[N. Hal Laboratory] Kirby: L'Oscuro Disegno
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Kirby: L'Oscuro Disegno a.k.a. Kirby: Il Disegno Oscuro (sulle pagine di NRU), Kirby Power Paintbrush, Kirby Canvas Course o Touch! Kirby come viene chiamato rispettivamente nel resto d'Europa, in America e in Giappone. Mille nomi per un solo gioco, che molto più semplicemente potrebbe essere soprannominato Kirby DS visto che questo è il gioco di Kirby che più di ogni altro è ritagliato intorno alle caratteristiche della console su cui gira. E se c'è chi pensava che i platform 2d fossero alla frutta, condannati a ristagnare su console portatili tra un porting, un gioco su licenza o al massimo qualche gioiellino celebrativo come New Super Mario Bros, direi proprio che con questo Kirby ha dovuto ricredersi. Il punto è che la rivoluzione attuata da Nintendo con questa nuova generazione di console basata su movimento e interazione diretta, viene direttamente applicata al genere di gioco in questione, e qual'è il modo migliore per rendere più diretta l'interazione in un gioco platform se non far creare direttamente al giocatore le piattaforme stesse? E così ecco Kirby venir trasformato, con un abile pretesto narrativo, in una palla pronta a rotolare grazie un semplice tocco di pennino, e a seguire le linee che il giocatore dotato di magico pennello gli disegna sotto i piedi. Semplice, intuitivo e divertente, in poche parole una giocabilità perfetta, che permette una vastissima gamma di mosse, senza che in tutto questo si debba premere il pressocchè minimo tasto: la perfetta evoluzione di un genere antico.
Allo schermo superiore viene riservata la mappa, e i dati da tener presenti mentre si gioca, mentre a quello tattile viene destinata l'azione vera e propria. Con un colpetto di pennino Kirby si mette in moto, rotolando all'impazzata all'interno dei sette coloratissimi mondi, e seguendo le scie che grazie al pennino e all'inchiostro arcobaleno è possibile tracciare. Il resto rimane più o meno come prima, Hal Laboratories non ha voluto snaturare più di tanto la propria serie, "limitando" la rivoluzione al sistema di controllo, il quale però tende a prorompere e fagocitare lo stesso design dei livelli, spesso e volentieri messo al servizio delle nuovissime leggi della fisica che Nintendo ha rielaborato per l'occasione. La storica abilità di copiare le tecniche dei nemici assorbiti però Kirby ce l'ha ancora, e intorno a lui Dreamland è rimasta più o meno immutata. Certo, ci sono alcuni accorgimenti stilistici che rivelano la natura e il tema del gioco, e cioè la pittura, i quadri, i mosaici e compagnia bella, ma sostanzialmente il feeling rimane immutato, anche grazie alla colonna sonora che nella miglior tradizione Kirbiana presenta brani nuovi e commoventi vecchie glorie.
I personaggi pure sono gli stessi di sempre, e anche se il nemico principale è una strega di nome Pigmenta (o Drawcia), i vari Wadle Dee, Paint Roller, King Dedede sono in qualche modo presenti. Ma una delle caratteristiche più eclatanti del gioco è senza dubbio la profondità e il livello di sfida, che questa volta non dovrebbe proprio scontentare nessuno. Se completare l'avventura principale non è difficile (boss finale a parte), riuscire a trovare tutti i medaglioni nascosti è un'impresa. Un'impresa che in questo tipo di giochi solitamente viene considerata secondaria, ma che qui, grazie all'esperienza mutuata da Hal Laboratory con Super Smash Bros Melee diventa predominante. Ogni volta che si completa un qualcosa, si viene profumatamente premiati con nuove sezioni, che a loro volta sbloccano nuove opzioni ancora. Il sottobosco giocoso prende letteralmente possesso della cartuccia, e così oltre alla modalità Storia, ecco rivelarsi progressivamente la Corsabaleno, i Minigiochi, il Centro Musica, il Negozio e via dicendo, per un arricchimento del gameplay senza confini. E a legare tutto sono sempre loro, i medaglioni, IL premio che viene offerto e che permette lo sbloccaggio di tutto il resto. Si può dire che in fin dei conti uno dei pregi più grandi di questo gioco è di indurre il giocatore a rendersi conto da solo di non voler più soltanto finire la modalità Storia, vero e proprio specchietto per le allodole, ma di voler andare fino in fondo, per mostrare ciò che la cartuccia ha da offrire tra un minigioco e lo sbloccaggio di altri personaggi giocabili. E le soddisfazioni (nonchè le frustrazioni -_-) non mancheranno.
