Loki Due

Finito Loki.

La scena che “chiude” l’arco del protagonista è sicuramente splendida, poetica, evocativa e per giunta meritata dal grandissimo Hiddleston. Forse uno dei picchi dell’attuale Multiverse Saga.

E’ come ci si è arrivati che mi ha lasciato perplesso.

La prima stagione di Loki per me fu una bomba vera. L’inizio divertentissimo, il finale originalissimo, idee su idee e una narrazione che sapeva dove portarmi, cosa farmi credere e cosa farmi pensare, passo dopo passo. Ero il suo pupazzo, letteralmente.

Con la seconda ho avuto problemi. Non so se con tutti i guai che ha passato il MCU negli ultimi mesi io sia stato spinto a vedere tutto con occhi meno innocenti, ma mi sono sentito in più occasioni ben poco in sintonia con quanto narrato. E quando diventi dissonante è un attimo che la sospensione d’incredulità traballa, vedi i fili e in generale ti diverti di meno.

E i problemi quali erano? Tanto per cominciare, non ho capito tutto. Penso che ci siano stati qua e là dei problemi di esposizione, e quando si parla di time travel un’esposizione difettosa può far stragi. Nel corso dei vari episodi mi è capitato più volte di trovarmi di fronte a ellissi narrative che sfioravano il salto logico, momenti in cui mi chiedevo se mi ero perso un pezzo o se ci fossero problemi di montaggio. A volte la narrazione sembrava suggerire dei conflitti d’interessi tra personaggi che in realtà non c’erano davvero, altre volte ancora li vedevo tutti indaffarati a perseguire obiettivi che a me non erano chiari, o per il quale non ero messo nelle condizioni di tifare. Ho avuto difficoltà a capire la posta in gioco in più di un’occasione, e ho dubitato della struttura stessa del multiverso per come credevo di averlo capito.

Alla fine si scorge una sorta di geometria narrativa che fa filare un po’ meglio tutto. Ma è proprio osservando finalmente a volo d’uccello l’intera impalcatura che mi accorgo cosa in realtà per tutto questo tempo mi stonava, il vero nocciolo. La trama della seconda stagione è stata il cercare di “stabilizzare” quanto già ottenuto al termine della prima, ovvero il dispiegarsi del multiverso. Il telaio che si sovraccaricava, la grande esplosione, sono stati tecnicismi un po’ ridondanti che servivano a prender tempo. Come se dopo esser passati dal punto A al punto B nella prima stagione, si fosse usata questa per approfondire B, minacciando di arretrare. Ma allora tanto valeva passare davvero dal finale della prima stagione alla scena di Yggdrasil e sarebbe cambiato poco. Una scelta creativa forse obbligata, ma per me un po’ confusionaria e frustrante. Un cambio di mano? Un cambio di ritmo? Un cambio di piani? Non lo sapremo mai.

Pazienza, ora Loki è finito. Anche se spero di vederne gli elementi rifluire nell’affresco generale quanto prima. Non lascerò che questa seconda stagione mi invalidi il progetto in toto, dal momento che come concept, valore produttivo e artistico, attori e estetica Loki è stato un autentico toccasana per l’intero MCU.