[Joel & Ethan Coen] Ave, Cesare!
Inviato: mercoledì 31 agosto 2016, 23:03
A me i fratelli Cohen sono piuttosto simpatici, anche solo a pelle: pur avendo visto solo 3 pellicole (il capolavoroso Grande Lebowski, il buon Fargo e lo spassoso Ladykillers), credo comunque di averli inquadrati come due persone che vogliono portare avanti un certo tipo di cinema, forse fuori moda oggigiorno, ma comunque affascinante.
Ecco, Ave, Cesare! non tradisce queste mie impressioni, pur configurandosi come un film diverso dagli altri.
La pellicola, infatti, più che raccontare una storia precisa - che pure si può rintracciare nella trama principale, che vede il protagonista di un film sull'Antica Roma venire rapito negli anni Sessanta da un cartello di sceneggiatori comunisti - sembra essere un enorme omaggio/satira sulla Hollywood di quel tempo, con tante strizzatine d'occhio e riferimenti accurati di un certo modo di fare cinema. Tra il già citato pephlum storico e un attore di western che si rivela un cane nel recitare qualunque altro ruolo, tra l'attrice coinvolta in uno scandalo personale e le giornaliste alla ricerca di scandali, i due registi tracciano un ritratto movimentato, dissacrante ma anche interessante del pazzo mondo hollywoodiano.
Il problema è che si fatica a seguire un film così scollegato al suo interno, con alcune scene palesemente al servizio di quell'idea ma slegate dalla narrazione principale, e con svariate sottotrame che si intersecano a fatica tra di loro.
Siamo quindi di fronte ad una prova meno brillante da parte dei Coen di quanto mi aspettassi, e a poco serve il cast stellare raggruppato: George Clooney, Josh Brolin, Ralph Fiennes, Channing Tatum e Scarlett Johansson offrono delle interpretazioni riuscite ed estroverse, divertenti e adeguate al clima del film, ma essendo al servizio della visione di Ave, Cesare! non possono salvarlo dalla sua frammentarietà e inconcludenza.
Bella comunque la figura del protagonista (Brolin), l'unica veramente approfondita, e l'atmosfera da noir metropolitano con tanto di voce fuori campo.