Kyōkai no Rinne, manga di Rumiko Takahashi pubblicato dalla Star Comics (in corso).
Sakura Mamiya è una ragazza che fin da bambina è in grado di vedere i fantasmi. Rinne Rokudo è un suo misterioso compagno di classe dai capelli rossi che lei crede sia un fantasma, in quanto è la sola in grado di vederlo. In realtà, il ragazzo si rivelerà essere mezzo umano e mezzo shinigami (un dio della morte), con il compito di aiutare le anime smarrite rimaste sulla terra a trasmigrare e trovare finalmente la pace. L’incontro fra i due giovani darà inizio ad una stravagante collaborazione che li porterà in giro ad “acchiappare” gli spiriti. Nuovissima storia partorita dall’instancabile “Principessa del manga”, Rumiko Takahashi, che questa volta ci accompagnerà nel mondo dell’aldilà, dove non mancheranno personaggi degni della sua caleidoscopica immaginazione!
Volume 20 di gennaio 2015:
Già venti numeri in Italia e ventitre in Giappone. Per arrivare ai cinquantasei di Inu Yasha ci vorranno ancora anni ma visto il tipo di fumetto e l'esercito di collaboratori che ha la Takahashi, si può andare avanti all'infinito. Mi domando se tutte le storielle siano effettivamente sue o se ci mette solo la firma.
Sakura Mamiya è troppo normale, troppo equilibrata. Kasumi Tendo a confronto era una scatenata. Rinne, pur restando un bravo ragazzo, da maggiori segni di vitalità e ogni tanto si arrabbia o prova a fare il furbo. Inoltre essere un pezzente nel DNA, e anche piuttosto sfigato, lo rende simpatico.
Jumonji è un "rivale" debole, finora per nulla all'altezza di maestri dell'idiozia come Mendo e Kuno.
Ageha è la Shampoo della situazione ma il suo rapporto con Renge è simile a quello che c'era tra Lamù e Ran. In principio sembrava essere più "cattiva" ma di fatto Renge è una cronica vittima della sua amica d'infanzia e del padre di Rinne.
Tra le idee che funzionano meglio ci sono i gatti neri che consentono all'autrice di creare tutta una serie di personaggi collaterali dalle diverse personalità: lo Shippo-gatto, fedele ma solo fino ad un certo punto, la mocciosa stupida e incontrollabile, la vecchina impassibile, il ragazzino arrogante (ma vittima della sua padrona), il maggiordomo furbo...
E se in Lamù c'erano casi umani e alieni che saltavano fuori da tutte le parti, qui ci sono spettri-casi umani, e oggetti animati con fisse e paranoie.
Letto il nr.19
E' arrivato pure lo stalker maschio per il povero Rinne ma c'è da dire che ha con sé il miglior gatto nero fin qui visto:
La Takahashi l'ha chiamata Kuromitsu, "miele nero", che in Giappone è una specie di melassa usata su dolci e gelati.
[Rumiko Takahashi] Rinne
Mah, io della Takahashi ormai mi fido poco.
Dopo aver ritrovato su Ranma le STESSE situazioni di Lamú, e dopo che entrambi NON finiscono dopo averti triturato i maroni all'infinito colle pare sentimentali dei protagonisti (a cui ogni volta che hanno una situazione propizia succede sempre qualcosa che rovina l'atmosfera perché la Takahashi, parole sue, "si vergogna"... se ti vergogni fa' a meno di dipingere situazioni sentimentali, sciagurata!), minimo mi deve ritirare fuori una Stirpe della Sirena 2 per convincermi.
Dopo aver ritrovato su Ranma le STESSE situazioni di Lamú, e dopo che entrambi NON finiscono dopo averti triturato i maroni all'infinito colle pare sentimentali dei protagonisti (a cui ogni volta che hanno una situazione propizia succede sempre qualcosa che rovina l'atmosfera perché la Takahashi, parole sue, "si vergogna"... se ti vergogni fa' a meno di dipingere situazioni sentimentali, sciagurata!), minimo mi deve ritirare fuori una Stirpe della Sirena 2 per convincermi.
E dire che la sua opera lunga più riuscita è proprio una storia d'amore (Maison Ikkoku). Rinne invece è un commedia che finora manca di una componente amorosa. Si vede che oggi la Takahashi si vergogna ancora di più perchè quegli equivoci sentimentali, di cui erano pieni Lamù e Ranma, qui sono quasi assenti.
Magari tornasse a scrivere la Stirpe della Sirena!
Magari tornasse a scrivere la Stirpe della Sirena!
Annuncio che il manga in patria è finito da circa un mese.