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[Sandro Veronesi] Caos Calmo

Inviato: martedì 12 settembre 2006, 00:18
da Francesco F
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Pietro Paladini vive una vita stupenda: ha una donna che si appresta a sposare, una figlia, è direttore di una paytv multinazionale e i soldi gli escono fuori dalle orecchie. Poi un giorno, mentre salva la vita a una donna che sta affogando, sua moglie muore, e lui si scopre, nei giorni successivi, molto meno triste di quanto i suoi amici&parenti e egli stesso credessero. Stessa "insofferenza" dimostra anche sua figlia, ma entrambi, padre e figlia, stanno bene così. Il padre si piazza così sotto la scuola di sua figlia, e ci passa l'intera giornata, finchè lei non esce; in barba al suo lavoro, fralaltro precario data l'imminente Fusione della sua società con un'altra. Nella sua macchina parcheggiata sotto la scuola e nei giardinetti vicini, Pietro riceverà le condoglianze, ma soprattutto le confidenze, di tutta una schiera di amici e colleghi dalle insospettabili sofferenze.

Un lunghissimo flusso di coscienza, interrotto da divertenti e stranianti dialoghi, questi ultimi a loro volta interrotti dai pensieri non detti del protagonista, dai suoi sogni o dalle sue reminiscienze che niente c'entrano con l'oggetto del discorso. L'ho trovato molto scorrevole, nonostante (o soprattutto) i lunghi periodi grammaticamente e sintatticamente perfetti (a parte qualche rara licenza poetica, tipo "a te ti", che però, nel flusso di coscienza, ci stava).


dio che schifo di commento che ho fatto... vabè, m'è piaciuto un sacco, l'ho letto in 4 giorni, ed è veramente un record (450 pagine, anche se con dei margini enormi...). E' interessante assistere a ogni minimo pensiero di un uomo che vive una "tragedia" che condivide solo con sua figlia, lasciando negli altri solo il mistero, il dubbio che stia impazzendo o sia solo sconvolto, mentre invece lui è tranquillo e fa anche cose poco consone a un "vedovo" :P Si può permettere il lusso di perdere il lavoro, di rifiutare delle promozioni vertiginose a dir poco, e senza che nemmeno lo chieda si vede arrivare lì da lui, impalato sotto la scuola di sua figlia, i suoi colleghi più o meno importanti, fino anche ai presidenti (locali, nazionali, internazionali), ognuno col suo dramma da scaricare addosso al pazzo che sta tutta la giornata davanti a una scuola.

Comunque, a parte le pippe mentali in abbondanza, una scrittura con degli echi underground (a tratti, quando si parla della gioventù passata a Roma, o quando si tromba violentemente...), per fortuna abbastanza rarefatti :P Che comunque non gli hanno impedito di vincere il premio Strega 2006, contro una Rossana Rossanda storio-biografica, una raccolta di racconti giallo-noir (credo) e vario altro di cui non so.

Consigliato, da me, per quanto vi possiate ancora fidare :P

Inviato: martedì 12 settembre 2006, 00:26
da Francesco F
tanto per tenerci IT, Sandro Veronesi ha anche scritto un racconto per la collana Disney Avventura di Disney Libri, "Ring City".

vi risulta abbia fatto altre disneyate?