[Peyo] John e Solfamì
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I Puffi sono uno spin-off. Questo lo sanno in pochi, dal momento che furono proprio gli ometti blu e di certo non la serie madre a conquistare il pubblico a tal punto. Questa non va però dimenticata, ed ecco che RW Lineachiara, dopo aver portato in Italia l'integrale dei Puffi e Poldino Spaccaferro, si occupa della serie principale e per certi versi più importante di Peyo: John e Solfamì. Non si tratta di una serie molto lunga: Peyo ne realizzò solo 13 storie, pubblicandole su Le Journal de Spirou. Si tratta però di materiale veramente pregno, in cui è possibile individuare tutta la passione del giovanissimo Peyo verso il suo microcosmo medioevale, fatto di castelli, feudi, signorotti e boschi misteriosi. La nona storia della serie, Il Flauto a Sei Puffi, segnò l'esordio degli esserini che avrebbero dato a Peyo la fama, aggiudicandosi in breve tempo una serie personale. I Puffi, le cui trame sarebbero state scritte con la collaborazione di Delporte, distrassero Peyo da questo suo primo amore, condannando John e Solfamì ad una vita editoriale più breve. Eppure è proprio leggendo questi suoi primi lavori che emerge il Peyo più autentico e autoriale, concentrato sulla sua opera e senza ingerenze esterne. E' qui che lo vediamo costruire piano piano il suo medioevo multistrato, come un George Martin ante litteram, immaginando le casate e i vassalli con una cura davvero sorprendente, tale da far sembrare I Puffi solo il lato più disimpegnato di questo universo.
Questo primo volume edito da RW Lion contiene le prime tre storie, assieme ad una sessantina di pagine di articoli e materiale correlato sulle origini di Peyo. In totale quindi non dovremo andare oltre ai quattro tomi. L'edizione è veramente preziosa e pregiata, e diversamente dall'Integrale dei Puffi questa volta il materiale non presenta problemi nell'ordine di pubblicazione. Stranamente però i titoli sono rimasti in originale.
1. Le Chatiment de Basenhau. La prima storia ha un'impronta grafica molto differente da quanto avremo modo di apprezzare in seguito. Va notato che questa e la successiva sono avventure del solo John, che qui è ancora il paggio del re. Il suo cavalierato e la presenza di Solfamì arriveranno solo in seguito. La storia, molto semplice, vede il reame venir minacciato da un signorotto rosicone, desideroso di vendetta a causa di uno sgarbo ricevuto durante un torneo, nel quale sperava di vincere con l'imbroglio. La storia è veramente stupefacente, perché dietro a quella sua apparenza grezza nasconde una grande capacità narrativa. Vassalli, spie, finti menestrelli e altri componenti danno vita ad una storia veramente ben congegnata, dai ritmi azzeccati e che permette al lettore di identificarsi molto con John, che travestito da mendicante traditore si fa accogliere nel castello nemico per dare false informazioni.
2. Le Maitre de Roucybeuf. Ancora una volta Peyo dimostra la sua bravura come narratore, riuscendo a coinvolgere il lettore in una storia di stampo più investigativo. E' passato del tempo e adesso John è diventato cavaliere, e si ritrova ad indagare sull'usurpazione del castello di Roucybeuf. Anche qui troviamo una storia confezionata in modo sapiente, e in cui viene messa in luce ancor più la grande capacità di Peyo di caratterizzare in modo umoristico i personaggi di contorno. Sgherri, traditori, guardie e comparse varie sfoggiano tutti un carattere che contribuisce a scolpirli nella mente del lettore, facendogli prestare attenzione a ciò che accade, senza annoiare mai.
3. Le Lutin du Bois Aux Roches. Ed ecco il balzo stilistico, che coincide con l'entrata in scena di Solfamì. Questo personaggio di stampo comico contribuirà ad alleggerire la narrazione, avvicinandola più al registro che incontreremo nei Puffi. La trama in questione è abbastanza classica e vede il duo nell'atto di salvare un principessa per riscattare Solfamì, ingiustamente accusato del misfatto. Anche qui a far da padrone è la decompressione narrativa, che permette al lettore di immergersi in queste atmosfere medioevali, gustando la cura con cui Peyo tratteggia ogni personaggio presente sulla scena. Va notato inoltre il colpo di scena che vede il ritorno di un vecchio nemico di Johan, presente nella prima storia, al termine della quale si era dato alla macchia, facendo capire che le storie sono collegate tra loro da una semplice ma solida continuity.
Insomma, una sorpresa graditissima. Sebbene sia lecito pensare che l'opera più famosa di un autore getti ombra su tutto il resto, non è il caso di John e Solfamì, che arricchisce e completa il quadro generale del fantasy di Peyo. E' prioritario che la pubblicazione di quest'opera giunga finalmente a compimento, per dare modo di conoscere il mondo dei Puffi anche nella sua forma originale.
Uhm, sarebbe nella mia Lista Desideri, ma fino a ora per motivi economici avevo deciso di non promuoverlo alla Lista Acquisti...ma se sono solo quattro volumi ci potrei fare un pensierino. Ci sarebbe poi anche Spirou & Fantasio...
Assurancetourix
Con un colpo di scena inaspettato pare che RW Lineachiara sia risorta dalle sue ceneri: su Anteprima è annunciato il terzo volume per maggio!! Vediamo se questa volta rispetteranno le promesse...
Assurancetourix