[Aardman/Sony] Il Figlio di Babbo Natale
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Uscita cinema italiani: 23 dicembre 2011
Regia: Sarah Smith
Voci: James McAvoy, Hugh Laurie, Bill Nighy, Jim Broadbent, Imelda Staunton
Titolo originale: Arthur Christmas
Paese: Gran Bretagna, USA
Durata: 97 min.
Insieme a Il Re Leone (che a fronte del successo al botteghino anche da noi viene mantenuto nelle sale) e a Il Gatto con gli Stivali, l'animazione al cinema durante le Festività natalizie si compone anche di quest terzo tassello, per i tipi della Aardman Animations (quelli di Wallace & Gromit e di Galline in Fuga, per intenderci) che ci regalano una commedia natalizia-famigliare che è l'ennesima variante del segreto di Babbo Natale.
Per chi come noi bazzica in un certo tipo di intrattenimento da anni, sa che solo nei fumetti Disney si contano innumerevoli versioni sulla leggenda di Santa Claus, che da Barks a Faraci ci hanno allietato nei passati Natali. Per non parlare di film come Santa Clause.
Il punto è che in animazione CGI negli ultimi anni abbiamo già avuto un'efficace versione del Polo Nord con Prep & Landing che il trailer di questo Il Figlio di Babbo Natale mi ricorda in alcuni punti.
Non mi aspetto grandi cose da questo lungometraggio, in realtà, però come tutti i prodotti natalizi sotto Natale fa taaanta atmosferaAndrea "Bramo" L'Odore della Pioggia
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A vedere il trailer e a riconoscere le somiglianze con Prep & Landing anche il mio entusiasmo (molto pompato dalla parolina magica: "aardman") si era parecchio ridimensionato. Però in America è uscito, e le recensioni sono ottime.
“DISCUSSIONE, NON RECENSIONE!”
Io e Bramo in ginocchio sui ceci per scarsa fede nella Aardman, ma soprattutto Bramo per aver tolto il film dagli annunci, lasciando roba molto più vecchia e non bisognosa d'annunci...
E' bellissimo. A un certo punto mi sono persino scordato di Prep&coso, lì. Una lezione di perfettinità e magia del Natale a Casty e al suo Topolino.
E' bellissimo. A un certo punto mi sono persino scordato di Prep&coso, lì. Una lezione di perfettinità e magia del Natale a Casty e al suo Topolino.
“DISCUSSIONE, NON RECENSIONE!”
Quasi quasi dopo lo rimetto, allora, che quello di Casty stasera "scade" e mi staov chiedendo cosa mettere al suo posto... dato che oltre a te ho letto solo rece positive in giroFranz ha scritto:ma soprattutto Bramo per aver tolto il film dagli annunci, lasciando roba molto più vecchia e non bisognosa d'annunci...
E comunque sto in ginocchio sui ceci anche perchè devo ancora vederlo
Ma porcaccia di quella miseria, ma anche in topic che non c'entra una cippa col fumetto Disney vai a tirarmi fuori Casty?!?Franz ha scritto: Una lezione di perfettinità e magia del Natale a Casty e al suo Topolino.
Andrea "Bramo" L'Odore della Pioggia
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cos'è, adesso vuoi far finta di non conoscerlo? Comprensibile, ehBramo ha scritto:Ma porcaccia di quella miseria, ma anche in topic che non c'entra una cippa col fumetto Disney vai a tirarmi fuori Casty?!?
“DISCUSSIONE, NON RECENSIONE!”
Visto oggi al Madison, nella sala di Pollicino.
Davvero molto carino, sa un po' di già visto e in alcuni punti (soprattutto nelle sequenze iniziali) ricoda molto Lanny e Wayne ma nel complesso è un buon prodotto che lascia un bel messaggio, tutt'altro che scontato. Ho gradito in particolar modo il personaggio di Nonno Natale, davvero molto divertente e ben caratterizzato. Il design dei personaggi invece non mi ha convinto molto, li ho trovati tutti molto anonimi. Comunque non c'è male, se avete tempo vedetelo perchè ne vale la pena.
Davvero molto carino, sa un po' di già visto e in alcuni punti (soprattutto nelle sequenze iniziali) ricoda molto Lanny e Wayne ma nel complesso è un buon prodotto che lascia un bel messaggio, tutt'altro che scontato. Ho gradito in particolar modo il personaggio di Nonno Natale, davvero molto divertente e ben caratterizzato. Il design dei personaggi invece non mi ha convinto molto, li ho trovati tutti molto anonimi. Comunque non c'è male, se avete tempo vedetelo perchè ne vale la pena.
