Paperino e i Pasticci... di Zucca

Il Jones di Don Rosa

Don Rosa continua a esercitarsi con le storie di paperi e dopo le lotte tra cugini e le scaramucce con i nipotini, tocca a un altro classico tema da tenpage barksiana, ovvero le diatribe con il vicino di casa, Mr. Jones. Il concetto era nato per un cortometraggio, Trombone Trouble sceneggiato proprio da Carl Barks in coppia con Jack Hannah, in cui il dirimpettaio, uno dei tanti “cloni” di Pietro Gambadilegno, si rivelava una notevole fonte di fastidi per il nostro Donald.

Ma è soprattutto nei fumetti che Carl Barks dà il via ad una buffa baraonda di botte e dispetti fisici molto più pesanti rispetto a quelli con Qui, Quo, Qua, creando per l’occasione il burbero e nerboruto Mr. Jones. Così, a differenza dell’artista dell’Oregon che si rifaceva ai suoi stessi corti, Don Rosa preferisce ricalcare direttamente il Barks “cartaceo”, riproponendo le dinamiche di storie come Paperino e i Buoni Vicini (1943).

Il Cartone di Carta

La storia è una scatenata e brillante lotta disegnata, combattuta a suon di gag fulminanti e di movimenti rapidi, scaturita da una gara di intaglio di zucche di Halloween. Rosa è bravissimo a presentare le azioni di Paperino, furbo e crudele come una volpe, quando si tratta di sabotare l'avversario. Soprattutto è abile nel disegnare le gag slapstick, le disastrose collisioni con le enormi zucche del vicino, che travolgono il papero in continuazione, facendo un sapiente uso delle onomatopee. Nell'atmosfera di Halloween si svela anche l'abilità vulcanica e inaspettata del papero come intagliatore di zucche, talento che come da copione lo trascinerà nei guai.

Jones è un avversario credibile e piacevolmente subdolo, degno nemico di Paperino. Appare tuttavia un po’ diverso nella fisionomia e negli atteggiamenti dalla figura tratteggiata da Barks e per certi versi più simile alla sua controparte italiana, Anacleto Mitraglia. Il finale agrodolce, ma dal forte impatto visivo, suggella bene una storia ritmata e solida nella sua semplicità. Dopo questa lotta cittadina nell'apparente quiete dei sobborghi americani, Don non userà più Jones, anche perché il suo focus sarà sempre più l'avventura di ampio respiro con Paperone.

di Amedeo Badini Confalonieri - Il fumetto è sempre stato la sua grande passione, sotto forma prima di un rassicurante Topolino a cadenza settimanale, per poi inoltrarsi nel terreno filologico-collezionistico. Questo aspetto critico gli ha permesso di apprezzare altri autori, da Alan Moore a Jeff Smith, e soprattutto di affinare la curiosità verso tutta la nona arte del fumetto. Disney è il suo primo campo, ma non disdegna sortite e passeggiate in territori vicini. Scrive di fumetto e di cinema anche per il settimanale Tempi, per Lo Spazio Bianco e per il Papersera.

di Valerio Paccagnella - Laureato in lettere moderne, è da sempre un grande appassionato di arti mediatiche, con un occhio di riguardo per il fumetto e l'animazione disneyana. Per hobby scrive recensioni, disegna e sceneggia. Nel 2005 fonda “La Tana del Sollazzo”, piattaforma web per la quale darà vita a diverse iniziative, fra cui l'enciclopedico The Disney Compendium e Il Fumettazzo, curioso esperimento di critica a fumetti. Dal 2011 collabora inoltre anche con Disney: scrive articoli per Topolino e Paperinik, e realizza progetti come la Topopedia (2011), I Love Paperopoli (2017) e PK Omnibus (2023).

Scheda tecnica

  • Titolo originale: Donald Duck - Fit to be pied
  • Anno: 1988
  • Durata:
  • Storia:
Nome Ruolo
Don Rosa Disegni; Storia