Zio Paperone e la Maledizione di Nostrildamus

Tesori Rapidi

Con La Maledizione di Nostrildamus Don Rosa propone nuovamente una breve incentrata su una caccia al tesoro di Paperone, formula atipica adottata già in Fortuna sulle Rocce poco tempo prima. In questa fase produttiva, la necessità dell'autore di alternare storie brevi con storie lunghe deriva da fattori temporali ed economici: le dieci tavole vengono realizzate più velocemente, sono meno impegnative nella ricerca storica e permettono un flusso di cassa più rapido, dal momento che il pagamento avviene solo alla consegna.

Lo spunto di partenza viene da un documentario sulle leggende legate a Nostradamus, che fornisce a Rosa l'ispirazione per la vicenda. Il medaglione di Nostrildamus, profeta dal volto di suino e dalle enormi narici (che in inglese sono, appunto, nostrils) viene trovato molto rapidamente, e il resto delle tavole ci mostra i suoi effetti nefasti, che massacreranno il povero Paperino.

Gag Rapide

La storia si basa su una gag ricorrente: Paperone, grazie al potere del medaglione, diventa in grado di predire qualsiasi sciagura in arrivo, riuscendo immancabilmente a salvarsi, scaricando però sul nipote tutti i disastri causati da questa doppia maledizione. In un'escalation di caos, il meccanismo comico riesce come sempre a intrattenere, pur risultando un po' stucchevole nella sua ripetitività.

Don dimostra il paradosso di uno strumento capace di predire il futuro, per niente provvidenziale come si potrebbe pensare, e lo fa mettendo in piedi situazioni umoristiche basate sullo slapstick, che mettono in luce la sua capacità di rappresentare su carta situazioni dinamiche. Non raggiunge però la varietà e l'imprevedibilità della scrittura dimostrate in Fortuna sulle Rocce.