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[Giuseppe Tornatore] La Migliore Offerta

Inviato: mercoledì 23 gennaio 2013, 21:18
da Bramo
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Senza che fosse un atto premeditato o particolarmente voluto, sabato scorso sono andato al cinema per vedere questa pellicola italiana ma dal sapore internazionale.
Non mi posso dire un grande fan di Tornatore, ma sicuramente la trama che avevo letto in giro riguardo a La Migliore Offerta mi ispirava abbastanza, per cui ho accettato volentieri la proposta degli amici di dedicargli la serata.
Ho avuto così modo di godermi un film veramente ben fatto, che si prende tutto il tempo che gli serve (2 ore abbondanti) per raccontare essenzialmente la storia di uomo solitario e misantropo, un personaggio descritto benissimo dalla sceneggiatura ma soprattutto dalla magistrale interpretazione di un grandissimo Geoffrey Rush. Il banditore d'aste Oldman vive infatti per il suo lavoro, e soprattutto per l'arte e il grande amore che nutre per essa, in particolar modo per i quadri che raffigurano belle ragazze nelle pose e nelle situazioni più disparate. Ma quando il suo destino si incrocerà con quello di una giovane ragazza affetta da agorafobia, ecco che le sue giornate e la sua vita cambieranno, iniziando a girare attorno a situazioni e interessi differenti dal solito.

La forza vincente del film, come dicevo, sta sicuramente nella figura del protagonista, ma anche nella narrazione, che è condotta con eleganza e fondendo lo stile intimista con il mistery. C'è un mistero attorno alla figura femminile di cui pian piano si invaghisce Oldman, sulla sua solitudine e sulla sua villa. Per tutta la prima metà del film questa ragazza non si vede nemmeno, e questo aumenta il fascino della situazione. Fascino che viene un po' a calare quando ad un certo punto il viso di lei si scopre, per poi rialzarsi subito però nell'ultima mezz'ora, quando Tornatore (che oltre ad essere il regista, è anche l'autore di soggetto e sceneggiatura) cambia le carte in tavola in maniera talmente brusca e scioccante da far rimanere a bocca aperta.
Un dramma intimista a due voci (Oldman e la ragazza) con spruzzate di thriller e anche di steampunk (mi riferisco [spoiler]all'androide[/spoiler], lol) si rivela alla fine qualcosa di inaspettato, che non rinnega questi elementi, ma anzi li esalta ribaltando però completamente la prospettiva di tutto il quadro.
Un film davvero oemozionante, una grande riflessione sull'animo umano, le sue debolezze e i suoi bisogni di riscatto.

Inviato: giovedì 24 gennaio 2013, 00:33
da DeborohWalker
Un Signor Film.

Un Tornatore che mi ha ricordato Sorrentino, non so perché.
Forse perché ha cucito alla perfezione un film attorno alla bravura dell'attore protagonista, come ha fatto più di una volta Sorrentino con Servillo.

Comunque forse questa potrebbe essere la nuova via per il cinema italiano: ovvero, i produttoroni miliardari sborsano soldi per far fare film ai nostri registi come pare a loro.
Muccino che va negli Stati Uniti con la valigia di cartone e scimmiotta lo stile ammerreggano, prigioniero del loro sistema produttivo, chiaramente non funziona.

Ah, Geoffrey Rush maestoso.