Insomma, un capolavoro del genere, poche storie. Un gioco che meritava un seguito maggiore di quello che poi ha avuto. Infatti i platform seguenti, New Super Mario Bros, Yoshi's Island DS e lo stesso nuovo episodio di Kirby di prossima uscita, Kirby: Squeak Squad non hanno raccolto questa bizzarra eredità, preferendo tornare allo schema classico, anche se con ottimi risultati. Paura di ripetersi, poca voglia di sconvolgere il gameplay o semplicemente un'idea di poco successo? Non è dato saperlo, resta il fatto che è un peccato. Speriamo lo rivalutino.
Credo che mai gioco mi abbia stressato tanto come " Kirby e l'oscuro disegno"; la parte più drammatica è stata far immergere "la palla rosa" nelle pozze d'acqua utilizzando spinte a tratti arcobaleno penninici (ciò mi ha procurato numerosi incubi, nonostante ci avessi giocato solo per mezzoretta al giorno).
Ma, come forse intendeva l'elfo verdebiondo, il meglio viene dopo aver sconfitto la strega pigmenta; a caccia di medaglioni da spendere nel "Negozio" per sbloccare altri tipi di tratti colorati, percorsi e melodie.
Credo che "Kirby DS" metta in gioco per lo più l'istintività, la pazienza e la forza di non buttare la console giù dal balcone...
Belle musiche, intriganti fondali.
Ma, come forse intendeva l'elfo verdebiondo, il meglio viene dopo aver sconfitto la strega pigmenta; a caccia di medaglioni da spendere nel "Negozio" per sbloccare altri tipi di tratti colorati, percorsi e melodie.
Credo che "Kirby DS" metta in gioco per lo più l'istintività, la pazienza e la forza di non buttare la console giù dal balcone...
Belle musiche, intriganti fondali.
Bello, davvero bello.
Soprattutto per il meccanismo sul quale si basa il gioco, che è un ottimo utilizzo del DS: ad oggi, tutti gli altri giochi visti e comprati per DS (ma devo ancora affrontare Zelda) sono bene o male giochi che funzionerebbero perfettamente anche senza touch screen, mentre questo gioco non potrebbe esistere per un'altra console.
La longevità del gioco principale è un po' bassina in effetti a sè stante, dato che per superare i livelli veri e propri sono ben poche le volte in cui sono morto; discorso diverso invece per ottenere le monete, esempio di elemento di rigiocabilità studiato con intelligenza e buon equilibrio (anche se continuo a reputare che il "premio" non sia all'altezza della fatica fatta, come nella maggior parte dei casi nei videogiochi che offrono queste missioni aggiuntive). Poi vabbè, io mi ero auto-imposto di non passare al mondo successivo senza aver preso tutte le monete di un mondo (esclusi i casi in cui mi era impossibile per via dei pulsantoni) quindi una volta battuto il mostro finale, mi erano rimaste solo poche cose da recuperare...
Comunque promosso, soprattutto per l'azzeccata idea dei "sentieri" da costruire per Kirby, ottima per la sua natura di "palla". Peccato siano pochi i giochi che hanno trovato un uso così fondamentale del touch screen: come platform, mi viene in mente Yoshi's Universal Gravitation, che però da quanto ho capito pecca ancor di più di Kirby in longevità...
Soprattutto per il meccanismo sul quale si basa il gioco, che è un ottimo utilizzo del DS: ad oggi, tutti gli altri giochi visti e comprati per DS (ma devo ancora affrontare Zelda) sono bene o male giochi che funzionerebbero perfettamente anche senza touch screen, mentre questo gioco non potrebbe esistere per un'altra console.
La longevità del gioco principale è un po' bassina in effetti a sè stante, dato che per superare i livelli veri e propri sono ben poche le volte in cui sono morto; discorso diverso invece per ottenere le monete, esempio di elemento di rigiocabilità studiato con intelligenza e buon equilibrio (anche se continuo a reputare che il "premio" non sia all'altezza della fatica fatta, come nella maggior parte dei casi nei videogiochi che offrono queste missioni aggiuntive). Poi vabbè, io mi ero auto-imposto di non passare al mondo successivo senza aver preso tutte le monete di un mondo (esclusi i casi in cui mi era impossibile per via dei pulsantoni) quindi una volta battuto il mostro finale, mi erano rimaste solo poche cose da recuperare...
Comunque promosso, soprattutto per l'azzeccata idea dei "sentieri" da costruire per Kirby, ottima per la sua natura di "palla". Peccato siano pochi i giochi che hanno trovato un uso così fondamentale del touch screen: come platform, mi viene in mente Yoshi's Universal Gravitation, che però da quanto ho capito pecca ancor di più di Kirby in longevità...