Forum e critica ai tempi del web

La critica propriamente detta, nel mondo del fumetto, in Italia non esiste. Certo, esistono alcune persone che producono contenuti editoriali per case editrici che si occupano di fumetto, e le edicole presentano un pugno di riviste che si occupano della nona arte. Ma è una goccia nell’oceano, specie considerando comunque la diffusione di fumetto (soprattutto popolare) presente nel nostro Paese.

Inevitabilmente la maggior parte degli appassionati troverà informazioni, recensioni, news e riflessioni sullo stato del fumetto – e dell’animazione, e delle serie tv… in sostanza di tutte quelle che possiamo definire “arti mediatiche” – nel web, che però non offre tanto un panorama professionale, quanto piuttosto delle realtà che potremmo definire di matrice amatoriale. E tra queste, i forum di discussione sono l’emblema di come può cambiare il modo di fruire il fumetto negli anni dall’alfabetizzazione digitale.

I forum non sono altro che un luogo virtuale nel quale si può parlare di un determinato argomento: ma, perlomeno per quanto riguarda il mondo del fumetto italiano, sono spesso visti da addetti ai lavori e utenti stessi come un’arena nella quale scontrarsi, creando spesso tensioni tra le parti in causa per alcuni commenti espressi. Il grande equivoco che sta alla base di questa dinamica è che i forum non sono altro che la versione digitale e leggermente più strutturata di una discussione da bar, dove non c’è pretesa di esprimere critiche motivate ma semplicemente si manifesta il proprio parere riguardo una certa questione. Certo, un forum è più strutturato di una chat, ci sono regolamenti e persone che li fanno rispettare, ma ciò non toglie che considerare i forum tematici come una spia generale sui pareri di chi fruisce il prodotto rischia di far perdere la giusta ottica di valutazione di questo mezzo di comunicazione. Esempi di tutte queste dinamiche si possono trovare senza problemi online, vedi alla voce Papersera e Comicus.

Arriviamo alla Tana del Sollazzo: a che pro un “editoriale”, strumento tipico delle testate giornalistiche, su un forum? Chiarisco subito, per prevenire eventuali malelingue: non pensiamo di essere i migliori, pensiamo solo che questo forum ha delle particolarità rispetto agli altri, che in parte superano le problematiche appena evidenziate. Il Sollazzo è una realtà piccola, selettiva ma in modo naturale e non forzoso, che nonostante un numero ristretto di utenti resiste da 7 anni nel web e ha una sua precisa linea editoriale. Non mancano i problemi e il lato più goliardico di vivere il forum (il nome dice tutto), ma la qualità e la serietà sono una dote che hanno sempre contraddistinto questo spazio.

Spazio che può vantare un’eredità importante: è di fatto l’evoluzione del primo forum dedicato a PK, che si attesta tra i primi (se non il primo a tutti gli effetti) esperimenti di creare community online in Italia dedicate ad un fumetto. E l’invito partiva proprio dall’editoriale sul Numero Zero di PKNA, firmato dalla futura direttrice di Topolino Valentina De Poli, così che PK tra le tante innovazioni portate nel fumetto del Bel Paese introduceva anche quest’idea che, nel 1996, era tutt’altro che banale. La Tana del Sollazzo si pone quindi come l’ultimo e più durevole anello di quella catena partita 17 anni fa, capace di ampliarsi e approfondire il proprio approccio nel corso degli anni ma rimanendo fedele al proprio DNA.

In secondo luogo è da notare come l’obiettivo iniziale del forum fosse quello di essere un’intersezione tra le utenze dei diversi forum tematici: la matrice comune di chi si interessa di fumetto Disney, fumetto americano, fumetto europeo, animazione Disney, animazione in generale, cinema, serie televisive, videogiochi (le “arti mediatiche”, appunto) si trova in una realtà strutturata in modo tale da abbracciare l’insieme più variopinto di queste istanze, raccogliendo l’utenza più trasversale dei forum specializzati in una sola di queste passioni.

L’utenza più trasversale coincide spesso con le persone più preparate, attente e curiose, dotate solitamente anche di una certa capacità di analisi e di esposizione: connubio questo che da un lato ha spesso allontanato chi non mirava a tanto nella propria esperienza da forum, dall’altro ha permesso a chi rimaneva di costruire qualcosa di significativo all’interno del forum. Alcuni utenti sono riusciti addirittura a trovare lavoro nel settore fumettistico. Certo, non tutte le aree del forum sono coperte in egual misura e competenza, ma chiunque si senta di poter dire qualcosa in merito agli argomenti che si trattano sul forum è il benvenuto per contribuire a renderlo sempre più completo. Questo “melting pot” di interessi permette dunque al Sollazzo di costituire una comunità matura, con l’obiettivo di aprire la mente a chi lo frequenta e di evitare punti di vista univoci, che a volte si possono riscontrare in forum monotematici.

Risulta allora più comprensibile la voglia di creare un punto preciso del forum in cui la politica editoriale cui si accennava prima prenda forma in maniera esplicita, attraverso un osservatorio ragionato dell’intrattenimento mediatico. E’ un modo per affermare la propria identità, la quale non rinnega il DNA da forum ma cerca comunque di andare anche oltre, immergendosi nell’attualità delle discussioni sulle arti mediatiche.