Toot, Whistle, Plunk and Boom

Musica in Cinemascope

Toot, Whistle Plunk and Boom è il secondo e ultimo episodio del ciclo Adventures in Music, che era stato inaugurato pochi mesi prima con Melody. Se il suo precedessore aveva introdotto nel cinema Disney il 3D e si era distinto per un uso massiccio dell'animazione ridotta, questa seconda uscita si rivela di caratura ancora superiore, tanto da fargli vincere l'Oscar come miglior cortometraggio. Si tratta di uno short molto importante per lo studio perché vede il primo impiego del Cinemascope, formato panoramico che in quegli anni si stava diffondendo con successo al cinema, restituendo al mezzo quell'unicità di cui l'arrivo della televisione sembrava averlo privato. A dire il vero, non tutte le sale all'epoca erano attrezzate per il Cinemascope, così gli artisti furono costretti a realizzare anche una versione in 4:3 del corto, in cui molti particolari effetti visivi basati proprio sulla larghezza dell'immagine vennero tagliati o pesantemente modificati. L'intero cast di Melody viene qui riportato in scena, riproponendo così quella stessa cornice narrativa in cui una scolaresca di uccellini ascolta le lezioni del Professor Owl, arguto insegnante di musica e impeccabile narratore.

Quattro Cavernicoli

Rispetto a Melody vengono fatti molti passi avanti, a cominciare dal contenuto stesso della lezione del gufo, molto meno dispersiva che nel predecessore. Ci si focalizza infatti sulla storia degli strumenti musicali, organizzati qui in quattro categorie: ottoni, legni, archi e percussioni. L'efficacissimo stratagemma utilizzato per chiarire il meccanismo alla base di ognuna di queste tipologie è l'immagine di quattro cavernicoli ritratti nel momento in cui scoprono come ottenere i diversi suoni in natura. Soffiare nel corno di una mucca, far vibrare una foglia, pizzicare la corda del proprio arco o colpirsi la pancia, ogni strumento musicale moderno nasce da una di queste quattro azioni casuali. Uno alla volta seguiamo l'evolversi di ogni suono dai primordi all'età moderna, vedendo quanti e quali strumenti sono nati dalla semplice declinazione della stessa idea. Lo spazio maggiore, fra tutti, è riservato agli ottoni. Questa volta sotto il profilo “didattico” il cortometraggio è efficacissimo: le spiegazioni non sono affatto confuse ma molto chiare, e si avvalgono della straordinaria grafica, che regala all'insieme un'anima particolarmente faceta, stemperandone l'aspetto educativo.

L'Arte dell'Animazione Ridotta

In tanta eccellenza spicca l'uso magistrale che viene fatto dell'animazione limitata, che da scorciatoia produttiva si trasforma qui in una vera e propria arte. Al lavoro sul corto c'è lo stesso team di registi, animatori e scenografi del predecessore, fra cui spiccano nomi eccellenti come Ward Kimball e Eyvind Earle. Il loro lavoro è però nettamente superiore rispetto agli eccessi di Melody: le stilizzazioni utilizzate si rivelano sempre vincenti, e il contrasto fra la staticità degli elementi presenti in scena e la fluidità di ciò che invece si muove crea effetti che vanno oltre il semplice umorismo, confermandosi come virtuose scelte espressive. Tutto ciò viene inoltre fortemente valorizzato dal formato Cinemascope che permette ai diversi elementi di apparire alle due estremità dell'immagine, sfruttando lo spazio scenico in modo particolarmente creativo. Sebbene non siano stati prodotti altri corti del ciclo Adventures in Music, l'ottimo risultato raggiunto da Toot, Whistle Plunk and Boom dimostrò come l'animazione ridotta potesse essere una strada artisticamente percorribile sia sul grande schermo, sia sul piccolo, dove sarebbe stata ottimamente utilizzata dallo stesso Kimball per i mediometraggi didattici della miniserie Tomorrowland.

di Valerio Paccagnella - Laureato in lettere moderne, è da sempre un grande appassionato di arti mediatiche, con un occhio di riguardo per il fumetto e l'animazione disneyana. Per hobby scrive recensioni, disegna e sceneggia. Nel 2005 fonda “La Tana del Sollazzo”, piattaforma web per la quale darà vita a diverse iniziative, fra cui l'enciclopedico The Disney Compendium e Il Fumettazzo, curioso esperimento di critica a fumetti. Dal 2011 collabora inoltre anche con Disney: scrive articoli per Topolino e Paperinik, e realizza progetti come la Topopedia (2011), I Love Paperopoli (2017) e PK Omnibus (2023).

Scheda tecnica

  • Titolo originale: Toot, Whistle, Plunk and Boom
  • Anno: 1953
  • Durata:
  • Produzione: Walt Disney
  • Regia: Ward Kimball, C. August Nichols
  • Storia:
  • Musica: Joseph Dubin
  • Animazione: Xavier Atencio, Marc Davis, Ward Kimball, Art Stevens, Julius Svendsen, Henry Tanous
Nome Ruolo
Xavier Atencio Animazione
Marc Davis Animazione
Walt Disney Produttore
Joseph Dubin Musica
Eyvind Earle Colore / Styling
Dick Huemer Storia
Ward Kimball Regista; Animazione
C. August Nichols Regista
A. Kendall O'Connor Direzione Artistica
Tom Oreb Colore / Styling
Art Stevens Animazione
Julius Svendsen Animazione
Henry Tanous Animazione