[Marvel] Spider-Man

Non solo Marvel e DC ma anche le classicissime strips e il fumetto autoriale di Alan Moore, Frank Miller o Jeff Smith.
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    Che Tito Faraci avesse una naturale predilezione per il genere supereroistico si intuiva. Lo si intuiva dal modo in cui aveva interpretato il Paperinik dei tempi d'oro di PKNA, con quel gran numero di didascalie che ironizzavano su quanto stava accadendo, riuscendo in tal modo a farlo apparire paradossalmente più credibile. La stessa tecnica è qui utilizzata per dar vita ad un unicum nella tradizione Marvel: Il Segreto del Vetro è infatti la prima (e fino adesso unica) storia Marvel ad essere stata realizzata in Italia, più precisamente dalla stessa scuola italiana che tanto ha dato al fumetto Disney.
    Ho avuto modo di venire in possesso del volumetto solo adesso in occasione del Cartoomics di Milano, e dopo essermelo fatto autografare da Tito me lo sono letto al ritorno in treno. E c'è da dire che il felling che si respira è lo stesso di Anderville, Jungle Town e di molte altre storie della coppia, e Cavazzano, insieme a Silvia Ziche, si riconferma l'autore con cui Faraci si sposa meglio in assoluto. La storia altro non è che una breve - fin troppo a dire il vero, dal momento che come ben si sa i comics americani più di venti pagine non arrivano a contare - avventura ambientata a Venezia, con tutti gli accessori del caso. C'è il carnevale, piazza San Marco e tutto ciò che si è soliti vedere in questo tipo di storie "turistiche", ma Faraci come suo solito utilizza i luoghi comuni come espediente per poi metterli subito in discussione, corre sul filo del rasoio della banalità, smentendola subito con le sue dissacranti didascalie. Ed ecco infatti al noto seguire il meno noto, e la storia prendere una piega che la porterà a parlare delle vetrerie di Murano e del cimitero di San Michele. Nota di merito infine per il J. J. Jameson della prima tavola, con la cui caratterizzazione Faraci aveva già avuto modo di esercitarsi descrivendo in Trauma un Angus Fangus più incazzoso e concentrato che mai.
    Il numero, pur non entrando a far parte della serie regolare è stato pubblicato in due versioni: cartonata in b/n e spillata a colori. Io possiedo la seconda, che è corredata da un buon numero di rubriche tra cui un intervista alla coppia di autori e una retrospettiva di Silvano Mezzavilla sulle gite a Venezia dei principali personaggi dei fumetti. L'esperimento a quanto pare ha avuto successo, dal momento che si vocifera che la Marvel abbia commissionato agli autori Disneyani alcuni nuovi progetti che dovrebbero coinvolgere sia il veterano Faraci, che i giovani artisti della Red Whale, responsabili del successo di Monster Allergy.
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  • Dell'Uomo Ragno ho letto veramente poco. Ma circa un anno fa mi capitò di trovare l'edizione spillata de "Il Segreto del Vetro", dopo averne sentito parlare e soprattutto dopo aver letto "Tito Faraci - Per scivere fumetti" di Davide Barzi. Infatti dopo averlo letto ero sinceramente curioso di leggere la prima storia Marvel realizzata interamente da autori italiani.
    Leggendola non ho potuto che ritrovarmi subito in un atmosfera familiare, non tanto delle scene ma quanto della narrazione: "Il segreto del Vetro" è una storia di Faraci e lo si capisce da subito. Ma è anche una storia dell'Uomo Ragno, e in questo Faraci è stato veramente bravo, creando una storia che di fatto potrebbe starci benissimo nella serie regolare, ad eccezzione che per i disegni di Cavazzano, differenti dallo stile classico della serie ma non per questo meno belli. Ho molto apprezzato come il maestro abbia disegnato gli ambienti della sua Venezia e soprattutto Spidey e il nemico di turno, il contre Alvise Gianus.
    La storia è in effetti breve, ed è un vero peccato perchè ci si ritrova veramente bene immersi nella Venezia cavazzaniana a seguire le vicende dell'Uomo Ragno. Faraci poi riesce a creare subito la giusta atmosfera, sbattendoti il carnevale già dalla seconda pagina, per poi lasciarlo lì e andare ad altri aspetti di Venezia, meno turistici forse ma non per questo meno affascinanti, introducendo la storia della "Casata del Ragno" e poi lui, Alvise Gianus, pericoloso alchimista imprigionato in un vetro di sua invenzione. Il Conte ritorna all'opera con tanto di superpoteri, e Spidey per affrontarlo dovrà dimenticherà i grttacieli newyrchesi per abituarsi a i canali e ai ponti veneziani.
    Per chi ha letto Pkna e MM, leggendo questa storia si ritrova immerso nella familiare atmosfera narrativa che ho citato in precedenza, l'atmosfera narrativa di Faraci. Un tipo di narrazione che deriva anche da tante storie dell'Uomo Ragno da lui lette.
  • Piccola osservazione: l'eccessiva brevità della storia impedisce di capire bene il significato del collegamento con la Casa del Ragno...
  • Interessante topic! :elio:

    Ora sono di fretta, ma non mi esimerò di intervenire assai approfonditamente!

