Pippo e Wilbur

La Storia di Pippo

La prima apparizione di Pippo risale al 1932, nel cortometraggio Mickey's Revue. Sebbene molto diverso da come sarebbe stato in seguito, lo spilungone già si distingueva per la sua risata sguaiata. A doppiarlo era infatti Pinto Colvig, che all'epoca dava la voce a svariati personaggi comici nei corti animati prodotti allo studio. Col passare del tempo gli animatori diedero a Pippo molto più spazio, cambiandogli persino il nome da Dippy Dawg a Dippy the Goof, per approdare al più immediato Goofy. Dopo un primo periodo di rodaggio in cui il suo ruolo era stato quello di semplice disturbatore, con il passaggio al colore Pippo venne usato con maggior insistenza, andando a formare un terzetto con Topolino e Paperino. È in questi cortometraggi che il buon Goofy venne graficamente rielaborato e adottato da Art Babbit, che lo rese una vera e propria star. Il suo umorismo stralunato e imprevedibile aveva dato modo agli animatori di realizzare autentici capolavori, quali Clock Cleaners (1937) e Mickey's Trailer (1938). Con il passaggio dei diritti di distribuzione da United Artist a RKO, Walt Disney inizia ad aprire nuove serie di shorts, intitolandole ai diversi comprimari di Topolino: dopo aver regalato una carriera solista a Paperino e Pluto, nel 1939 è finalmente la volta di Pippo, che debutta nell'ottimo Goofy and Wilbur.

Un'Esca per Amico

La struttura che verrà prevalentemente utilizzata nei cortometraggi di Pippo sarà quella degli How To, finti filmati didattici in cui una voce fuoricampo si lancia in seriose dissertazioni su vari argomenti... solo per veder disattese le sue parole dalle goffaggini di Pippo. Goofy and Wilbur non segue tuttavia questa formula, che verrà impiegata solo a partire dall'anno successivo, ma rappresenta uno dei pochi shorts della serie ad adottare una narrazione standard. In apertura troviamo Pippo che naviga allegramente sulla sua barchetta a motore in un fiume da cui spunta un cartello di divieto di pesca. Lo spilungone ha escogitato però un sistema per eludere il divieto. L'idea strampalata e nel contempo geniale di Pippo è quella di fare della sua esca un vero e proprio animale domestico, incoraggiandola ad andare a stuzzicare personalmente i pesci, per portarli alla barca “spontaneamente”. La complice di Pippo è una cavalletta di nome Wilbur, con la quale sin da subito ci viene mostrato avere un certo feeling. La prima metà dello short è infatti incentrata su questa originalissima strategia di pesca, e sulle spacconate di Wilbur, che più di una volta finirà per mettersi nei guai a causa dell'eccessiva sicurezza di sé.

Wilbur, Torna da Me!

Nella seconda parte Wilbur finirà infatti ingoiato da un rospo, il quale verrà a sua volta mangiato da una cicogna, cosa che manderà il buon Goofy totalmente nel panico. Lo short a questo punto tocca vette di assoluta brillantezza, nel mostrarci Pippo lanciarsi all'inseguimento dei vari animali, disperato per la perdita del suo amico. La sua reazione spropositata riesce ad essere comica, e persino commovente quando lo vedremo crollare in lacrime, persa ogni speranza. Il finale con l'improbabile resurrezione di Wilbur tramite uovo è illogica e geniale allo stesso tempo, e dimostra come la sola presenza di Pippo protagonista basti a piegare il mondo alle logiche del suo pensiero laterale. Goofy and Wilbur rappresenta così un ottimo inizio per la serie, benché non lo si possa certo ritenere rappresentativo di ciò che vedremo in seguito. Va notato che nelle frequenti inquadrature ravvicinate delle mani di Pippo si possono contare cinque dita, anziché le solite quattro, che da sempre rappresentano lo standard nell'animazione disneyana. Questo corto riceverà una citazione nella storia a strisce di Floyd Gottfredson e Merril De Maris Mickey Mouse and Robinson Crusoe (Topolino e Robinson Crusoe) ancora in corso di pubblicazione in quei mesi. In quella sede, Pippo afferma infatti di essere stato scritturato per un film in compagnia di una cavalletta, lamentando di essere stato messo in ombra da lei e ironizzando dunque sulla sua prima esperienza da solista.

di Valerio Paccagnella - Laureato in lettere moderne, è da sempre un grande appassionato di arti mediatiche, con un occhio di riguardo per il fumetto e l'animazione disneyana. Per hobby scrive recensioni, disegna e sceneggia. Nel 2005 fonda “La Tana del Sollazzo”, piattaforma web per la quale darà vita a diverse iniziative, fra cui l'enciclopedico The Disney Compendium e Il Fumettazzo, curioso esperimento di critica a fumetti. Dal 2011 collabora inoltre anche con Disney: scrive articoli per Topolino e Paperinik, e realizza progetti come la Topopedia (2011), I Love Paperopoli (2017) e PK Omnibus (2023).

Scheda tecnica

  • Titolo originale: Goofy and Wilbur
  • Anno: 1939
  • Durata:
  • Produzione: Walt Disney
  • Regia: Dick Huemer
  • Storia:
  • Cast: Pinto Colvig, Olcott Vail
  • Musica: Paul J. Smith
  • Animazione: Arthur Babbit, Izzy Klein, Edward Love, Wolfgang Reitherman, Berny Wolf
Nome Ruolo
Arthur Babbit Animazione
Pinto Colvig Cast (Goofy)
Walt Disney Produttore
Otto Englander Storia
Dick Huemer Regista
Izzy Klein Animazione
Edward Love Animazione
Joshua Meador Effetti Speciali
Wolfgang Reitherman Animazione
Paul J. Smith Musica
Olcott Vail Cast (Talking Violin)
Berny Wolf Animazione