano i suoi libri ora grazie alla serie tv ci pensa mezzo mondo :D
  • Spoiler su WOW:
    [spoiler]Martin ha dichiarato che il prologo sarà raccontato dal punto di vista di Jeyne Westerling[/spoiler]
  • Ho finito di leggere il primo libro, quindi il mio giudizio sarà inevitabilmente parziale e superficiale.

    L'ho letto tutto d'un fiato, ma più per l'attrazione morbosa che l'autore riesce a suscitare nel lettore che per reale coinvolgimento. Insomma, giudizio intermedio: discreto ma non mi ha entusiasmato. Interessanti alcuni personaggi e la narrazione con i vari punti di vista, ma lo stile dell'autore mi piace poco (immagino sia anche colpa della traduzione), tra descrizioni vuote e violenza gratuita.


    Mi è venuto in mente quello che dice Tolkien in una sua lettera, riguardo al seguito del Signore degli Anelli da lui iniziato e poi abbandonato:
    Ho iniziato una storia che si svolge circa cento anni dopo la Caduta [di Mordor], ma si è rivelata sinistra e deprimente. Dato che abbiamo a che fare con uomini è inevitabile che si debba prendere in considerazione una delle caratteristiche più deprecabili della loro natura: il fatto che presto si stancano del bene. (...) Avrei potuto ricavarne un thriller con il complotto e la sua scoperta e la sua sconfitta – ma non ci sarebbe stato altro. Non ne valeva la pena.

    E poi una questione forse stupida ma in cui mi sono fissato. Non mi pare che si possa definire quest'opera un "fantasy" a cuor leggero. Da wikipedia:
    Fantasy è un genere letterario i cui elementi dominanti sono il mito, il soprannaturale, l'immaginazione, l'allegoria, la metafora, il simbolo e il surreale.
    Non mi pare di ritrovare questi elementi nel romanzo. Lo definirei più un romanzo storico con vaghe spruzzatine di fantasy :P
    Assurancetourix
  • In realtà l'elemento che tu citi per togliere la qualifica di fantasy all'opera è fra quelli che la rende molto interessante. E' la saga di un mondo dalle dinamiche molto crude e realistiche, in cui l'atmosfera cerca in tutti i modi di richiamare quella della nostra stessa storia. Un mondo in cui non c'è spazio per la magia, e per le atmosfere tipicamente fantasy, appunto. Ma è tutto motivato: il soprannaturale c'è, è ben celato ma è pronto ad irrompere nella storia. Ed è proprio il contrasto con le atmosfere realistiche a rendere l'elemento magico della storia davvero magico.

    Non ho mai risparmiato critiche a Martin e alla sua gestione della saga, ma questa è una cosa che veramente rispetto tanto.
  • D'accordo con Valerio. Anzi, lo dico con assoluta certezza, per me Martin è il miglior scrittore di Fantasy dopo Tolkien.
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    Era strano leggere della Barriera in spiaggia :P , fatto sta che in questo mese di agosto mi sono finalmente letto il primo libro delle Cronache del Ghiaccio e del Fuoco del buon George Martin, nell'edizione unitaria che ha come cover la locandina della prima stagione della serie tv.
    Son già passati più di due anni dalla mia visione di quella season 1 di Game of Thrones, ma devo dire che ricordavo abbastanza bene i punti salienti di quanto vi accadeva, quel tanto che basta da rilevare durante la lettura del romanzo che... gli autori della serie HBO sono stati davvero fedeli! In effetti il libro, pur corposo, non è impossibile da adattare in dieci ore di girato, e quindi quella che sarebbe stata una missione impossibile sul fronte cinematografico è invece stata una scommessa vinta per la televisione. Non solo per la qualità del prodotto televisivo in sé, che già apprezzai a suo tempo, ma anche per la possibilità di non aver tralasciato nulla in fase di trasposizione.