    Per ora due consigli:

    SPIDER-MAN COLLECTION! è arrivata al numero 14, ristampa cronologicamente tutto UR classico, dai primi numeri di Stan Lee e Steve Dikto arrivando per ora al periodo di John Romita.

    La nascita di Spider-Man, Jameson, le scaramucce con Johnny Storm, la prima apparizione di Goblin, Octopus, Kraven, l'Uomo Sabbia, l'Avvoltoio, Electro. Gli screzi amorosi con Betty, l'arrivo di Gwen Stacy.
    Insomma, tutto ciò che è spirito Marvel, la storia del fumetto con la "S" maiuscola.

    L'UOMO RAGNO: consiglio recuperare gli ultimi numeri, con la saga sui Nuovi Vendicatori.
    La storia è assai interessante, e presenta la rinascita della continuity Marvel dopo anni di bistrattamento. In più è legata a doppio filo con le storie successive e le future evoluzioni.
  • La collection mi pseudointereserebbe...ma sono tantitanti anni che c'è il Ragno, nevvero? :P
  • Precisamente Agosto 1962, "Amazing Fantasy" numero 15.

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  • L'Uomo Ragno è stato il mio primo fumetto consapevole ed è tutt'ora il mio priimo amore, coi 17 anni da cui mi accompagna. Mi fa piacere questo post, solo che la mia vasta conoscenza sull'argomento non mi permette di dire nulla, se non segnalare un'anomalia. Ho perso alcuni numeri mesi fa, non so quanti, e da allora lo prendo senza leggerlo.
    mah...
    Who Watches the Watchmen?
  • :oO:
    ...E con ciò? Non sono recuperabili?...
  • Oh, certo che lo sono, ma la mia pigrizia mi impediscesia di controllare quali siano, sia di andarli a prendere
    Who Watches the Watchmen?
  • Torno su di qualche post per commentare anch'io il commento del Vetro, prima di dedicarmi ad altre storie dell'Uomo Ragno (cosa che farò più avanti nel tempo...)

    Novembre 2003. Cavazzano e Faraci a Lucca presentano "Il segreto del vetro" in edizione cartonata in bianco e nero. Io, nonostante adori Cavazzano, snobbo il fumetto dell'Uomo Ragno.
    Gennaio 2004, tempo due mesi io sono stato iniziato ai comics supereroistici da un compagno di università; ora l'Uomo Ragno è di estremo interesse per il sottoscritto e non mi faccio sfuggire l'albo.
    Nella prima pagina Faraci riesce a sbarazzarsi con velocità (senza risultare comunque TROPPO affrettato) del contesto di new York e far arrivare Peter Parker a Venezia. Nella prima pagina Peter è vestito come Dylan Dog, non so se è un caso o se è un voluto omaggio al celebre personaggio del fumetto italiano.
    L'arrivo a Venezia è di forte impatto (avete notato Topolino tra la folla del Carnevale) e la breve sequenza con Peter Parker che incontra i costumi di Goblin, Hulk e Carnage mi ha strappato una sonora risata; lo stesso vale per l'ubriacone che a metà albo confonderà Spidey con Daredevil, nelo stile classico delle battute Marvel che giocano sui diversi supereroi.
    La caratterizzazione dei personaggi è stupenda: i tre già noti (Peter Parker, Spider-Man e Jameson) sono un ottimo connubio tra il comics-style e il Cavazzano-style; i nuovi personaggi (il professor Grimani e il conte Gianus) sono ben costruiti, considerando che compaiono solo in questa storia breve. L'unico appunto che si può fare è di non chiarire bene come mai Grimani si mette a fare da Virgilio a Peter Parker tra le calli di Venezia...
    E tra l'altro: è una mia impressione, o il professor Grimani è Cavazzano?
    Il conte Gianus è un buon villain per una-sola-storia, dotato di un background storico e un costume particolare. Peccato per gli scontri tra Spidey e Gianus, forse l'unica vera pecca del fumetto: le scene d'azione (alle quali forse Faraci e Cavazzano non sono abituati) non reggono minimamente il confronto con le corrispettive d'Oltreoceano. Questo difetto viene però compensato da un approfondimento della storia e dei personaggi di altissimo livello, grazie anche alle copiose didascalie Faraciche.
    Ancora un ultimo applauso a Cavazzano per l'ambientazione, l'elemento migliore dell'albo: con i suoi disegni più dettagliati che mai è riuscito a dipingere una Venezia estremamente affascinante, sia per quando riguarda le ampie vedute panoramiche della città, sia per i luoghi più "nascosti" come il cimitero o il covo di Gianus.
  • DeborohWalker ha scritto: E tra l'altro: è una mia impressione, o il professor Grimani è Cavazzano?
    E' un impressione che ho avuto anch'io, e forse è proprio così.
  • Devo ammettere che ci ho pensato anch'io, ma a ripensarci non è che si somiglino poi molto...
  • Ok, oggi salgo in autobus e lo trovo. Proprio lui, Leone Grimani con l'impermeabile e tutto. Non so che dire, appena il tizio è sceso sono corso dalla persona con cui stava parlando (che è anche mio dirimpettaio) e ho provato a raccogliere qualche informazione. Pare lavori in banca, e che abiti qui a Padova, ma il nome non se lo ricordava. Il mistero si infittisce...
  • :oO: :oO: :oO:
    Sono senza parole... Leone Grimani a Padova! Con impermeabile e tutto il resto! Cavoli, questo si che è un mistero! Che Faraci e Cavazzano si siano ispirati a un loro conoscente che vive a Padova? Se scopri qualcosa di più tienici informati!
  • Bene, iniziamo con i consigli per gli acquisti.

