[J. K. Rowling] Sepolcro in Agguato (Strike #7)

L’impressione è che dietro gli ultimi romanzi di Strike ci sia la volontà di costruire dei piccoli universi autocontenuti che vivono di vita propria. Come se fossero delle saghe nella saga. E se in Un Cuore Nero Inchiostro è la fanbase tossica del cartone omonimo, in Sepolcro in Agguato ci si addentra nei meandri di una setta.

Ecco, Sepolcro in Agguato è un libro molto diverso dal precedente ma sembra essere figlio della stessa fase creativa. 1.100 pagine che ci portano faccia a faccia con l’UHC, una sorta di organizzazione internazionale che si spaccia come chiesa umanitaria commettendo le peggiori nefandezze. Cormoran sfida questo colosso, mentre Robin si infiltra al suo interno per trovare il modo di incriminarla. E lì inizia un incubo vero e proprio, un romanzo che non è altro che la cronaca di un potentissimo stupro psicologico (e carnale) ai danni di un gran numero di persone. Anche questo romanzo tradisce un grandissimo lavoro di documentazione sull’effettivo funzionamento di una setta. Non si limita a mettere in scena superficialmente questa associazione a delinquere, ma ne tratteggia ogni aspetto: storia, filosofia, profeti, gerarchia, un esercizio di worldbuilding che vive quasi di vita propria. E fa davvero paura, perché spiega nel dettaglio i meccanismi e i processi cognitivi che rendono possibile la manipolazione mentale, il lavaggio del cervello e il fanatismo.

Lo si potrebbe definire deliziosamente ridondante, barocco, arzigogolato e opulento. L’esperienza di Robin nella chiesa è il lungo cuore del libro che però ha un massiccio prima e un massiccio dopo. Si tratta di uno dei libri più immedesimanti e immersivi, con una struttura un po’ diversa dei precedenti. Un mistero da risolvere è presente, decisamente intricato e complesso per giunta, ma anche se non ci fosse, il libro starebbe in piedi comunque, da tanto è l’odio e la partecipazione che il lettore viene portato ad avere nei confronti di questi nuovi cattivi, forse i più oscuri e allo stesso tempo realistici mai tratteggiati dalla Rowling.

Sepolcro in Agguato è uno dei libri più potenti e sentiti che l’autrice abbia mai scritto. Una lettera d’amore ai suoi due protagonisti, che arrivano ad uno snodo fondamentale del loro rapporto e del loro percorso personale, e una bellissima analisi di quanto ci sia di più oscuro nel mondo, ovvero la graduale perdita del libero arbitrio, narrato con un sapiente mix di angoscia e ironia. Se il progetto viene portato a termine come nei piani, ci aspettano altri tre romanzi prima della fine di questa sua seconda lunga saga letteraria, e sarà ben difficile riuscire a mantenere nei prossimi un tale livello di ispirazione e potenza espressiva come quella avuta in questi ultimi due tomi.