La Tana del Sollazzo

Principessa Leia #1



In coda al secondo numero dello spillato che porta in Italia la serie regolare di Star Wars parte la miniserie Principessa Leia, che si becca tanto di variant cover e che si colloca temporalmente subito dopo la fine di Episodio IV: vediamo l'omonima protagonista che non sopporta di stare con le mani in mano, anche in un momento di grande concitazione e pericolo, e decide di mandare al diavolo rango ed eccessivi paletti per fare la sua parte in modo costruttivo, grazie all'aiuto di una pilota di nome Evaan. L'impostazione di questo primo capitolo è notevole, e pregusto una mini degna di attenzione, anche grazie ad un comparto grafico sorprendente ad opera di Terry Dodson: rispetto a quanto visto sulla serie principale e su Darth Vader, il tratto realistico si ammorbidisce rendendo i personaggi quasi caricaturali, con un feeling cartoonesco aiutato in tal senso anche dalla colorazione accesa di Rachel Dodson e Jordie Bellaire. Un'estetica che non stona né banalizza l'aspetto della storia, ma la caratterizza in modo apprezzabile.
Il lavoro di Mark Waid (non esattamente il primo venuto nella scena dei comics americani, anzi) è molto buono, e il tandem tutto al femminile attorno a cui si svolge la vicenda convince
Nel complesso questo progetto mi appare con meno appeal rispetto a Skywalker Colpisce o alla testata su Anakin, ma trovo che siamo sempre di fronte a del gran bel materiale, molto valido. Non posso fare confronti con la vecchia produzione a fumetti, ma quanto visto sinora per questo nuovo approccio all'Expanded Universe mi sta convincendo molto.

Principessa Leia #2



Di tutt'altra pasta rispetto alla serie principale di Star Wars è fatto Principessa Leia, la testata dedicata alla donna più carismatica di tutto lo SW Universe.
Se nel lavoro di Aaron e Cassaday si privilegia atmosfera pompa e disegni suggestivi, qui abbiamo l'inverso con una trama ricca di colpi di scena, capovolgimenti di situazioni e svolte impreviste, accompagnate da tavole ben disegnate e accattivanti ma che nel loro essere a metà tra segno realistico e cartoonesco non riesce a creare scene di impatto particolare. Né è quello lo scopo.
Leia e Evaan arrivano su Naboo, dove si esibiscono in un club alcuni musichi che conoscono e interpretano molte canzoni tipiche di Alderaan: un buon punto di partenza per la missione delle due donne di salvare per quanto possibile la cultura del loro pianeta natale. Mark Waid scrive un episodio sincopato e ricco di un susseguirsi di situazioni avventurose, dove ne emerge una Leia coraggiosa ed eroica non meno degli uomini che accompagna nella serie principale (e nei film), ma che in quei contesti non riusciva ad emergere in tutto il suo potenziale. Qui può farlo, e si dimostra una badass come poche!
La serie si conferma quindi frizzante e movimentata, come già dava ad intendere il primo numero, ma riuscendo anche a superare la storia di partenza e a convincermi ulteriormente sulla bontà del progetto; questo anche grazie alle matite di Terry Dodson che si ripresenta con il suo stile morbido e dinamico, capace di rappresentare avventura e azione senza rinunciare ad un feeling più colorato e disincantato.

Principessa Leia #3



Il terzo numero di Principessa Leia prosegue in modo più convincente rispetto alla serie principale, sul cui spillato italiano è ospite: forse perché libero da esigenze di crossover o forse perché semplicemente alle prese con una serie meno complessa da gestire nell’insieme, Mark Waid prosegue dritto come un fuso nell’avventura con Leia protagonista che vuole raccontare, cioè il recupero di quanti più superstiti di Alderaan si riescano a trovare sparsi per la galassia. L’interazione tra la protagonista e la sua aiutante Evaan continua ad essere giostrata in maniera riuscita, a metà tra il l’avventuroso serio e la buddy comedy coniugata al femminile, e la cosa viene portata avanti molto bene anche all’interno della trama in sé. È buona l’idea di mettere a confronto Leia con un gruppo di alderaaniani paranoici che non si fidano di lei, e avviene in modo abbastanza naturale il loro cambio di atteggiamento, come logico risultato delle scene action.
Ancora una volta un buon 50% della riuscita della storia è da attribuire ai disegni di Terry Dodson: la felice gestione del rapporto tra Leia e Evaan si basa anche sul modo in cui viene rappresentata, dove il tratto simil-cartoonesco e morbido si rivela decisamente adatto per comunicare al lettore il legame affettivo e performante fra le due.

Principessa Leia #4



Bella 'sta miniserie e, come detto negli scorsi mesi, molto bravo anche il disegnatore Terry Dodson (con le chine della moglie Rachel)... ma 'ste copertine di Princess Leia sembrano tutte uguali
Ad ogni modo proprio in questo episodio mi pareva di vedere meno cartoonosità nel tratto, forse dovuto ad alcune delle situazioni ritratte che sono più "di tensione" e quindi il segno si è un po' adeguato. Più nell'atmosfera generale che per altro, visto che i personaggi appaiono sempre con quello strano ma gradevolissimo feeling, merito anche dei colori di Jordie Bellaire.
Per quanto riguarda la sceneggiatura di Mark Waid, forse un po' moscetta rispetto a quanto visto precedentemente. Leia scopre chi è la talpa che passava informazioni all'Impero ma, con una mossa a sorpresa, si sacrifica consegnandosi ai propri nemici in cambio dell'infiltrata. C'è chiaramente un piano della principessa dietro a questa scelta, e lo sguardo furbo dell'ultima vignetta è emblematico, ma per ora è stata tutta una preparazione a quello che sarà la conclusione della miniserie, contenuta nel prossimo numero dello spillato italiano principale su Star Wars.

Serie che sto trovando deliziosa, comunque.

Principessa Leia #5



Giunge a conclusione Princess Leia, miniserie dedicata all'omonimo personaggio in missione per salvare gli alderaaniani.
Cuore del numero non è tanto il piano escogitato dalla protagonista, dato che subito nelle prime tavole si libera dalla sua condizione di "ostaggio volontario" assunta nell'episodio precedente, quanto il discorso che fa alle truppe pronte a combattere l'esercito imperiale che li minaccia. Mark Waid scrive un monologo davvero buono e convincente, che non dà l'impressione di essere retorico ma che al contrario funziona molto bene, tanto da venire ripreso come didascalie nell'ultima tavola.
Bello il passaggio di testimone tra Leia e Evaan, la sua assistente in questa storia, dove la principessa la sprona a dimostrare quanto vale.
Belli come sempre anche i disegni di Terry e Rachel Dodson, anche se forse stavolta mi sono sembrati meno curati e più "tirati via", in alcune vignette e in alcune espressioni soprattutto. Dettagli, perché nel complesso resta uno stile adorabile.
La mini si conclude quindi in modo efficace e incisivo, dando il giusto risalto a Leia in un'avventura da sola che termina mostrandola in tutte le sue potenzialità.

Si sa se la miniserie verrà raccolta in volume unico?

Eh, per ora sono stati molto sibillini su questo.

Di certo raccoglieranno SW e DV, ma non so che trattamento sarà riservato a queste miniserie.