Pomi d'Ottone e Manici di Scopa

La Seconda Scelta

Walt Disney non era affatto sicuro di riuscire a spuntarla nell'interminabile contesa con Pamela Travers sui diritti di Mary Poppins. La scrittrice, disgustata dall'estetica disneyana a cui era certa sarebbe stata piegata la sua creatura, non intendeva in nessun modo piegarsi alle richieste di Walt. A causa dell'ostilità della Travers, l'intero progetto Mary Poppins sembrava destinato a naufragare, e così Disney si vide costretto a correre ai ripari, assicurandosi i diritti di un'opera analoga, con la speranza di avere maggior fortuna. La scelta ricadde sui due libri The Magic Bed Knob or How to Become a Witch in Ten Easy Lessons (1943) e Bonfires and Broomsticks (1945), opera di un'altra scrittrice inglese, Mary Norton, autrice anche del famoso ciclo The Borrowers. Le cose tuttavia andarono a buon fine con Mary Poppins, che uscì finalmente nel 1964 diventando uno dei maggiori successi disneyani, per cui non fu necessario ripiegare immediatamente sull'opera della Norton.

Dopo la morte di Walt, tuttavia, lo studio si ritrovò nella condizione di dover trovare una propria strada, in linea con quelle che erano state le volontà del fondatore. Fu del tutto naturale quindi che questo progetto secondario vedesse finalmente la luce con il titolo Bedknobs and Broomsticks. Nell'ottica di ripercorrere le orme di Mary Poppins, il film venne concepito come un divertente musical a scrittura mista, ereditando dal predecessore lo stesso team di autori. Robert Stevenson si occupò ancora una volta della regia, mentre la sceneggiatura venne scritta dal valido Don DaGradi e dal folle Bill Walsh, coinvolto anche come produttore. Le canzoni dei Fratelli Sherman, le strumentali di Irwin Kostal e la salda direzione artistica di Peter Ellenshaw fornirono ulteriori punti di contatto fra le due pellicole. Infine, il protagonista maschile del film fu di nuovo David Tomlinson, che già in Mary Poppins aveva interpretato con successo il ruolo del severo Mr. Banks.

Magie di Guerra

La vicenda del film ha luogo in Inghilterra durante la Seconda Guerra Mondiale. I protagonisti sono tre orfanelli, che vengono sfollati nelle campagne e finiscono nella casa di Eglantine Price (Angela Lansbury), una signora con l'hobby della magia. Questa curiosa apprendista strega cerca da tempo di mettere a punto un incantesimo che permetta di dare vita agli oggetti inanimati, utilizzando tale “locomozione sostitutiva” per cambiare le sorti del conflitto. Il lungometraggio segue questo insolito gruppetto nelle loro peregrinazioni a bordo di un letto volante, accompagnandoli all'eccentrico Professor Emelius Brown (David Tomlinson), prestigiatore fallito e ciarlatano, in grado però di cementare la neofamigliola con il suo innato carisma. Se si esclude la suggestiva battaglia finale in cui è di scena una pattuglia di nazisti, il resto del film ha un andamento episodico, in cui si avvicendano trovate sempre più bizzarre e geniali, in perfetto stile Bill Walsh. Negli anni precedenti lo sceneggiatore era infatti stato al timone della striscia di Mickey Mouse insieme a Floyd Gottfredson, dando ripetutamente prova della sua capacità di inventare situazioni sempre più assurde.

Pomi d'Ottone e Manici di Scopa tuttavia esce perdente dal confronto con Mary Poppins. Il film è senza dubbio alcuno uno dei più validi live action Disney, ma pur con un team produttivo di tale caratura non riesce ad eguagliare la perfezione del suo predecessore, lasciandosi andare qua e là a qualche leggera sbavatura. A pesare probabilmente è l'assenza di Walt che aveva invece seguito molto da vicino la realizzazione del lungometraggio del 1964, infondendo nella pellicola quel suo personalissimo senso della storia. Siamo ben lontani tuttavia dai visibili errori di storytelling che invece avrà Pete's Dragon (1977), qualche anno dopo: la genialità di Walsh, la bravura degli Sherman e la bellezza dell'animazione curata da Ward Kimball rimangono ben impressi e ci danno la misura di quali fossero i talenti all'opera in quegli anni allo studio.

