Pluto e la Primavera

L'Esordio dei Credits

Nel 1944 anche Pluto si lascia alle spalle le tematiche belliche, per tornare alle sue consuete dinamiche. Nel corso dell'anno escono due cortometraggi a lui intitolati, il primo dei quali, Springtime for Pluto, curiosamente presenta una title card diversa dal solito, in cui il tradizionale volto di Pluto non è più su sfondo blu ma arancione. Il motivo di questa variazione non è chiaro, ma il cortometraggio è in effetti piuttosto atipico rispetto alla produzione standard del cucciolone. Più importante è però la presenza dei credits nei titoli di testa, che vengono qui introdotti per la prima volta nei cortometraggi Disney, e che a partire da The Plastics Inventor arriveranno anche nella serie di Paperino. È un importante punto di svolta per la storia dello studio, che da questo momento in poi inizierà a valorizzare maggiormente i nomi degli artisti all'opera sugli short, come il regista Charles Nichols o il compositore Oliver Wallace. La peculiarità di Springtime for Pluto sta tutta nel meccanismo comico alla base del corto, che ricorda molto di più lo humor dei cortometraggi di Pippo, piuttosto che le normali scaramucce da cortile del cucciolone. Lo short ci mostra Pluto alle prese con le “delizie” della primavera, mentre la voce fuoricampo di un narratore si diverte a declamare poesie e ad esaltare il lato più romantico della bella stagione.

L'How To di Pluto

In un primo momento il cane si fa trasportare da queste parole, facendosi inebriare dalla magica atmosfera e imbattendosi in fenomeni che destano il suo stupore. Fra questi non si può fare a meno di citare la bizzarra sequenza del bruco che diventa farfalla, sulle note di un'ipnotica canzoncina composta per l'occasione da Wallace. L'insetto si costruisce il bozzolo, salvo poi uscirne trasformato in una sensuale ballerina in miniatura, che inizierà a danzare intorno a Pluto, mostrando un lato di sé assai poco animale. È una scena particolare, sia per l'improvviso cambio di sesso del personaggio, sia per gli influssi della cultura sudamericana che dopo il viaggio di Walt hanno ormai preso il sopravvento allo studio. Nella seconda ci si avvicina ulteriormente alle dinamiche degli How To di Pippo, e infatti l'idillio declamato dal narratore viene puntualmente disatteso da Pluto. Il povero cane viene braccato da uno sciame di api, finisce in un cespuglio di ortiche e si becca persino la grandine, in seguito ad un violento acquazzone, scoprendo quindi il lato oscuro della bella stagione. Siamo di fronte ad uno dei cortometraggi migliori di Pluto, sia sotto il profilo artistico sia nei contenuti, che non lesinano ironia e sarcasmo. La guerra ha decisamente reso più smaliziato il clima allo studio, su tutti i livelli.

di Valerio Paccagnella - Laureato in lettere moderne, è da sempre un grande appassionato di arti mediatiche, con un occhio di riguardo per il fumetto e l'animazione disneyana. Per hobby scrive recensioni, disegna e sceneggia. Nel 2005 fonda “La Tana del Sollazzo”, piattaforma web per la quale darà vita a diverse iniziative, fra cui l'enciclopedico The Disney Compendium e Il Fumettazzo, curioso esperimento di critica a fumetti. Dal 2011 collabora inoltre anche con Disney: scrive articoli per Topolino e Paperinik, e realizza progetti come la Topopedia (2011), I Love Paperopoli (2017) e PK Omnibus (2023).

Scheda tecnica

  • Titolo originale: Springtime for Pluto
  • Anno: 1944
  • Durata:
  • Produzione: Walt Disney
  • Regia: Charles A. Nichols
  • Musica: Oliver Wallace
Nome Ruolo
Walt Disney Produttore
Charles A. Nichols Regista
Oliver Wallace Musica