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[Quantic Dream] Beyond Two Souls

Inviato: sabato 29 agosto 2015, 15:52
da Dapiz
Siccome mi sono infognato coi giochi cinematografici con protagoniste cloni di Ellen Page dopo The Last of Us mi sono procurato Beyond Two Souls. Oh, Dapiz!

Comunque. Esclusiva PS3, BTS è un prodotto di Quantic Dream, studio specializzato in giochi-non-giochi come Heavy Rain, loro precedente successo(ne), ed è interpretato e mocappato da Ellen Page l'Originale e Willem Dafoe. La storia, narrata in maniera non cronologica, racconta di 15 anni nella vita di Jodie Holmes, ragazza reclutata dalla CIA (e qui perdo metà dei lettori di questo post, a ragione) in virtù della sua connessione con Aiden, un'entità paranormale che la accompagna sin da quando ha memoria, proteggendola dai pericoli ma anche causandole non pochi guai e impedendole una vita normale. Nel corso della vicenda ritroveremo Jodie infognata in una serie di situazioni delle più varie, da un colloquio con lo specialista che la segue sin da bambina (Dafoe) ad una missione da sicario in Medio Oriente fino a cavalcate nel deserto in cerca di cimiteri indiani. La componente ludica cambia pesantemente da capitolo a capitolo: in alcuni ci troveremo semplicemente a dover compiere delle scelte o dei piccoli quick time event, altri avranno invece un'impronta più dinamica e ci vedranno coinvolti in combattimenti o fughe rocambolesche. Sono questi i frangenti in cui il gioco funziona meglio: il sistema di combattimento, che ci chiede semplicemente di accompagnare le movenze di Jodie con lo stick analogico, è tutto sommato simpatico e rende bene nelle scene più movimentate. Un altro punto di forza è la possibilità di controllare Aiden in quasi qualunque momento. L'entità è legata a Jodie tramite una sorta di cordone ombelicale, ma nonostante questo può muoversi con molta più libertà di lei per esplorare l'ambiente e interagire con diversi elementi come ogni poltergeist che si rispetti. Per il resto dell'esperienza, però, il gameplay solo raramente raggiunge la sufficienza. La maggior parte del "gioco" è costituito da sequenze non interattive in cui dovremo solo seguire la storia, intervallate da quick time event il cui inserimento è così forzato e poco influente ai fini dello sviluppo della partita che spesso e volentieri avrei preferito stare semplicemente a guardare. Non è possibile nemmeno il game over: qualcunque sequenza, anche fallendo ogni obiettivo, porta semplicemente a conseguenze diverse per la storia. È questo il lato migliore, ma anche quello che lascia più perplessi, di Beyond. Il focus del gioco è sulla scelta e sulle possibilità del giocatore di influire sulla vita di Jodie, nelle piccole cose come conversazioni prive di chissà quali conseguenze ma anche in momenti più significativi che possono dare una vera sterzata alla storia. È una cosa che regala grandi soddisfazioni e mi ha fatto sentire molto coinvolto, ma che non è sempre gestita in maniera ottimale. Anche se possono esserci esiti drasticamente diversi in alcuni capitoli e per la storia nel suo complesso, il gioco segue comunque un soggetto ben preciso sul quale non è possibile intervenire. Per alcune faccende la cosa è comprensibile, ma altre non mi sono affatto andate giù. Per esempio, il copione prevedeva di affiancare a Jodie un love interest assolutamente detestabile, che nelle intenzioni degli sviluppatori avrebbe dovuto rivelarsi un personaggio sfaccettato e profondo. Invece è solo un minchione, che ho respinto brutalmente in ogni occasione il gioco me ne abbia dato la possibilità... peccato che poi continuassi a vedermelo riproposto fino alla fine del gioco con un'insistenza che rasentava la molestia, dandomi addirituttura la possibilità di optare per un lieto fine con lui nonostante fino all'istante prima gli avessi dato due di picche come se piovesse. Insomma si ha la possibilità di effettuare scelte, alcune anche significative, ma sempre all'intero di un binario prestabilito che non sempre coincide con quelle scelte che siamo chiamati a fare. Se però si tralasciano questi limiti la vicenda rimane comunque intrigante, a tratti molto toccante e ben interpretata. Un aspetto curioso è la possibilità di giocare l'intera avventura in cooperativa, con un personaggio che interpreta Jodie e l'altro Aiden. È un'opzione che ha un suo perchè, dal momento che Aiden ha una sua personalità e non sempre quello che vuole lui coincide con quello che vuole Jodie.

Io l'ho pagato 10€, che è più o meno il prezzo di un film al cinema, e considerando che l'esperienza è videoludicamente quanto di più simile possa esserci credo siano stati soldi ben spesi.

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