In arrivo il 1 luglio in USA e a settembre in Italia un adattamento del "GGG" di Roald Dahl diretto da Steven Spielberg.
Il trailer:
L'unico live action Disney che m'interessa davvero vedere.
[Disney] The BFG
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A volte ho paura a guardare le sue opere. Paura di quella loro perfezione assoluta. Sembra che quest'uomo non conosca solo la magia di ogni mezzo tecnico, ma sappia anche agire sulle corde più segrete dei pensieri, delle immagini mentali e dei sentimenti umani. Sergej M. Ejzenstejn su Walt Disney
Promette bene!
Nuovo trailer:
A volte ho paura a guardare le sue opere. Paura di quella loro perfezione assoluta. Sembra che quest'uomo non conosca solo la magia di ogni mezzo tecnico, ma sappia anche agire sulle corde più segrete dei pensieri, delle immagini mentali e dei sentimenti umani. Sergej M. Ejzenstejn su Walt Disney
Forse....Pangur Ban ha scritto:Promette bene!
In questo secondo trailer vedo tanta, forse troppa, CG.
La CG del GGG!Pangur Ban ha scritto:Forse....Pangur Ban ha scritto:Promette bene!
In questo secondo trailer vedo tanta, forse troppa, CG.
Vero, ma io già non mi aspettavo diversamente, quindi non ne sono rimasto scornato. Comunque sì, in generale ho preferito il primo trailer di qualche mese fa rispetto a questo, ma ciò non toglie che l'atmosfera continui a convincermi molto e che continuo ad aver voglia di vederlo
Andrea "Bramo" L'Odore della Pioggia
Osservate l'orrendo baratro su cui è affacciato l'universo! ... senza spingere...
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Un nuovo trailer più convincente. Potrebbe essere un grande ritorno di Spielberg al cinema per l'infanzia. Potrebbe...
Non ho letto il racconto di Roald Dahl, non so se il film di Spielberg ne sia una trasposizione fedele, ma come favola cinematografica mi è piaciuto abbastanza.
Nonostante il senso di meraviglia dovrebbe accendersi immediatamente durante la prima parte, dove si scoprono la terra dei giganti, quella dei sogni, eccetera, il mio si è attivato a partire dal momento in cui Sophie e il GGG vanno a trovare la regina. Un po' mi veniva da sorridere della situazione (nemmeno Elisabetta II potrebbe parlare di giganti alla MI senza essere pensionata in una casa di riposo...Per la felicità di Carlo... ), poi però credo di aver capito come andava affrontata la visione, accondiscendendo alla surrealità ben sostenuta dall'impeccabile self control inglese. Voglio dire che è proprio da quando la regina e gli altri adulti cominciano a partecipare consenzientemente al "gioco" che secondo me la favola decolla in quanto tale.
Penso anche che sarebbe stato meglio ambientare tutto nel passato, magari in un Dopoguerra del Novecento per evitare elicotteroni e telefonini, e sfruttare così una realtà meno legata al presente come saggiamente è stato fatto in "Animali fantastici e dove trovarli". La Londra notturna della sequenza iniziale però ricorda un'ambientazione dickensiana...