Zenox ha scritto:io sono fan furry, e i furry sono personaggi tipo Robin hood disney, sly cooper o altri, cioè animali antropomorfi con comportamenti umani.
A voler proprio essere precisi (PdF sòn mì!) il furry fandom nasce prima come travestimento ove ogni persona deve far "emergere" l'animale che ha in se per poi condividerlo con la comunità. Dalla metà degli anni 80 in poi il fandom s'è allargato (le li' le la' che aspettava PdF!) pure all'arte in generale (fumetto, illustrazione, pittura, ma anche letteratura e musica), arrivando ad immergere in se anche personaggi totalmente estranei, ma ai quali idealmente il fandom si può applicare, come personaggi dei cartoni, dei fumetti, o dei videogiochi (PdF sòn sempre mì!).
Ora, io sono depravato per i cazzi miei (carbonaraaaaaa....!), quindi non giudico chi è parte del fandom, d'altro canto non posso dire di non detestare il fatto che oramai la parola furry stia diventando un termine tecnico usato anche da artisti ed addetti ai lavori vari, sostituendo l'originale e più corretto funny animals. Personaggi come Mickey, o Bugs Bunny, o Sonic, palesemente lontani dal realismo richiesto dall'idea all'origine del fandom, posti come emblema dello stesso m'hanno spinto nei miei teens a più d'uno scontro sul web. Ricordo che capitò in un'occasione a Stan Sakai, autore di Usagi Yojimbo, che un'intervistatore gli chiese se si considerava un autore "furry", e quando Sakai rispose di no perché "conosceva il fandom solo a grandi linee ed aveva sempre usato il termine tecnico funny animals per definire i propri personaggi", si scatenò una piccola battaglia fra i fan della serie dato che in centinaia erano parte del fandom e si erano sentiti "traditi".
Tutto sto giro di parole per dire che, seppur sempre fan del "vivi e lascia vivere", non posso dirmi felice dell'inglobamento del termine in ogni tipo di arte figurativa che comprenda animali umanizzati. O dovrò cominciare a temere perfino le illustrazioni delle favole di Esopo...