A dispetto di questo, non si può certo dire che il film abbia avuto un'uscita indolore. Poco prima della premiére, si pensò bene di tagliare mezz'ora di girato per portare la durata del film entro le due ore. Un destino ancora peggiore gli venne riservato in Italia, dove per molti anni circolò una versione mutilata di un'altra mezz'ora, in cui erano assenti la maggior parte delle sequenze musicali e importanti passaggi di trama, ripristinate solo di recente per merito del collezionista Nunziante Valoroso. Infine non bisogna dimenticare che negli USA nel 2001 è uscita in home video una versione estesa del film, con diverse sequenze recuperate e ricostruite, avvicinandosi in questo modo alla visione originale voluta dagli autori. Ma questo sforzo produttivo è stato successivamente vanificato nel 2014 in occasione dell'uscita del film in Blu-Ray, in cui si è tornati alla versione cinematografica, confinando il materiale ricostruito nel limbo dei contenuti speciali.

A Naboombu con Ward Kimball

La porzione animata di Pomi d'Ottone e Manici di Scopa consiste nella lunga sequenza ambientata nell'isola di Naboombu, popolata da animali antropomorfi. Lo scopo di Eglantine è ancora quello di recuperare le parole magiche dell'incantesimo di locomozione, che però sono in mano a Re Leonida, il capo di questa bizzarra comunità. Nel film viene data una giustificazione magica all'esistenza di un serraglio di animali umanizzati, spiegando nel dettaglio le vicissitudini del mago che ha reso possibile il portento, ma è chiaro che si sta cogliendo l'occasione per affidare agli animatori Disney il loro tradizionale cavallo di battaglia: i funny animals. Siamo negli anni della xerografia, e quindi l'animazione del film si allinea perfettamente al look schizzato e “smatitato” che abbiamo imparato a conoscere nel decennio precedente. Anzi, si può dire che in questa fase produttiva tali caratteristiche vengano portate all'estremo, aumentando volutamente la sporcizia del tratto, così da far risaltare il lavoro dei disegnatori.

La sequenza animata è a sua volta suddivisa in due parti. Nella prima il gruppo, come sempre a bordo del letto magico, finisce dritto dritto nella laguna dell'isola. Il setting subacqueo è un pretesto per sbizzarrirsi ad antropomorfizzare ogni genere di pesce con la consueta maestria disneyana, il tutto sulle note della canzone The Beautiful Briny. L'ennesima concessione al nonsense tipico di Bill Walsh è il fatto che i personaggi respirino tranquillamente sott'acqua, cimentandosi in elaborate coreografie. Nella seconda parte Eglantine e soci vengono “pescati” e si ritrovano sulla terraferma. È ancor più bizzarra la naturalezza con cui a questo punto nella narrazione venga inserita una buffa partita di calcio fra animali, che Emelius Brown viene chiamato ad arbitrare. La parentesi sportiva offre agli animatori la possibilità di sbizzarrirsi, confezionando una sequenza davvero indimenticabile.

Due squadre, animali feroci da un lato e mansueti dall'altro, si sfidano senza alcun rispetto delle regole, sfruttando a loro vantaggio la propria natura animale. L'animazione è diretta da Ward Kimball e vanta alcuni nomi di punta dello studio di quegli anni come John Lounsbery, Eric Larson e ovviamente l'immenso Milt Kahl. È chiaro che gli artisti si sentono totalmente nel loro elemento: gli animali di Naboombu si collocano perfettamente a metà strada fra quelli di The Jungle Book (1967) e Robin Hood (1973), mostrando non pochi punti di contatto fra alcuni di essi, Re Leonida/Principe Giovanni in primis. Infine non si può fare a meno di ricordare che il legame fra Bedknobs & Broomsticks e l'arte del disegno non si esaurisce nella sua bella sequenza animata. Come in Mary Poppins, viene fatto un grandissimo uso del matte painting, ovvero di suggestivi sfondi dipinti firmati dal grandissimo Peter Ellenshaw, in grado di regalare al film una bellissima atmosfera.