    Cercherò di orientarmi su cose abbastanza "trovabili" e per prima vorrei segnalare una vera e propria pietra miliare:

    L'ULTIMA CACCIA DI KRAVEN

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    Saga degli anni '80, scritta dal grande J.M. De Matteis e disegnata da Mike Zeck con chine di Bob McLeod.

    Una vera e propria discesa nell'abisso della follia e della disperazione.
    Disperazione dell'Uomo Ragno che come al solito si trascina nei suoi sensi di colpa, anche se non sa ancora per COSA si sente in colpa.
    Follia di Kraven, il cacciatore fino ad allora macchietta, criminale di serie B, pacchiano nel suo costume leonino e sempre umiliato da Spidey.
    Disperazione di Vermin, orrenda creatura delle fogne trasfigurata da un crudele scienziato.

    Come dicevo, una pietra miliare del fumetto anni 80, scritta da un DeMatteis in stato di grazia, che fa dell'eroe e della sua nemesi due personaggi disperati, le cui sorti sono legate inesorabilmente, e dal cui scontro non possono uscire entrambi vivi.

    In questa saga Peter indossa il famigerato costume nero, che ormai può sembrare alquanto strano.

    La consiglio caldamente, esiste un bel cartonato edito da Marvel Italia/Panini Comics.
    Se volete cercare (o spendere) un pò di più: lo "Speciale Uomo Ragno" numero 1 della Star Comics.
  • Continuiamo con:

    IL BAMBINO DENTRO

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    Forse l'apice della carriera di J.M De Matteis questa volta accompagnato dalle matite del veterano Sal Buscema

    Una storia struggente, una storia di tre bambini e su come la durezza e la crudeltà umana abbiano influito sulla loro crescita. Ma anche la storia di due grandi amici, costretti a diventare nemici mortali.
    L'autore tratteggia con incredibile ralismo questa storia di "personaggi in maschera", che paiono incredibilmente fragili, incredibilmente umani.

    I tre sono Larry Osborn (figlio di Norman, il primo Goblin, e ora Goblin a sua volta), Edward Wheelan (alias Vermin, tragica figura già vista in "Kraven's Last Hunt") e ovviamente Peter Parker.
    Ora sono adulti, ma basterà poco a riportarli alla fragilità e alla disperazione della loro infanzia.

    Raramente un fumetto Marvel si era (e si è) spinto tanto oltre. Personalmente mi ha commosso, e ancora adesso mi emoziona ad ogni lettura.

    Volete sapere cosa vuol dire far VIVERE i personaggi? Recuperate questo volume. Non sarà semplicissimo, comunque basta cercare lo "Speciale Uomo Ragno" numero 3 edito Star Comics.
  • Uhmm, interessante. E tutto ciò potrebbe essere pubblicato più o meno in che numero dello spiderman collection in edicola attualmente?

    P.S. Potresti postare immagini più piccole? Non vorrei che la pagina esplodesse...
  • Quasi tutto quanto sia stato scritto da DeMatteis sulle pagine del Ragno (non magazine) è ascrivibile alle mie storie preferite in assoluto.
    Sicuramente il migliore degli autori del Ragnetto, di sempre, secondo me.
    Who Watches the Watchmen?
  • Grrodon ha scritto:Uhmm, interessante. E tutto ciò potrebbe essere pubblicato più o meno in che numero dello spiderman collection in edicola attualmente?
    Mmmh...
    la risposta è semplice: MAI.
    Troppo recenti, non credo che la testata sopravviva così a lungo.
    P.S. Potresti postare immagini più piccole? Non vorrei che la pagina esplodesse...
    ooops! ;)
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