L'ho rivisto un paio di sere fa, con la scusa di aver finalmente acquistato il dvd.
DeborohWalker ha scritto:
Come D'Incanto non è "un film d'animazione girato in live action" o un opera auto-ironica, come dice chiunque, ma ha qualcosa in più; è una riflessione su due mondi contrapposti, le favole e la realtà, la speranza e la disillusione, i sogni e il materialismo, il cuore e il cervello.
Per iniziare, concordo con questa frase di Deb. E' una cosa che mi ha colpito stavolta più che nelle visioni precedenti, chissà perchè, in cui mi concentravo di più sull'elogio all'animazione, le citazioni ecc.
Invece, per quanto questi aspetti ci siano e siano deliziosamente importanti, il cuore narrativo del film anche secondo me si trova nella contrapposizione favole e realtà, ed è una riflessione che è sicuramente sensato fare in questi anni, anche se non è un concetto nuovo.
La novità, se vogliamo, sta comunque nell'abbinare in modo azzeccato e naturale questo scontro di visioni del mondo con la situazione dell'animazione che si riscontrava ai tempi e che in qualche modo sussiste tutt'ora, anche se con miglioramenti. Robert può benissimo rappresentare il pubblico disilluso, o i bambini che si sentono grandi alla svelta, e Giselle la mamma Disney che invece rieduca al gusto per le fiabe come anche un veicolo maturo per portare storie e morali importanti.
Ma al di là di questi parallelismi, è proprio a livello di sentimenti e modo di prendere la vita nel post-2000 che la riflessione si scatena, "un mondo dove due sono sposati e poi si lasciano, ma che posto è questo?!?" contrapposto a quello del "vissero per sempre felici e contenti", il mondo della concretezza esasperata e del prepararsi per una vita intera alla durezza della vita contro il mondo di chi, conscio che vive in una società in cui occorre essere concreti, sa anche ritagliarsi i suoi tanti momenti in cui dar sfogo alla fantasia e alla magia.
Il mondo della fiabe di Giselle e il mondo nella New York reale rappresentano anche due modi di vedere la realtà, con la funzione di far rispecchiare lo spettatore nel modello di Robert mostrandogli la bella alternativa che la Disney classica rappresenta con i suoi film e con il personaggio di Giselle.
Come storia il film segue una trama piuttosto lineare, ma i guizzi sono dati da tutto il sottotesto appena evidenziato e dall'incontro animazione/live action. I personaggi sono tutti ottimi, i due protagonisti su tutti (Patrick Dempsey è un grande, e la Adams anche, oltre che essere molto carina) ma anche Nathaniel, Narissa (oh, io trovo la cattiva in versione umana-Sarandon molto carismatica) e lo spassosissimo principe Edward
Le animazioni sono davvero bellissime e allo stato dell'arte, un piacere per gli occhi incredibile.
Mi piace il parallelo di Grrodon con
Chi Ha Incastrato Roger Rabbit, non solo sotto il profilo del posizionamento nella filmografia ma anche come temi: nel film di Zemeckis si celebrava l'arte dell'animazione esattamente come si fa in
Enchanted, ma se in quel caso il marcio era presente direttamente nel mondo di Cartoonia qui il marcio viene da fuori, da New York, in contrapposizione col mondo delle fiabe. In questo interessante confronto, tendo a preferire la visione noir e vincente di Roger, ma per la riflessioni di cui sopra trovo che sia ottima la visione data nel film di Kevin Lima.
Anche con il dvd mi trovo a concordare con Grrodon: di certo non è ricco di contenuti speciali, ma lo spezzone sulle coreografie di due canzoni e sul finale, con tutte le spiegazioni sui ballerini, l'imbastire le scene, l'animazione in CGI per creare la scena finale sono ottimi contributi, molto interessanti, anche se ovviamente su questo film ci sarebbe da dire molto ma molto di più per quanto riguarda il suo significato e la sua realizzazione, ma mi accontento.
Ottimo anche il video musicale con animazione apposita, simpatiche (anche se non aggiungono molto) le scene eliminate e bello anche se iper-veloce il filmatino che mostra le citazioni ai vari Classici presenti nel film. Probabilmente l'unico filmato che promozione del blu-ray che abbia senso di esistere e di occupare spazio in un dvd.