A volte ho paura a guardare le sue opere. Paura di quella loro perfezione assoluta. Sembra che quest'uomo non conosca solo la magia di ogni mezzo tecnico, ma sappia anche agire sulle corde più segrete dei pensieri, delle immagini mentali e dei sentimenti umani. Sergej M. Ejzenstejn su Walt Disney
Visto, in occasione di queste Feste.
È stata una piacevolissima sorpresa: avevo dimenticato i commenti di Tigrotta e Franz qui sopra, e mi ero quindi accostato senza particolari aspettative a questa pellicola, nonostante sapessi che dietro di essa si celavano le capaci mani della Aardman.
Quello che mi sono trovato invece a vedere è stato un film molto divertente, grazie ad un umorismo che rifugge la facile comicità di basso livello tipico di certo dreamworksume e che si concentra invece su un’ironia più sottile, spesso basata sulla presa in giro di certi cliché legati al Natale ma anche e soprattutto alle situazioni famigliari, in bilico tra affetto e sopportazione.
Anche la struttura narrativa, ancorché classica, non lascia a desiderare, e la costruzione del setting funziona molto bene: certo, l’aspetto “industriale” della leggenda di Babbo Natale ricorda in alcuni punti quanto visto in Prep & Landing, ma si differenzia sapientemente in alcuni punti strategici riuscendo a non farsi confondere con le featurettes disneyane incentrate sui due elfi del "Controllo & Atterraggio". In particolare, l’idea che il ruolo di Babbo Natale venga passato di padre in figlio dopo circa una settantina di anni di attività è ottima perché non spezza la magia su questa figura ma nello stesso tempo spiega in modo credibile e soddisfacente la presunta “eternità” del personaggio (come faceva, in modo diverso ma assimilabile per intenti, il film Disney del 1994 Santa Clause, dove il testimone non si trasmetteva per legame di sangue ma tramite passaggio di consegne con la persona che incrociava il Babbo Natale morente).
Nonno Natale è il personaggio che spicca per umorismo paradossale, e funziona perfettamente, ma anche il protagonista Arthur è irresistibile e regge molto bene il film grazie al suo carattere timido e impacciato, una figura che non sembra ancora abusata nel mondo dell’intrattenimento.
L’animazione, infine, risulta molto buona, a livello degli standard della CGI non-Disney degli ultimi anni.
Assolutamente consigliato.
È stata una piacevolissima sorpresa: avevo dimenticato i commenti di Tigrotta e Franz qui sopra, e mi ero quindi accostato senza particolari aspettative a questa pellicola, nonostante sapessi che dietro di essa si celavano le capaci mani della Aardman.
Quello che mi sono trovato invece a vedere è stato un film molto divertente, grazie ad un umorismo che rifugge la facile comicità di basso livello tipico di certo dreamworksume e che si concentra invece su un’ironia più sottile, spesso basata sulla presa in giro di certi cliché legati al Natale ma anche e soprattutto alle situazioni famigliari, in bilico tra affetto e sopportazione.
Anche la struttura narrativa, ancorché classica, non lascia a desiderare, e la costruzione del setting funziona molto bene: certo, l’aspetto “industriale” della leggenda di Babbo Natale ricorda in alcuni punti quanto visto in Prep & Landing, ma si differenzia sapientemente in alcuni punti strategici riuscendo a non farsi confondere con le featurettes disneyane incentrate sui due elfi del "Controllo & Atterraggio". In particolare, l’idea che il ruolo di Babbo Natale venga passato di padre in figlio dopo circa una settantina di anni di attività è ottima perché non spezza la magia su questa figura ma nello stesso tempo spiega in modo credibile e soddisfacente la presunta “eternità” del personaggio (come faceva, in modo diverso ma assimilabile per intenti, il film Disney del 1994 Santa Clause, dove il testimone non si trasmetteva per legame di sangue ma tramite passaggio di consegne con la persona che incrociava il Babbo Natale morente).
Nonno Natale è il personaggio che spicca per umorismo paradossale, e funziona perfettamente, ma anche il protagonista Arthur è irresistibile e regge molto bene il film grazie al suo carattere timido e impacciato, una figura che non sembra ancora abusata nel mondo dell’intrattenimento.
L’animazione, infine, risulta molto buona, a livello degli standard della CGI non-Disney degli ultimi anni.
Assolutamente consigliato.
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