    La scrittura di Martin, pur filtrata dalla traduzione mondadoriana, in questo primo tomo è in grado di avvincere il lettore. Ci sono un paio di punti in cui l'autore si dilunga in descrizioni, ma fortunatamente sono momenti che passano alla svelta e poi arrivano i grandi dialoghi di Tyrion, l'interessante vicenda di Jon Snow (che ha alcuni momenti un po' pesanti ma che poi si riscatta con tanta mitologia) e soprattutto il complottone in cui finisce Eddard Stark, vero protagonista del libro e [spoiler]prima vera vittima illustre caduta sotto i colpi di macchina da scrivere di Martin[/spoiler].
    Sicuramente gli intrighi di palazzo tra i quali Eddard deve muoversi una volta nominato Primo Cavaliere e portato ad Approdo del Re sono il fulcro di interesse di tutto questo romanzo (almeno fino a quando sulla Barriera [spoiler]i morti non tornano in vita[/spoiler], ecco ;) ), e non ricordavo come la cosa attirasse molto la mia attenzione durante la visione della serie, forse perché questo elemento del "gioco dei troni" si perderà successivamente, lasciando che questo gioco si disputi più a battaglie che a sordie manovre politiche.

    Dalla caratterizzazione romanzesca ne esce molto bene Catelyn, dipinta come una donna fiera, forte e indipendente, protagonista di una sua avventura parallela che tra Tyrion, la sorella sciroccata e il ricongiungimento con Robb ne passa un sacco ma dimostra così le sue qualità.
    Arya qui fa troppo poco di rilevante per essere giudicata. Ma se rimaniamo in casa Stark, posso confermare che Bran mi sta sulle balle nel libro quanto nella serie :P

    L'edizione Mondadori non è all'altezza dell'opera: si apprezza che l'editore sia venuto in contro ai lettori con queste nuove edizioni che riuniscono i romanzi che erano stati spezzettati in più libri, perdonando anche la scelta un po' fastidiosa di utilizzare come copertine il materiale della serie tv (e glielo perdono solo perché la serie è un prodotto qualitativamente valido, eh!). Ma alcuni refusi sono rimasti, stupidi errori di battitura che è un peccato rilevare. E non voglio scendere nei dettagli della traduzione perché non posso fare raffronti con il testo originale.
    Ad ogni modo il prezzo è buono e ho il corrispettivo del primo, intero romanzo della saga. Non lamentiamoci.


    PS: Valerio, dovresti aggiornare lo specchietto del primo post del topic. Occorre infatti segnalare che negli ultimi mesi sono usciti il terzo romanzo tutto intero nella versione deluxe-cartonata e il quarto romanzo tutto intero nella versione Oscar Mondadori con la cover che riprende la locandina della quarta stagione della serie. :)
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  • Per il primo libro sono stati abbastanza fedeli, ma andando avanti se ne troveranno di differenze....
  • Per chi non lo sapesse, ieri è ufficialmente uscito "The World of Ice and Fire", enciclopedia di tutto il mondo creato dallo zio Martin.

    [spoiler]È un librone enorme e curato davvero bene. Le illustrazioni ci sono tutte e valgono da sole il prezzo dell'acquisto. Metà libro tratta la storia dei Targaryen a Westeros e l'altra metà delle storie dei Sette Regni...poco rimane per tutto ciò che avviene prima dell'arrivo degli Andali e per la storia di Essos.... le gigantografie di Aegon Il Conquistatore, Jon Snow e Daenerys trasudano epicità.[/spoiler]
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    E finalmente ho concluso la lettura di A Clash of Kings, nella versione Mondadori che vedete qui sopra.
    Soddisfatto? Sì e no. Mi è certamente piaciuto ritrovare molti degli elementi che ricordavo dalla serie televisiva, e certi passaggi su carta hanno reso anche meglio della controparte recitata (penso al tradimento infame di Theon, ma anche a tutte le mosse da astuto stratega messa in campo da Tyrion nel ruolo di Primo Cavaliere).
    Di contro però ci sono vari capitoli che risultano piuttosto lenti e noiosi, su tutti la battaglia delle acque nere, che ha mantenuto la promessa di noia che ha ribadito più volte Valerio :P Ho trovate anche le parti relative a Jon Snow abbastanza soporifere (a parte l'incursione dei non-morti), e quelle di Bran si salvano solo per l'aura di mistero legata al suo terzo occhio e al suo essere un animagus :P

