[N./Rare] Banjo-Tooie
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Banjo-Tooie, seguito del pluripremiato Banjo-Kazooie, ma spesso oscurato dalla fama di questo. Oggettivamente Tooie è la quintessenza di come debba essere realizzato un sequel. Sviluppa le caratteristiche del predecessore, correggendone i difetti e aggiungendo nuovi elementi per aumentare la varietà. Non essendoci dei veri e propri problemi in Banjo-Kazooie, la strategia della Rareware è stata quella di estenderne al massimo tutte le componenti, ottenendo un risultato che può essere amato o odiato. La cosa più esaltante è che tutto inizia dove è finito il precedente (a la Crash Bandicoot), cioè con la sconfitta della strega Gruntilda [spoiler]che viene schiacciata sotto un masso enorme.[/spoiler] Rimane in questa condizione per ben due anni, finché le sue due sorelle non vengono a salvarla, trovandola, però, ridotta a uno scheletro. La strega giura vendetta contro Banjo-Kazooie e tanto per cominciare [spoiler]uccide la talpa Bottles con un crudele incantesimo[/spoiler] per poi ritirarsi in una nuova magione. Questa volta Gruntilda ha rinunciato ad avere un corpo eccitante, accontentandosi di riavere il precedente. Il suo piano è di "succhiare" la vita agli abitanti dell’isola per riottenerlo, causando una vera e propria zombificazione della popolazione. Come ci si può rendere conto la trama è molto più oscura (nei canoni del genere), tanto che alcuni hanno definito Banjo-Tooie come il Majora’s Mask della situazione. I toni più "maturi" si riflettono anche sul gameplay che è molto, ma molto più articolato dell’originale. Alle aree di gioco (che per inciso sono almeno grandi il doppio di quelle in Banjo-Kazooie), infatti, non si accede attraverso la magione di Gruntilda, ma vagando per una mappa vastissima. Un’altra nota di spicco sono i collegamenti tra i mondi, che lo fanno assomigliare a un Super Mario World tridimensionale, coinvolgendo i due protagonisti anche in missioni a cavallo fra varie zone che fanno interagire personaggi di diversi territori. Dove nel primo si controllavano solo Banjo e Kazooie, insieme, qui abbiamo la possibilità di separarli accedendo a una nuova serie di abilità. Quest’ultime saranno insegnate dalla talpa Jamjaras, fratello di Bottles, che fa la parodia dei classici sergenti di caserma. Inoltre ci sono alcune aree in cui il gioco diventa uno sparatutto in prima persona con Kazooie che vomita uova rendendo il tutto molto simile a un Doom.
In più c’è pure l’opzione di controllare Mumbo, che questa volta sarà utile nell’eseguire una serie di incantesimi, come la danza della pioggia o della cura. Il compito di trasformare i due protagonisti in creature diverse a seconda dell'ambientazione lo svolgerà questa volta Humba una nativa americana al suo esordio. La grafica è quasi paragonabile ai giochi Dreamcast del periodo, tanto è colorata e ricca di ombreggiature, spingendo al massimo la potenza del nintendone. Peccato che questo porti il gioco a rallentamenti, del tutto assenti, invece, in Banjo-Kazooie. Nulla da dire sul sonoro e sui dialoghi che restano nel solco già tracciato dal primo. Il finale, poi, è un altro momento LOLLOSO, visto che oltre al [spoiler]consueto quiz di Gruntilda, ci troveremo pure durante lo scontro a rispondere alle sue domande in modo da poterla colpire![/spoiler] Insomma sulla carta Tooie dovrebbe essere migliore di Kazooie su tutti i fronti, ma la maggiore complessità e l'elevato "backtracking" fanno storcere il naso a chi ha amato l'immediatezza e la semplicità del primo capitolo. Di certo l'atmosfera più opprimente e le aree meno favolistiche (degno di nota il luna park "Witchyworld") sono altri elementi di discordanza... Insomma, De gustibus! Per questo consiglio quindi prima di finire Banjo-Kazooie e poi se vi ha davvero colpito passare al seguito.
Proprio come alla fine di Kazooie si preannunciava il seguito in arrivo, Banjo-Tooie, anche qua Gruntilda si fa scappare un accenno al misterioso Banjo-Threeie. Tempo dopo viene rilasciato un teaser allo SpaceWorld 2000. Il gioco sarebbe stato un titolo di lancio per il Gamecube, ma dopo la svendita della Rare alla Microsoft il progetto fu trasferito su Xbox col titolo di Banjo X. Tuttavia, il progetto non venne mai alla luce e con l’episodio su 360 la serie si è ufficialmente trasformata da platform a editor di automobili… Fortunatamente anche Banjo-Tooie è stato ripubblicato su Xbox Live Arcade. Speriamo che prima o poi la Rareware ritorni a sfruttare le sue storiche IP realizzando l'atteso terzo capitolo di questa indimenticabile serie.Ultima modifica di SOLLAZZATORE-404 il domenica 07 giugno 2015, 16:27, modificato 3 volte in totale.
Interessante, non sapevo di questo risvolto dark del sequel.
<Grrodon> Sì ma a 15 anni è troppo vecchia