[Spillati Disney] PP8: Paperino Paperotto
Inviato: giovedì 20 aprile 2006, 01:01
Premettendo che questa non vuole essere una retrospettiva, visto l'esiguo numero di albi da me posseduti, comunico che questo mese chiude anche PP8, giunto al numero 13 del suo cammino editoriale. PP8 altro non era che la seconda reinterpretazione by Stefano Ambrosio di un personaggio preesistente, dopo lo sfortunato Pk-frittole. Uscita giusto un anno fa, questa testata si rifaceva al formato comic book iniziato con PKNA, e che avrebbe poi caratterizzato ogni testata del Disney di Nuova Generazione. Contenutisticamente se ne discostava però, e sebbene anche le più "puerili" tra queste testate (X-Mickey compresa) fossero indirizzate a un target leggermente superiore a quello di Topolino, PP8 era volutamente indirizzato a un pubblico di bambini delle elementari. Le tematiche trattate e le stesse rubriche sembravano voler fornire al lettore un manualetto di sopravvivenza tra i banchi di scuola. Per avvicinare il pubblico a un personaggio nato come retrò - non bisogna dimenticare che si tratta pur sempre di Paperino da piccolo, con le limitazioni che questo comporta in termini di setting - si pensò di snaturarlo collocandolo in un contesto moderno. Ecco quindi che si fecero irrompere nelle atmosfere bucoliche di inizio secolo elementi che di antico avevano ben poco, come supercomputer, bandane, cellulari e moda anni '90 che avrebbero dovuto rendere il prodotto più commerciale. Ogni albo conteneva una storia unica lunga una quarantina di tavole, però distribuita in tre atti intervallati tra loro da giochi e rubriche. La stessa barbucciana combriccola formata da Louis, Millicent, Betty Lou e Tom Lovett venne quindi sottoposta a un deciso restyling a base di moda del terzo millennio, e il cast di Quack Town arricchito di personaggi orbitanti nell'ambiente scolastico. Le trame non si discostavano troppo però da quanto già visto sul Topolino settimanale proponendo "eccitanti" sabotaggi della mensa scolastica e scaramucce con il gruppetto di bulli della scuola che mostravano quanto fuori luogo fosse la scelta di esportare tutto questo in una testata esterna. Le uniche novità degne di nota foruno la S.O.S. Secret Agency, sorta di società segreta infantile formata da Pp8 e la sua banda, e le sequenze oniriche che vedevano i personaggi calati in contesti avventurosi. Queste sequenze, "brevettate" da Donald Soffritti e presenti in gran dose su ogni numero, erano caratterizzate da uno stile grafico assai spigoloso che ricordava molto da vicino le stilizzazioni di Tartakowsky in serie come Le Superchicche, Samurai Jack e Star Wars - Clone Wars.
Come ogni progetto nato a tavolino, anche questo anacronistico PP8-frittole è fallito miseramente ed è con un numero che di conclusivo ha ben poco che l'epopea della S.O.S. si conclude dopo tredici mesi. La Prova di RoSS (Ambrosio-Garufi/Campinoti-Soffritti-Tosolini) a dire il vero non conclude un bel nulla e altro non è che una storiella all'acqua di rose che incrocia tra loro tante piccole sottotrame (la paura di Tom per il dentista, l'entrata nel gruppo dei fratelli...Ambrose) che da sole non reggevano una storia. La serie si conclude nell'autonclusività più totale con un laconico editoriale, firmato da una Clarettik piuttosto indecisa che passa dal puerile "i nostri amici sono in partenza...per il campeggio" al ben più crudo "siamo costretti a chiudere il mitico giornalino", promettendo però un prossimo ritorno sulle pagine del Topo. Cosa si intenda veramente con queste parole è un mistero perchè di fatto Paperino Paperotto su Topolino c'è già e sembra assai improbabile che venga soppiantato da quello frittole, e assolutamente impossibile che i due Paperotti si ritrovino a convivere nella stessa testata nella confusione più totale. Ma di cosa sarà in futuro di questo esperimento editoriale poco importa, il quadro generale della sitazione editoriale Disneyana è assolutamente devastante e si spera che in un futuro prossimo si avvii la ripresa da noi tanto sperata.