    La prosa di Martin va quindi a doppia velocità: quando c'è effettivamente della carne al fuoco, allora sa descriverla in maniera accurata ma anche avvincente, catturando l'attenzione del lettore e portandolo ad apprezzare i contorti piani di Tyrion, la malignità di Jeoffrey o di Cersei, il dolore di Cat, i dialoghi raffinati... quando invece succede poco, ecco che la scrittura rischia di stancare, perché mantiene la sua qualità di accuratezza, ma non avendo nulla di concreto da dire sfianca il lettore.

    Ciò detto, la serie si mantiene ad un buon livello di interesse, e la continuerò nonostante ora faccia una pausa per alternare a Martin altre cose meno voluminose.
    Rimane un'ottima saga fantasy nella sua capacità di costruire un mondo complesso e articolato, con vari spicchi che si muovono l'uno in modo indipendente dall'altro. Ora come ora, però, credo che la serie HBO stia riuscendo a prendere il meglio di questa grande opera facendone una versione maggiormente fruibile, migliorandola quindi, epurandola dalla lentezza e dalle ridondanze descrittive.
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  • Beh no dai questo no, se hai letto il secondo libro dovresti aver notato il pessimo lavoro fatto nella serie con Jon e in generale con tutta la parte relativa alla Barriera. E andando avanti la cosa peggiorerà persino nelle parti che la serie tratta meglio (Approdo del Re su tutti).
  • http://www.badtv.it/2015/01/game-throne ... -nel-2015/

    Ok, è ufficiale. E forse nemmeno nel 2016.

    Il che ufficializza che Martin non ce l'ha fatta.

    Un sonoro buuu per lui e la poca serietà con cui ha gestito l'intera faccenda, perdendosi in mille attività parallele, e mettendo così a rischio la sua grande opera. Perché sì, è inutile negarlo, farsi superare dalla serie tv significa minare l'intero progetto, privare un medium di una traccia e l'altro della freschezza e dell'hype da sempre correlati al finale di un'epopea inedita.

    E, ci metto la mano sul fuoco, credo che gli scrittori della serie ne usciranno comunque in modo più elegante, avendo chiaramente la precedenza nell'esperienza dei fruitori, ai quali verrà riservata un'edizione estesa, modificata e in sostanza già vista degli stessi fatti.

    Bella schifezza, complimenti Martin. I bambini che rimandano fino all'ultimo i compiti delle vacanze ci fanno un figura migliore.
  • Quod erat demostrandum.
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  • Valerio ha scritto:http://www.badtv.it/2015/01/game-throne ... -nel-2015/

    Ok, è ufficiale. E forse nemmeno nel 2016.

    Il che ufficializza che Martin non ce l'ha fatta.

    Un sonoro buuu per lui e la poca serietà con cui ha gestito l'intera faccenda, perdendosi in mille attività parallele, e mettendo così a rischio la sua grande opera. Perché sì, è inutile negarlo, farsi superare dalla serie tv significa minare l'intero progetto, privare un medium di una traccia e l'altro della freschezza e dell'hype da sempre correlati al finale di un'epopea inedita.

    E, ci metto la mano sul fuoco, credo che gli scrittori della serie ne usciranno comunque in modo più elegante, avendo chiaramente la precedenza nell'esperienza dei fruitori, ai quali verrà riservata un'edizione estesa, modificata e in sostanza già vista degli stessi fatti.

    Bella schifezza, complimenti Martin. I bambini che rimandano fino all'ultimo i compiti delle vacanze ci fanno un figura migliore.
    Poca serietà per cosa, esattamente ? Non gli si può certo mettere pressa perché vogliamo il libro. E non si può pretendere che lavori solo a quello. Ha rinunciato a scrivere una puntata della serie televisiva per potersi concentrare su TWoW. E come disse Neil Gaiman "GRRM is not your bitch". Ha portato avanti anche altri progetti perché probabilmente non riusciva ad andare avanti con ASoIaF. Lo scrivere, essendo un lavoro creativo, richiede elementi non presenti in altri lavori. Sul discorso libri/serie televisiva: tralasciando il fatto che con i tagli fatti, praticamente ci si troverà ad avere due storie praticamente diverse, nessuno obbliga a guardare il telefilm (o a non guardarlo). Realisticamente, dato che l'anno scorso ha pubblicato AWoIaF, non ci si sarebbe dovuti aspettare TWoW per il 2015. Potrebbe essere pubblicato nella primavera del 2016.

