E' lo studio d'animazione più antico ma anche il più vitale. Tutto comincia da qui, e continua ancora oggi portando l'arte dell'animazione verso nuove frontiere. La mancanza di un nome riconoscibile ha portato per anni il grande pubblico a confonderne le opere con quelle delle altre filiali Disney, ma adesso tutto è cambiato. Benvenuti nel Canone Disney.
Abbiamo il trailer di Iwaju, nuova serie per Disney+ nata dalla collaborazione tra i WDAS e lo studio Kugali.
Uscirà tutta intera il 28 febbraio sulla piattaforma.
La serie è ambientata in una versione futuristica della città di Lagos, in Nigeria.
Visto il trailer e boh, sembra ok, con inquadrature della città molto interessanti.
Alcune espressioni della protagonista mi sembrano strane però, soprattutto rapportandole agli altri personaggi.
Staremo a vedere
Mi preoccupa. E' un wdas a metà e l'ingerenza di Kugali si vede. Il design dei protagonisti è scadente. Il resto invece è ok, e potrebbe sembrarmi qualitativamente Disney, ma rimane un'esperimento che secondo me non prosegue.
Visto e che dire.
Le mie basse aspettative sono state ampiamente ripagate.
Probabilmente non diventerà una serie di successo, ma il suo lo fa e lo fa bene.
Un'ottima regia, belli gli ambienti e bei colori. Il tema dell'estremo divario tra ricchi e poveri trattato bene, con personaggi che non sono 100% buoni o 100% cattivi ma sfaccettati e realistici.
Continuo a trovare strane le espressioni facciali della protagonista, soprattutto in confronto ad altri personaggi nella stessa serie graficamente più interessanti, tra cui il cattivo che mi ha ricordato un po' un Pietro Gambadilegno da fumetto.
Non mi dispiacerebbe avere una seconda stagione per farmi di nuovo un giro nella Lagos del futuro
Esprimerò meglio questo sentimento ambivalente in uno sputasentenze, ma per ora posso solo dire che dal pdv narrativo l'ho trovato molto ok (anche se il finale l'avrei voluto più strutturato). Non è davvero così originale, ma è abbastanza verace e degno di interesse. E ovviamente è una narrazione molto fluida, tipicamente wdas.
Dal punto di vista grafico invece è purtroppo rotto. E' un wdas inquinato e si sente. Non tutto è da bocciare, ma la resa della protagonista è un qualcosa che non mi spiego, se non con una certa "sudditanza" nei confronti dei nuovi partner. Sudditanza che non dovrebbe proprio esistere, se si parla dei wdas, che sull'evoluzione della CGI ci hanno costruito una scienza. Decidere di "firmare" anche solo parzialmente un'opera in cui qualcuno ha dato la luce verde a questo personaggio rappresenta la negazione di un percorso e un danneggiamento del brand su cui fatico a passare sopra. Mi dispiace molto.
Mi consolo con il cattivo, i suoi scagnozzi e l'anziana a capo dell'azienda, personaggi su cui si vede è stato fatto un lavoro di design e recitazione degno dei wdas.
