Ve lo ricordate Rhythm Paradise per Nintendo DS? Pochi sanno che era un sequel di un gioco per Game Boy Advance mai giunto da noi, ma molti ricordano la sua carica di genialità. Era un gioco molto semplice: bisognava battere il ritmo con il pennino del ds, dando colpetti o "strisciando" sul touch screen. Il tutto per partecipare a scenette tanto minimaliste quanto demenziali. Dopo aver superato una scenetta si passava alla successiva e dopo un tot toccava al remixone, una sorta di boss che accorpava tutte le precedenti. Semplice ma efficace.
Quella formula tanto efficace su DS è stata poi trasportata anche su Wii con il terzo titolo della serie, uscito però verso la fine del ciclo vitale della console. Pochi se lo ricordano, anche perché - diciamocelo - senza pennino l'esperienza è meno brillante. Qui il ritmo viene dato cliccando sul tasto A, oppure "pinzando" il tasto A e il tasto B situato sul retro del wiimote. Funziona bene, ma...un po' di immediatezza innegabilmente si perde.
E non è l'unica cosa a perdersi. I 50 giochini proposti qua, alcuni dei quali citano o sequelizzano direttamente alcune situazioni viste nel titolo precedente, generalmente sembrano meno ispirati del precedessore. Forse è un'impressione sbagliata data dalla mia esperienza personale, sicuramente meno sentita e approfondita con questo titolo, piuttosto che con il precedente, però il gioco mi ha senza dubbio lasciato meno. Alcune genialate ci sono, è innegabile, come ad esempio il minigioco in cui bisogna ritmare l'intervista al wrestler. Impossibile smettere di ridere! Però il livello di demenza di cose come "Gli Allegri Moai" o "Becco in giù" non l'ho ritrovato. E un'altra cosa che purtroppo è mancata è la voglia di tradurre in italiano alcune canzoncine. Nello scorso titolo erano indimenticabili i minigiochini dedicati alle Idol giapponesi, che facevano la parodia del j-pop, ed erano adattati in modo buffo. Qui il cantato è molto meno, e quando c'è non viene tradotto. Peccato.