Scottecs Megazine #1
Questo albo è già un caso. Pare che sia andato esaurito velocissimamente nelle edicole e che sia già in corso da parte di
Shockdom una nuova tiratura per rifornire nuovamente i punti vendita.
Io non lo definisco un “caso”: un caso è legato a qualcosa di inaspettato, mentre il successo di
Sio non dovrebbe certo sorprendere. Sul web è seguitissimo, le sue strisce sono condivise massivamente su Facebook, il suo ultimo libro ha bruciato 3.500 copie di venduto nei soli 4 giorni della scorsa Lucca Comics.
Sio fa parte di quella cerchia di nuovi fumettisti venuti dal web che sanno, fortunatamente, parlare ad un pubblico più vasto degli appassionati della nona arte. Il linguaggio, le modalità di racconto e lo stile di Zerocalcare,
Sacro/Profano,
Felinia,
Drizzit etc., per quanto ciascuno dotato di proprie caratteristiche narrative ben precise, sono perfettamente calati nel loro tempo e grazie alla Rete vengono letti, apprezzati e condivisi da un target veramente ampio e trasversale. Chiaramente il passaggio dalla fruizione gratuita al dover sborsare soldi non è così immediato, ma è proprio in quest’ottica che la scelta dell’edicola si rivela azzeccata. Il prezzo dell’albo è contenuto rispetto ad un libro, e l’uomo comune che conosce i fumetti di Sio e che entra in edicola per comprare un quotidiano, una rivista o i biglietti del treno potrebbe essere tentato di comprarselo.
Riflessioni sul successo di questo esordio a parte, cosa offre
Scottecs Megazine?
Semplice: tutto quello che ci si può aspettare da
Sio Quello a cui ci ha abituato tramite i suoi fumetti sul web, i suoi video su You Tube, i suoi status su Facebook lo ritroviamo nella rivista cartacea, che fonde diverse storie a fumetti (sempre molto brevi) con varie rubriche di stampo demenziale.
Insomma, il paragone che l’autore faceva con
Ridi Topolino si rivela assolutamente adeguato, la filosofia di fondo dei due prodotti è la medesima.
Sulla qualità delle storie non mi esprimo più di tanto, perché sono tutte a continuazione e, essendo i capitoli molto brevi come dicevo, per ora è successo poco o nulla su tutti i fronti. Si ritrova però la follia comica di
Sio nei siparietti ben presenti in queste tavole: così
Avventur Land fa il verso ad
Adventure Time e mette in scena personaggi improbabili e spassosi. Per ora non mi ha convinto del tutto ma credo che potrà dare soddisfazioni in seguito. Molto buono promette invece di essere
Power Chess, che beneficia dei disegni di
Dado e mi sa che è una bomba.
Bellissimissimo è una presa in giro, riuscita ma piuttosto convenzionale, delle telenovelas, mentre in
Mega Manga Mango il riferimento è ai fumetto orientali, e sono morto dal ridere
Oltre alle storie di largo respiro, ci sono le storielle autoconclusive: Il
Dottor Culocane rimane assolutamente al top e non delude affatto e le brevi strisce dell’
Uomo Scottecs sono deliranti (in senso positivo); l’albero saggio e le storie del vecchio riportano in modo riuscito il feeling delle strisce da web.
Love 2000 è proprio una cosa senza logica alcuna ma è geniale proprio per quello: nel senso che per come è costruita all'inizio intuisci che il finale sarà assurdo, ma proprio per questo non sai cosa aspettarti nello specifico
Il Fumetto Personalizzabile è una genialata decostruttiva mentre
Gli Amici Yeah spero che tornino nel prossimo numero perché è una delle cose migliore dell'albo, anche solo per la parlata zarra/tamarra utilizzata per i due protagonisti
Menzione infine per le pagine “pubblicitarie”, per il pseudo-omaggio ai corti di Pippo con la voce fuori campo della storia in cui si insegna a costruire un i-phone e per la storia
Il Posto Riservato, dissacrante come poche cose.
Le rubriche spaziano dal classico oroscopo con segni inventati e indicazioni astruse (godibile, ma niente di nuovo, anzi) alle ricette di Mariangiongiangela, dalla pagina dei giochi che prende per i fondelli chi provasse davvero a risolverli alla recensione di uno… sgabello! Da non dimenticare infine l'immancabile test!
Dulcin in fundo, la rubrica della posta: al contrario di quanto si potrebbe pensare, non è la replica della PK Mail.
Sio è folle ma buono, le sue risposte sono quindi fuori da ogni schema logico ma mai caustiche. È una declinazione che gradisco e che spesso strappa grasse risate, come del resto gran parte dell’albo.
La punta di diamante sono le
Fiabe Brevi che Finiscono Malissimo, uno dei must dei video youtubici dell'autore, scritte come sempre da
Muzzopappa e decisamente spassose!
Mi lascia solo un po’ perplesso la confezione editoriale: l’albo è uno spillato, ma la dimensione è quella di un bonellide. Il numero di pagine, inoltre, è abbastanza abbondante da giustificare la brossura. Invece così abbiamo quello che pare un quadernino da scuola media e che continua a restare semi-aperto. Perfino le spille sono curvate per la fatica
È più un dettaglio, comunque, perché l’importante è che l’albo non si sfasci e questo pericolo non sussiste, presentandosi solido.
Non-sense a palate, ironia demenziale e risate imprevedibili. Se sono risultati che gradite in seguito alla lettura di un fumetto, direi che dovreste provare questo primo numero.