Ho visto Jurassic World: Il Regno Distrutto. Mi ha divertito, mica no. Tuttavia per l’intera durata non ho fatto altro che percepire il complessone di inferiorità di questo franchise nei confronti del resto di Hollywood. L’unico Jurassic davvero bello era ovviamente il primo, tutto quello che è venuto dopo è stato uno sparare alla cieca, collezionando incidenti di percorso a raffica. Questa nuova incarnazione del franchise, la “serie world”, cerca in ogni modo di correggere il tiro, di creare una trama unitaria, di sviluppare la storia in una direzione futura, e a tratti ci riesce, ma solo a tratti. Qua e là si vedono ancora troppe ingenuità, cose arronzate, e il cattivo lavoro pregresso pesa ancora terribilmente. Persino in termini di casting: se nel 2018 tutto quello che riesci a fare per creare una macronarrazione omogenea è ingaggiare Goldblum per 30 secondi e tirare in ballo forzatamente il genetista orientale visto di sfuggita nel film originale, allora c’è un problema bello grosso in termini di visione generale. Altrove tutto questo sarebbe stato fatto in modo migliore, in modo più furbo, in modo più efficace. La disinvoltura di un Feige e del suo Marvel Cinematic Universe, o la solidità del know-how Lucasfilm io qui non le vedo, e temo sia ormai troppo tardi per riuscire a impararle. Bisognava, però 🙁