Aldo Giovanni e Giacomo - Anplagghed al cinema
"Noi siamo terrestri. Uomo. Donna. Robot. Terrone."
2005: Esce in tutte le edicole il DVD "Non solo corti", l'ultima produzione del trio Aldo, Giovanni e Giacomo. Il DVD è diviso in due parti: il primo contiene proprio "I corti", lo spettacolo cult della seconda metà degli anni 90. Il secondo, invece contiene un documentario e un insieme di sketch presi dallo Zelig e dal circo di Paolo Rossi. Nel documenterio compare anche Arturo Bracchetti, il noto trasformista che fece la regia dei "Corti" e di "Tel Chi 'El Telun". Bracchetti propone al trio di fare il decennale dei Corti, inserendo sketch nuovi e quant'altro. I tre rifiutano senza pensarci due volte.
2006: Aldo Giovanni e Giacomo realizzano la proposta di Bracchetti, facendo lo spettacolo più applaudito del 2006: Anplagghed. Dopo aver attraversato l'intera Italia portando lo spettaco in giro per tutte le regioni, nasce l'ennesima idea del trio: registrare lo spettacolo per mandarlo al cinema. Il 26 novembre 2006 esce infatti "Anplagghed al cinema", il primo spettacolo teatrale della storia a finire nel grande schermo. Essendo io un grande fan del trio non me lo perdo e vado a vedermelo al cinema. Il film è suddiviso in 6 sketch più un prologo e un epilogo.
Appena inizia il film si vede una astronave aliena che atterra, e ne escono due strani individui, il Primo ufficiale e Flander, un robot. Dopo un po' arrivano anche il comandante e Irina, la badante russa. I 4 non riescono a tornare sull'astronave, e cercano di stabilire un contatto con i "terrestri", mostrando loro alcune immagini della vita quotidiana sulla terra in un quartiere di provincia.
Primo filmato, primo sketch: Drogati al Bancomat. Durante lo sketch 3 uomini cercano di prelevare al bancomat. E' il turno di un uomo (Aldo) che non ricorda il codice del bancomat. La successiva al bancomat è una donna (Silvana Fallisi) piuttosto stramba e ingenua. Il successivo è "Giorgio Stramaroni" (Giacomo), un uomo piuttosto irascibile e sarcastico, che pur di prendere in giro la donna si spaccia per mago Merlino. Dopo un po' arriva un "droghino" (Giovanni), un tizio pieno di piercing, che chiede soldi a Giacomo. Questo spacciatore si "traveste" da gazza ladra e ruba i soldi a Giacomo.
Secondo filmato, secondo sketch: Galleria d'arte. La scene è ambientata proprio in una galleria d'arte, dove Giacomo fa la guida, e Giovanni e Aldo sono i visitatori. Giovanni fa la parte della classica figura che di arte non capisce niente e che non lo nasconde neanche. Aldo fa invece la parte di quello che di arte capisce ancora meno ma che cerca inutilmente di nasconderlo dicendo cose che ha sentito ma che non ha assolutamente idea del loro significato. Giacomo invece è il sapientino che non capisce come facciano gli altri a non capire l'arte. Il filmato si chiude con Aldo incastrato in una scultura.
Terzo filmato, terzo sketch: Ladri improbabili. Aldo è un ladruncolo che cerca di rubare il vespino di Giovanni, un uomo in sedia a rotelle. Giacomo è un vigile che prende in giro Aldo, chiamandolo Mozambico, Madagascar e altri nomi di stati africani. Per quasi tutto lo sketch parla Giovanni. Giacomo cerca di capire chi ha torto e chi ragione, e dopo un inizio dove accuzava "Mozambico", la situazione si ribalta e accusa Giovanni per un fanalino rotto. La scena finisce con Aldo che riesce a rubare il motorino, ma che viene subito inseguito con una sedia a rotelle a motore.
Quarto filmato, quarto sketch: Bungee Jumping. Aldo e Giovanni stanno per fare una operazione di Bungee Jumping illegale, quando vengono interrotti da Peppino, un vecchietto affetto dall'Alzehimer. Peppino parla delle sue vecchie battaglie nelle 2 guerre mondiali, nelle guerre puniche e addirittura le battaglie delle crociate! Anche Magenta. Aldo improvvisa un balletto della battaglia di Magenta. Dopo una piccola gag sugli assiri e babilonesi, Giovanni si butta con l'elastico del Bungee Jumping. Appena si ferma, Peppino si lega per la gamba ma senza protezione e muore per la sua osteoporosi!
Quinto filmato, quinto sketch: Terremoto. Dopo un terremoto una famiglia di madre, figlia e marito della figlia, scappano di casa e si fermano per strada. Questo sketch è proprio il meno divertente fra i cinque.
Il film si chiude con i 4 alieni che rientrano nell'astronave e partono.
Il film è molto valido, e gli sketch sono molto divertenti e mai banali e scontati. Le gag migliori sono sicuramente quelle presenti nel secondo filmato. Purtroppo non ho avuto il piacere di vedere lo spettacolo a teatro perchè per un motivo o per un altro a Cagliari non sono arrivati. Da segnalare anche il fatto che gli sketch presenti nl film non sono tutti quelli eseguiti sul palco.
[Aldo, Giovanni & Giacomo] Anplagghed al Cinema
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"... In fondo basta poco per fare felice qualcuno...come la simpatica Nocciola, che crede di volare su una scopa!" - Luciano Bottaro
Nel film ce ne sono 5 più un prologo e un epilogo. Non so quanti siano nello spettacolo teatrale, perchè purtroppo a Cagliari alla fine non sono venuti.
"... In fondo basta poco per fare felice qualcuno...come la simpatica Nocciola, che crede di volare su una scopa!" - Luciano Bottaro
Lo vidi un paio di giorni fa.
Divertente, pensavo A,G & G fossero in una cosa calante, e invece è all'altezza degli altri lavori teatrali realizzati in passato.
Non volevo dare un giudizio sul film, che comunque è caruccio, ma proprio sul fatto che non è un film.
La proiezione al cinema di quello che è stato uno spettacolo teatrale di successo, consente agli autori di avere una pelliccola praticamente a costo Zero. E non è un fattore da poco. Il pubblico che non è abituato ad andare a teatro, può andare al cinema e vedere lo stesso spettacolo ad un terzo del prezzo di uno spettacolo teatrale.
Iniziativa interessante, non mi dispiacerebbe se si aprisse una nuova corrente cinematografica che segue questo esempio, anche se sono quasi certo che purtroppo certo che rimarrà un caso più unico che raro.
Divertente, pensavo A,G & G fossero in una cosa calante, e invece è all'altezza degli altri lavori teatrali realizzati in passato.
Non volevo dare un giudizio sul film, che comunque è caruccio, ma proprio sul fatto che non è un film.
La proiezione al cinema di quello che è stato uno spettacolo teatrale di successo, consente agli autori di avere una pelliccola praticamente a costo Zero. E non è un fattore da poco. Il pubblico che non è abituato ad andare a teatro, può andare al cinema e vedere lo stesso spettacolo ad un terzo del prezzo di uno spettacolo teatrale.
Iniziativa interessante, non mi dispiacerebbe se si aprisse una nuova corrente cinematografica che segue questo esempio, anche se sono quasi certo che purtroppo certo che rimarrà un caso più unico che raro.