    Mi sembra uno sfogo un po' inutile, sinceramente.
  • Don Homer ha scritto: Poca serietà per cosa, esattamente? Non gli si può certo mettere pressa perché vogliamo il libro.
    Sorvolando sul giudizio che si può dare della sua gestione delle cose, considerando che stiamo parlando di una serie che prosegue da quasi vent'anni e che inizialmente doveva essere assai più breve, ma in cui il brodo è stato allungato all'inverosimile... sì, penso che Martin sia giunto ad un punto in cui il "non sono la vostra puttana" non vale più.

    Perché, molto semplicemente, nel momento in cui ti imbarchi in cose come una serie tv, devi misurarti con qualcosa di più grande dei tuoi capricci d'artista. Adesso ci sono patti, accordi, tempistiche da rispettare e cose del genere. E la posta in gioco è alta, perché è vero che stiamo parlando di due medium diversi, con grosse differenze. Ma in soldoni la vicenda rimane quella, e mettersi nella condizione di lasciare che siano altri a svelare al mondo la fine della tua storia, quella che vai intessendo da 20 anni, è la mossa più miope che si possa immaginare.
    E non si può pretendere che lavori solo a quello.
    A me sembra che tra progetti minori, curiosità, novelle, atlanti, merchandising e expanded universe si sia dedicato a tutto meno che a quello. Hai presente la lepre e la tartaruga?
    Ha rinunciato a scrivere una puntata della serie televisiva per potersi concentrare su TWoW.


    E questo non ti dà un indizio sul fatto che tutta questa fretta dell'ultim'ora non fosse affatto prevista inizialmente? Il fatto che cessi di colpo alla quarta stagione perché si è accorto che "ha un libro da scrivere" è ridicolo. Non è che prima non ci fosse, è solo che adesso l'HBO gli ha messo l'ultimatum. Si sono fatti rivelare da lui il finale con un certo anticipo per premunirsi, e adesso hanno visto che non è affidabile e stanno tirando dritto.
    Lo scrivere, essendo un lavoro creativo, richiede elementi non presenti in altri lavori.
    Richiede tempo. Ma se tu il tempo lo perdi, o peggio ancora lo butti, mettendo in commercio libri in cui le trame non procedono o le storyline si moltiplicano in modo ridondante non aiuta.
    Sul discorso libri/serie televisiva: tralasciando il fatto che con i tagli fatti, praticamente ci si troverà ad avere due storie praticamente diverse
    Io al termine "diverso" dò un altro significato. Il telefilm per quanto ho avuto modo di vedere ora opera un lavoro di semplificazione e rimpolpamento, tagliando cose inutili, fondendo insieme personaggi con la stessa funzione, dando maggior peso narrativo ad altre cose e eliminando alcuni giri a vuoto che chiaramente erano sintomi di un lavoro parecchio improvvisato da parte dello stesso Martin. E non solo secondo me. Non sono due opere diverse, GoT è a tutti gli effetti l'adattamento di aSoIaF, che per motivi assolutamente fisiologici è costretto a modificare pesantemente le parti in cui la fonte stessa è incasinata.

    Detto questo, chiaramente adesso loro possono scegliere di attenersi al piano di Martin oppure deragliare creativamente e inventarsi uno sviluppo tutto diverso. In entrambi casi non mi sembra proprio il massimo. Perché:

    1) se segui il Piano di Martin conosci la meta ma devi inventarti il sentiero. E chiaramente questo danneggia il concetto stesso di adattamento, che ne uscirebbe innegabilmente stravolto e incoerente.

