Pk raggiunge i Super-paperi Disney nel Nuovo Mondo

USA, Agosto 2016: PKNA (Paperinik New Adventures per gli infedeli) tocca il suolo americano, nella sua incarnazione più pura. Purtroppo Pikappa aveva già viaggiato nel Nuovo Mondo in passato, dimenticando “a casa” il suo vero io: Paperinik. Infatti già nel 2000 il personaggio creato originariamente da Penna, Martina & Carpi era stato privato del suo glorioso passato nella storia The Secret Origin of the Duck Avenger su Disney Adventures, dove Paperino combatteva contro gli Zondarriani (un rip-off degli Evroniani) guidato da Pico De Paperis e dall’ape Spike.
Se conoscete la storia vi ricorderete invece del nostrano reboot PK – Pikappa (Frittole per i veri intenditori) nell’agosto del 2002: come per The Secret origin… il marinaretto non è mai diventato Paperinik, trovandosi a vivere le avventure da super-eroe per caso, aiutato da Uno e reclutato nei Guardiani della Galassia. Ma forse è meglio non continuare con questo racconto. Fatto sta che fu questa barbarica trasposizione ad essere esportata oltreoceano nel 2009 in digitale su Comixology sotto il nome di Super Duck, e non quella classica di fine anni ’90 a cui eravamo tanto affezionati.

Ma la storia ha orrore dei paradossi (come recitava Raziel nella saga videoludica Legacy of Kain), e probabilmente il Razziatore ci ha salvati in corner nel 2015. Fu infatti a settembre dello scorso anno che uscì sui numeri 5 e 6 della testata Donald Duck (edita da IDW) la storia del 1969 che narra le vere origini del pikappero mascherato: Paperinik il diabolico vendicatore.
The Diabolical Duck Avenger ebbe un seguito, poiché a giugno 2016 venne pubblicata sui numeri 14 e 15 della stessa testata la storia Paperinik alla riscossa del 1970 di Martina e Scarpa.

Proprio alla fine di Revenge of the Duck Avenger apparve una didascalia molto importante:

Quasi come 20 anni fa, grazie alle prime pubblicità su Topolino, ora anche i lettori americani si preparano ad essere catapultati in un universo pieno di alieni succhia-emozioni e pirati temporali grazie alla neonata testata attualmente in distribuzione: DUCK AVENGER.

Finalmente PKNA entra a testa alta nel mercato fumettistico USA proponendo al pubblico lo storico Evroniani di Sisti, Sisto e Lavoradori. Rispettando la numerazione originale, per ora, la prima uscita è infatti la “ISSUE ZERO” come ai tempi per noi fu il #0. Evronians e i numeri che seguiranno, sono stati minuziosamente tradotti da Jonathan H. Gray, che ha dovuto inoltre trasformare, in alcuni casi radicalmente, alcune nostre vecchie conoscenze introdotte con PKNA. Per esempio la telenovela Patemi diventa Anxieties, Lyla Lay cambia il suo cognome in Lee, mentre Angus Fangus rimane fedele a sé stesso, anche se perde la sua classica risata. Nota di merito per il simpatico omaggio a New Adventures grazie all’arma 87-BIS dello scudo Extransformer che muta in Weapon PKNA-00.

Sempre parlando di armi, vi segnaliamo inoltre che Paperinik cita curiosamente Fantomallard (per noi Fantomius) come proprietario dei suoi “soliti trucchi“, quando rimane sbalordito dal confronto con la nuova tecnologia Ducklair. Probabilmente tale scelta è dettata dal fatto che il pubblico americano, come precedentemente accennato, ha fruito solamente delle prime due storie di Paperinik, nelle quali utilizza l’equipaggiamento del ladro gentiluomo, e non l’armamentario che costruirà ad-hoc Archimede Pitagorico in seguito.

L’albo di 72 pagine eredita dalla recente ristampa nostrana PK Giant 3K non solo le nuove copertine, ma anche una piccola parte dei nuovi contenuti extra, dimenticabili in confronto agli approfondimenti storici come i PK Files, Project o Techno Room. In questo caso, ci viene riproposta la traduzione dell’approfondimento “Si fa presto a dire Evroniani…” apparso in chiusura del numero 1 italiano. Curiosa la scelta di non inserire nemmeno l’intervista doppia agli storici autori, gli SPoster by Intini o soprattutto la PK MAIL; sarebbe stato carino almeno riproporre qualche irriverente scambio di domande e risposte avuto tra il pubblico italiano e il nuovo Pk Team, con la speranza di ottenere il coinvolgimento dei lettori americani.

In realtà, il pubblico oltreoceano sta attualmente seguendo le storie di un altro super-papero Disney a noi noto: Darkwing Duck, il terrore che svolazzava nella notte sugli schermi delle nostre televisioni degli anni ’90. L’eroe di St. Canard si è meritato infatti ben due testate, riprendendo la storia della serie a cartoni animati ormai conclusa da anni. La prima, edita da BOOM! Studios dal 2010 al 2011 per mano di Aaron Sparrow, Ian Bill e James Silvani, iniziò con una run di 4 numeri dal titolo The Duck Knight Returns (quale migliore omaggio della storica serie di Miller su Batman?) per concludere poi con il diciottesimo numero, gran finale del crossover con i personaggi di Duck Tales. La seconda testata inizia invece ad aprile 2016 sotto un nuovo editore: Joe Books Ltd.
Sparrow e Silvani, che avevano già lavorato alla precedente serie, tornano al lavoro con l’aiuto di alcune new entry come Andrew Dalhouse, Deron Bennett e Jesse Post, confezionando una nuova avventura per Drake Mallard iniziando dalla saga Orange is the New Purple (amanti delle serie Netflix avanti tutta!). Proprio come la protagonista del telefilm di Jenji Kohan, Darkwing si è ritrovato all’interno di una prigione, con la differenza che è stato l’arci-nemico Negaduck ad avergli teso una trappola, rinchiudendolo nel nuovissimo Penitenziario di Massima Sicurezza per i Criminali Furbi. (a qualcuno viene in mente per caso il videogame Batman Arkham Asylum?).

Il prossimo appuntamento per il pubblico americano è tra un mese con il numero 5 di Darkwing Duck, ma soprattutto con il numero… UNO di Duck Avenger dal titolo When Blow the Winds of Time?, al cui interno verrà pubblicata la versione tradotta de Il Vento del Tempo, introducendo il personaggio del Razziatore come The Red Raider. Seppur IDW abbia rispettato la numerazione di Evroniani per la sua prima uscita (a differenza di PK Giant), la casa editrice non ripeterà la storica sequenza italiana di 0/2 e 0/3 (volendo essere pignoli anche con lo speciale ZEROBARRAUNO del 1998).

Speriamo che la testata porti a termine il leggendario ciclo delle Paperinik New Adventures, per poi proseguire con la cosiddetta New Era introdotta da Francesco Artibani e Lorenzo Pastrovicchio nel 2014 con Potere e Potenza, seguita da Gli Argini del Tempo, il Raggio Nero e il prossimo ciclo a puntate sul ritorno di Xadhoom!