Il Disincanto dei Fratelli Sherman

Pomi d'Ottone e Manici di Scopa offre una ricchissima colonna sonora, in cui le allegre canzoni degli Sherman vengono valorizzate dalla partitura di Irwin Kostal, così come avveniva del resto in Mary Poppins. Il film ha però avuto una lavorazione travagliata, e nei numerosi tagli a cui la pellicola è stata sottoposta, a farne le spese sono stati soprattutto i numeri musicali. Gli Sherman non furono affatto contenti della cosa, dato che lo stesso era accaduto con altri due live action a cui avevano lavorato, Il Più Felice dei Miliardari (1967) e Pazza Banda di Famiglia (1968), e in disaccordo con tale politica cessarono la collaborazione con la Disney.

  • The Old Home Guard - La prima sequenza musicale è un'allegra marcetta cantata da una pattuglia di veterani di guerra. Lì per lì potrebbe sembrare una canzone totalmente scollegata dalla storia, ma andando avanti nella narrazione il tema bellico diventerà preponderante, tanto da chiudere perfettamente il cerchio con la ripresa finale, in cui Emelius Brown deciderà di arruolarsi per fare finalmente la sua parte per la patria.
  • A Step in the Right Direction - La canzone con cui Eglantine inaugura il suo primo volo su una scopa ha avuto un destino piuttosto triste. Rientra fra il materiale che venne rimosso all'uscita del film, ma a differenza delle altre sequenze non è stato possibile reintegrarla nemmeno in occasione dell'edizione estesa. Si è salvata solo la traccia audio e qualche foto di scena, e nelle recenti edizioni home video del film tale ricostruzione è presente tra i contenuti speciali. Le note del brano risuonano tuttavia nella partitura strumentale di Irwin Kostal, che la cita a più riprese.
  • The Age of Not Believing - È sicuramente uno dei brani più intelligenti mai composti dagli Sherman. La canzone che Eglantine canta al più grande dei fratelli nei momenti che preludono alla partenza del letto volante affronta un tema insolito ma delicato: “l'età del non mi cucchi”, ovvero quella particolare fase della crescita in cui subentra il disincanto. Il brano è molto orecchiabile e ha il sapore di una dolce ninna nanna. Il testo è stupendo come anche il messaggio che passa: entriamo in questa fase cinica proprio quando iniziamo a dubitare di noi stessi, ed è solo recuperando la propria autostima che è possibile uscirne. Ancora una volta Disney ci insegna che l'unico modo di diventare buoni adulti è coltivare il proprio bambino interiore.
  • With a Flair - Prima di essere rimosso dal film, questo numero musicale costituiva la presentazione del personaggio interpretato da David Tomlinson, impegnato nel vano tentativo di intrattenere la folla con le sue dubbie doti di prestigiatore. In occasione dell'uscita dell'edizione estesa questo brano è stato temporaneamente reintegrato.
  • Eglantine / Don't Let Me Down - La prima parte di questa sequenza vede Emelius Brown lusingare Eglantine, tentando di convincerla a farsi ingaggiare nei suoi spettacoli. La seconda metà in cui la strega gli risponde per le rime venne però rimossa, salvo riapparire esclusivamente nell'edizione estesa del 2001.
  • Portobello Road - Questa canzone è probabilmente una delle cose migliori mai realizzate dai fratelli Sherman. Il brano è molto evocativo e accompagna i protagonisti mentre esplorano le bancarelle del celebre mercatino londinese in cerca dell'incantesimo, girovagando fra gli sfondi dipinti da Peter Ellenshaw. La sequenza, in versione più o meno estesa, è presente in tutte le versioni del film, e nella più lunga si rivela essere esageratamente ricca di coreografie. Ma è un eccesso assolutamente perdonabile data la grandissima qualità del pezzo, la cui ipnotica musicalità rivaleggia con quella di Cam Caminì.
  • The Beautiful Briny - Il brano che accompagna l'esplorazione dei fondali marini dell'isola di Naboombu era stato scritto in origine per Mary Poppins, ma dopo esser stato scartato venne prontamente riciclato per questo film. Si tratta di una sequenza iconica e persino rilassante, in cui a spiccare è sicuramente la componente animata.
  • Substitutiary Locomotion - La scena con cui viene inaugurato l'incantesimo di movimento si prestava ad essere concepita in chiave musicale, seguendo i dettami della miglior narrativa disneyana, in cui sono le canzoni a portare avanti la storia. Persino il parere di Tomlinson sul giusto modo di scandire le parole magiche diventa il pretesto per fare un po' di spettacolo, con coreografie fantasiose e azzeccate.
  • Nobody's Problems - Anche questo brano è presente solo nell'edizione estesa del 2001. In questa breve canzone Eglantine avrebbe dovuto mostrarsi dispiaciuta per il momentaneo congedo di Emelius Brown, raccontando a sé stessa di non aver bisogno di nessuno. Si trattava chiaramente di un momento chiave per la sua caratterizzazione, in vista della battaglia finale contro i nazisti, eppure la sequenza venne tagliata. Gli Sherman rimasero negativamente colpiti da questa scelta, che più di altre contribuì a fare di Pomi d'Ottone e Manici di Scopa il loro ultimo film Disney.