    2) Divergere totalmente da quel Piano ha pure senso. Ma lo troverei triste. Difatto snaturerebbe un progetto nato come adattamento, e lo trasformerebbe in qualcosa di simile a un reboot, o a una versione alternativa alla Evangelion. Che magari è pure bella. Magari è pure meglio di ciò che poi sarà il libro. Ma cmq una cosa REALMENTE diversa. E ci priverebbe del corretto adattamento filmico dell'opera, dato che non è che poi una volta finiti i libri ne girerebbero un secondo. E al termine di tutto ci ritroveremmo con due opere che partono in modo simile e poi cambiano di colpo. Disomogeneo.

    Senza contare il modo in cui ne usciranno i libri. Martin adesso cosa dovrebbe fare?

    1) Segue il Piano, allineandosi dove possibile alla serie per coerenza? Nobile. Ma non prendiamoci in giro, per quanto come medium il libro abbia una sua indipendenza, alla fine ciò che realmente alimenta l'interesse del lettore che si avventura per le migliaia di pagina scritte da Martin non è il computo delle navi da guerra di Davos o la lista degli zii di Jamie, ma lo sviluppo della storia. Che è già noto. I libri si ridurrebbero ad una versione estesa di un succo già gustato e digerito, e si perderebbe moltissimo hype letterario.

    2) Divergere dal suo stesso Piano? Se ci riesce in modo indolore tanto di cappello. Ma non dimentichiamo che un esito non è un qualcosa che si decide all'ultimo. Rimangono germi e foreshadowing piazzati nei primissimi libri, rimane una struttura dell'opera che punta a far sì che esista in genere un solo finale GIUSTO, che è come l'aveva pensato l'autore. La meta in virtù della quale ogni pedina era stata piazzata. Poi chiaramente si può cambiare, dare un significato diverso alle cose, fare retcon, inventarsi che l'esito giusto di quel personaggio non era morire come avviene nella serie tv ma diventare Re. Ma rimangono delle toppe che un'opera letteraria non dovrebbe avere. Paradossalmente una serie tv sì, ma un libro no.
    , nessuno obbliga a guardare il telefilm (o a non guardarlo).
    Lo sai che siamo nello stesso mondo in cui ci sono i nerd di SW che minacciano le peggio cose perché in Italia il film uscirà 15 giorni dopo e hanno paura di beccarsi spoileroni ovunque? E' anche una questione di essere allineato col resto dell'umanità. Quindi sii realista, non è che chi segue il telefilm e lo attende annualmente adesso sceglie deliberatamente di sospendere le visioni e metterlo da parte in attesa di un via libera dato nel 2120 quando forse Martin si sarà deciso a chiudere la cosa.

    Insomma, da qualunque lato la si guardi non si scappa. La magagna c'è e ci sarà. Si può solo cercare di limitare i danni, ma non ha senso negarne l'esistenza.
  • Dai LOL, senza troppe chiacchiere, Martin è indifendibile. Si è complicato la vita da solo, incasinando un progetto definito fino al punto di non sapere più dove andare a parare.

    Se ti sei messo ad allungare la tua opera, è lecito che io creda che tu la abbia già in mente, che con quell'allungamento tu voglia dirmi qualcosa, ed è dunque altrettanto lecito che io pretenda che tu ti metta a scrivere.

    Che poi il problema non mi pare sia lo sbrigarsi, ma proprio il mettersi al lavoro.
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  • Infatti, anche perché io penso che sappia dove andare a parare.

    Ma... non lo vuole fare.

    Si è messo in testa che ognuno dei due (?) libri rimanenti dovrà avere millordici pagine. E mica la scrive, scherziamo, noooooo.

    Si fa il viaggetto, si diverte con la tv, scrive storie brevi, scrive l'atlante, scrive libri random.

    E intanto la tartaruga taglia il traguardo.

    Sarà anche vero che Martin non è la nostra puttana, ma allora forse dovrebbe smettere di fare puttanate.
  • In ogni caso non mi convince la storia della serie che spoilera: che gusto c'è a farsi svelare il finale se poi hanno eliminato un quarto della trama ?
  • Perché la trama è altro, e tu la confondi con le storyline che ne sono una piccola parte.
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