Topolino e la Barriera Invisibile

Giocare ai Cowboy

Dopo la terrificante disavventura con Macchia Nera, Topolino era entrato in punta di piedi negli anni 40, vivendo un paio di vicende più leggere e dai toni umoristici. Con Mickey Mouse at the Bar None Ranch ritorniamo invece ad un racconto di ampio respiro, ambientato nel far west, già scenario di innumerevoli kolossal gottfredsoniani degli anni ruggenti. Molte cose stanno cambiando però, in un’America sempre meno idealista e in preda ad un crescente disincanto. La guerra sta bussando alle porte, spazzando via illusioni e speranze, e cambiando di netto la sensibilità del tempo. E così il west in cui arrivano Topolino e Pippo richiama solo in apparenza lo scenario romantico del Bandito Pipistrello e ne è in realtà la parodia.

Il ranch in cui è ambientata la vicenda funziona come un normale villaggio vacanze per turisti, dove annoiate signore borghesi pregano per vivere l’eccitante esperienza di essere rapite dal ruvido e romantico Gambadilegno, che si “guadagna” il pane con piccole richieste di riscatto. Non c’è spazio per la paura o per il pericolo, e lo stesso Pietro sa che il meccanismo dei rapimenti deve rimanere blando, per mantenersi redditizio e alimentare il circolo vizioso. Il mito del far west sta tramontando, naufragando nella nostalgia e trasformandosi nella caricatura di sé stesso. Ne è un indizio persino Pippo, che qui gioca a scimmiottare i cantanti cow-boy dei film dell’epoca, ruolo che paradossalmente gli verrà affibbiato davvero fra qualche anno per mano del sagace Bill Walsh, in Topolino e Pippo a Hollywood.

La Mucca dei Sospiri

Gottfredson lavora da sempre fianco a fianco col reparto animazione, incorporandone le evoluzioni stilistiche e aggiornando di continuo il design dei personaggi. E sebbene dopo il restyling di Topolino di qualche mese prima si fosse vista qualche incertezza grafica, ora le cose stanno cambiando e molto presto Gottfredson riuscirà a far entrare nei suoi fumetti la folle vivacità del Topolino di Fred Moore. Ma spostando l’attenzione da Mickey al resto del cast, è palese come sia già iniziata una nuova fase dell’avventura artistica di Floyd. Il tratto è sempre più tondeggiante, curvilineo ed elegante. I retini vengono ancora usati con sapienza, regalando belle atmosfere, anche se le sfumature drammatiche e i toni cupi si fanno da parte per lasciar spazio ad uno spirito più lieve.

Di queste nuove frontiere recitative beneficia sicuramente Pippo, con cui Gottfredson gioca di continuo, conferendogli le pose più astruse e dinoccolate. Ma è nello strambo menage tra Gambadilegno e Clarabella che la storia trova il suo apice grafico e umoristico. Lei, ritratta come una svenevole oca giuliva, e lui nel pieno della sua bestiale prepotenza, forniscono un quadretto distorto e derisorio del cliché del romantico rapimento, di cui tralaltro la mucca disneyana sembra essere grande sostenitrice. Non si tratta di dinamiche completamente inedite, già negli anni 30 si erano visti nelle storie di Gottfredson spasimanti in malafede e damigelle abbindolate, ma non è una novità che periodicamente la striscia disneyana ricicli elementi del passato, aggiornandoli però ai nuovi traguardi grafici raggiunti, sempre più raffinati.

Oltre la Barriera

Sebbene per buona parte dei suoi quattro mesi di durata Topolino e la Barriera Invisibile punti soprattutto sull’umorismo e sulla straordinaria recitazione dei personaggi, verso la fine Gottfredson prova a riportare l’avventura sui binari avventurosi tipici del decennio ruggente. Anche qui però si nota come i tempi stiano irrimediabilmente cambiando: Topolino è coraggioso e determinato come sempre, ma buona parte dei suoi sforzi sono spesso destinati al fallimento o al successo fortuito. La barriera invisibile che circonda il covo di Gambadilegno, un tripudio di tecnologia e strumentazioni avveniristiche, sembra voler portare la storia più dalle parti dell’Uomo Nuvola e della sua scifi, contaminandone la natura western.

Inoltre, ancora una volta Floyd si dimostra in grado di creare dinamiche di genuina tensione: strepitoso il momento in cui Topolino si introduce nel covo, imitando le movenze di Gambadilegno, il quale compare qui per l’ultima volta con il suo tradizionale arto ligneo, prima di sostituirlo con una protesi realistica a partire da Topolino e il Boscaiolo. Inoltre si ricorda molto volentieri “l’assente presenza” dello scienziato complice di Pietro, responsabile delle varie diavolerie tecnologiche della storia. Proprio quest’ultimo stralunato personaggio, dallo spiccato accento tedesco, è l’unico labile rimando alla cupa realtà che si sta stringendo sull’America. Mentre dall’altro lato dell’oceano l’Europa precipita in guerra, Topolino non può far altro che guardare da lontano.

di Valerio Paccagnella - Laureato in lettere moderne, è da sempre un grande appassionato di arti mediatiche, con un occhio di riguardo per il fumetto e l'animazione disneyana. Per hobby scrive recensioni, disegna e sceneggia. Nel 2005 fonda “La Tana del Sollazzo”, piattaforma web per la quale darà vita a diverse iniziative, fra cui l'enciclopedico The Disney Compendium e Il Fumettazzo, curioso esperimento di critica a fumetti. Dal 2011 collabora inoltre anche con Disney: scrive articoli per Topolino e Paperinik, e realizza progetti come la Topopedia (2011), I Love Paperopoli (2017) e PK Omnibus (2023).

di Amedeo Badini Confalonieri - Il fumetto è sempre stato la sua grande passione, sotto forma prima di un rassicurante Topolino a cadenza settimanale, per poi inoltrarsi nel terreno filologico-collezionistico. Questo aspetto critico gli ha permesso di apprezzare altri autori, da Alan Moore a Jeff Smith, e soprattutto di affinare la curiosità verso tutta la nona arte del fumetto. Disney è il suo primo campo, ma non disdegna sortite e passeggiate in territori vicini. Scrive di fumetto e di cinema anche per il settimanale Tempi, per Lo Spazio Bianco e per il Papersera.

Scheda tecnica

  • Titolo originale: Mickey Mouse at the Bar None Ranch
  • Anno: 1940
  • Durata:
  • Storia: ,
Nome Ruolo
Merrill De Maris Storia
Floyd Gottfredson Disegni; Storia