L'Eredità della Strega

Bedknobs and Broomsticks ricevette cinque nomination agli Oscar, vincendo quello per i migliori effetti visivi. Pur non conquistando il pubblico e la critica quanto il suo illustre predecessore, il film riuscì comunque a resistere alla prova del tempo, venendo ancor oggi ricordato come uno dei più riusciti film a scrittura mista. Il suo ruolo all'interno del percorso evolutivo della Disney fu considerevole: fu l'ultimo film prodotto sotto le insegne di Roy O. Disney, il fratello di Walt, che morì una settimana dopo l'uscita nelle sale. Si trattò inoltre dell'ultima occasione in cui il team di Mary Poppins si ritrovò a lavorare insieme. Poco dopo l'addio dei Fratelli Sherman iniziò infatti il ricambio del personale, che toccò un po' tutti gli ambiti produttivi della Company. Di conseguenza, quando si tentò di ripetere ancora una volta questa formula con Pete's Dragon (1977) il clima in Disney era ormai del tutto mutato e i nuovi talenti non riuscirono a compenetrarsi come un tempo, dando vita ad un film un po' sgangherato. Era venuto meno il know how.

Il film non venne dimenticato nemmeno dagli addetti ai lavori. La sequenza ambientata a Naboombu avrebbe infatti influenzato anche gli artisti della nuova generazione, felici di riprendere il maggiordomo del re per un cameo in Mickey's Christmas Carol (1983) o di ripetere l'esperienza della partita di calcio zoologica nel peculiare Soccermania (1988). Per i Fratelli Sherman l'addio non fu definitivo: tornarono infatti molti anni dopo per realizzare le canzoni di The Tigger Movie (2000), delizioso film animato prodotto dal reparto televisivo. Quanto ad Angela Lansbury, che divenne successivamente famosa per aver interpretato il serial La Signora in Giallo (Murder, She Wrote), il ricordo delle riprese non fu per lei molto positivo, dato che dichiarò di essersi sentita limitata dal metodo di lavoro tipicamente disneyano, basato sugli storyboard. L'attrice rimase tuttavia in ottimi rapporti con la casa di Topolino, interpretando negli anni successivi Mrs. Bric in Beauty and the Beast, sé stessa in Fantasia 2000, e concedendosi alcune apparizioni anche in filmati celebrativi presenti nelle edizioni home video dei classici Disney.

di Valerio Paccagnella - Laureato in lettere moderne, è da sempre un grande appassionato di arti mediatiche, con un occhio di riguardo per il fumetto e l'animazione disneyana. Per hobby scrive recensioni, disegna e sceneggia. Nel 2005 fonda “La Tana del Sollazzo”, piattaforma web per la quale darà vita a diverse iniziative, fra cui l'enciclopedico The Disney Compendium e Il Fumettazzo, curioso esperimento di critica a fumetti. Dal 2011 collabora inoltre anche con Disney: scrive articoli per Topolino e Paperinik, e realizza progetti come la Topopedia (2011), I Love Paperopoli (2017) e PK Omnibus (2023).

Scheda tecnica

  • Titolo originale: Bedknobs and Broomsticks
  • Anno: 1971
  • Durata:
  • Produzione: Bill Walsh
  • Regia: Robert Stevenson
  • Basato su: he Magic Bed Knob or How to Become a Witch in Ten Easy Lessons, Bonfires and Broomsticks di Mary Norton
Nome Ruolo
Mary Norton Storia Originale (he Magic Bed Knob or How to Become a Witch in Ten Easy Lessons, Bonfires and Broomsticks)
Robert Stevenson Regista
Bill Walsh Produttore