Tosca dei Boschi

91e5Ovn4NZL
In meno di un decennio La Casa Senza Nord, bizzarra etichetta dietro la quale si celano i coniugi Teresa Radice e Stefano Turconi, è diventata una delle realtà più importanti del panorama fumettistico italiano. Da Disney a Bao, passando per Tunuè, Teresa e Stefano hanno saputo riempire a cadenza annuale gli scaffali delle nostre librerie con volumi a fumetti di grandissimo pregio, cambiando continuamente approccio, registro e argomento, ma mantenendo una cifra stilistica personale e riconoscibile.

Se non contiamo la loro produzione per Topolino, e i due libriccini di Orlando Curioso (deliziosi, ma destinati ad un pubblico più infantile), questo Tosca dei Boschi è a tutti gli effetti il loro quarto libro. Noi italiani abbiamo potuto gustarlo tutto intero nell’elegante volume della Bao, l’opera era però in realtà già stata pubblicata nei mesi passati in Francia dalla casa editrice Dargaud, suddivisa in tre albi. Sebbene ad una prima occhiata il primo di questi capitoli (o canti) possa sembrare autonomo, costituisce in realtà insieme agli altri due una storia compatta e compiuta. Una storia che affonda le sue radici nella Storia, e nello specifico sullo sfondo delle contese medievali tra Siena e Firenze.

tosca-des-bois-tome-2-complots-fuites-secrets-et-enlc3a8vements-teresa-radice-stefano-turconi-mc3a9dic3a9val-jeunesse-attaque-calc3a8che

Teresa Radice costruisce su questa base reale una vicenda dal sapore fiabesco, mescolando con grazia alcuni topos narrativi ben collaudati: un’amicizia fra classi sociali diverse, una duchessina ribelle, un intrigo di corte, un’origine nobiliare segreta. Dopo la gravitas del Porto Proibito e di Non Stancarti di Andare tocca a un tipo di narrativa più avventuroso e nel contempo leggero, più in linea con il tono di Viola Giramondo, la loro prima escursione nel mondo delle graphic novel. Libro dopo libro, la prosa di Teresa ha acquisito una maggior fluidità, che si sposa benissimo con il tratto guizzante di Stefano Turconi, sperimentando diversi registri e linguaggi, dal toscanaccio al dolce stil novo.

Graficamente parlando, poi, Tosca dei Boschi vola alto, altissimo. Il tratto di Stefano, di matrice profondamente disneyana, continua la sua corsa sfrenata verso una sintesi grafica sempre più elegante. Che si tratti di angoli o curve, Turconi utilizza poche, pochissime linee e riesce a tratteggiare con grande efficacia personaggi e panorami, aiutato da splendide tinte pastello che ipnotizzano l’occhio con le loro carezzevoli atmosfere. Gli amanti di un certo tipo di cinema d’animazione troveranno qui pane per i propri denti: l’espressività del disneyano Rapunzel, le stilizzazioni del pixariano Brave, quell’estetica da codice miniato che impreziosì La Bella Addormentata nel Bosco.

tosca-des-bois-tome-2-complots-fuites-secrets-et-enlc3a8vements-teresa-radice-stefano-turconi-mc3a9dic3a9val-jeunesse-cavalier-dc3a9goc3bbtc3a9

Ecco, è proprio il perfetto connubio fra la sintesi turconiana e quella dell’arte medioevale a colpire, un’intersezione stilistica davvero notevole. Ma questo succede immancabilmente ogni volta che Turconi mette mano ad un nuovo progetto: lo trasforma nella summa del suo percorso, fondendo insieme il proprio dna artistico con la voglia di trovare strade sempre nuove e ardite per acchiappare l’occhio del lettore, senza cadere nello sterile manierismo.

Forse meno ambizioso dei precedenti, ma centrato in ogni suo aspetto, Tosca dei Boschi rappresenta un prezioso cocktail estetico e narrativo e l’ennesima conferma della qualità di quanto prodotto alla Casa Senza Nord. Un libro per chi ama i fumetti, un fumetto per chi ama l’animazione, e un’opera d’arte per chi odia le barriere fra media e target diversi.

tosca-des-bois-tome-1-jeunes-filles-chevaliers-hors-la-loi-et-mc3a9nestrels-teresa-radice-stefano-turconi-ambiance-fete-mc3a9dic3a9vale