Poor Papa

Storia di un Coniglio Sfortunato

È cosa nota che, col passare del tempo, Walt Disney provava sempre meno soddisfazione nel lavorare alle Alice Comedies. Dover trovare sempre modi via via più forzati per inserire nei suoi cortometraggi una bambina in live action, quando ormai il suo studio stava perfezionando l’animazione come forma d’arte, stava diventando a dir poco frustrante. L'occasione per passare ad altro arrivò con la fine dell’accordo tra Charles Mintz e la Film Booking Offices, e l’ingresso in scena di un nuovo grande partner affaristico per la sua società di distribuzione: la Universal. Convinti che nel settore animazione oramai ci fossero un po’ troppi gatti (Felix, Krazy Kat, lo stesso Julius), i responsabili della Universal richiesero un nuovo tipo di animale e il risultato del brainstorming fu un coniglio, il cui nome Oswald venne deciso direttamente da loro.

Walt e Ub negli ultimi corti di Alice avevano inserito un buon numero di topi anonimi dalle orecchie più lunghe del solito, forse un modo per allenarsi graficamente a ciò che stava per arrivare, fatto sta che nel 1927 iniziarono i lavori sul nuovo personaggio, che avrebbe dovuto essere protagonista di una prima serie di ventisei cortometraggi. Il primo di questi, Poor Papa, venne però malamente rispedito al mittente, con notevole biasimo sia da parte di Mintz che della Universal. Nella corrispondenza d’epoca Walt si trovò a doversi giustificare dalle numerose critiche mosse dai committenti: l’animazione venne giudicata pigra e ripetitiva, il numero di personaggi eccessivo e incapace di far spiccare il protagonista, il quale fu per giunta ritenuto ben poco accattivante, dato il suo aspetto un po’ anzianotto.

Oswald Abortisce

Sebbene le critiche all’animazione e al comparto narrativo del corto fossero state decisamente ingenerose, Mintz e i suoi soci non avevano tutti i torti sul design del protagonista. Il primo Oswald è in effetti molto diverso da quello che oggi conosciamo: il suo aspetto decisamente adulto, con le guance cadenti e la pipa in bocca, non gli conferiva effettivamente quell’appeal che gli alti papaveri della Universal si aspettavano. D'altro tenore è invece il tono di questa sua prima vicenda, dissacrante e surreale come nei migliori corti d'epoca: scherzando sull'elevata prolificità del conigli, Poor Papa ci mostra Oswald alle prese con una cucciolata in continua espansione.

La rilettura in chiave umana di questo fenomeno naturale si dimostra un colpo di genio, ed è davvero divertente vedere l’ansioso coniglio interagire con il dottore e addirittura annodare la cappa del camino per impedire a uno stormo di cicogne di recapitargli una seconda ondata di bambini. Molte delle gag di questo short, meno quelle più metaforicamente “anticoncezionali”, verranno in seguito riciclate per Mickey's Nightmare (1932), come la scena in cui i piccoli spuntano dal chilometrico letto matrimoniale o le disastrose conseguenze del loro riversarsi in casa. Eppure in Poor Papa gli animatori sembrano divertirsi anche di più, facendo agire Oswald in maniera decisamente più scorretta: nel finale il coniglio arriva a far materialmente guerra alle cicogne, impallinandole con lo schioppo, mentre loro di contro gli recapitano coniglietti facendoglieli passare per le tubature del rubinetto.

Oswald Abortito

Sebbene i punti di contatto tra Oswald e il primo Topolino siano parecchi, quest'anima irriverente non supererà indenne il passaggio dal coniglio al topo. Graficamente invece la somiglianza risulterà più diretta, data l'evoluzione grafica a cui Oswald andrà incontro nel giro di pochi short. Con il secondo corto, Trolley Troubles, Walt infatti aggiusterà il tiro: ignorerà il bizzarro suggerimento di Mintz di dotare Oswald… di un monocolo, e si limiterà a ringiovanirlo, presentandolo al grande pubblico in una versione leggermente più sbarazzina. E, corto dopo corto, con l’evoluzione del tratto di Iwerks, le cose miglioreranno ancora, conferendo al coniglio il tipico look da monello di strada anni 20. Ma se Trolley Troubles incontrerà finalmente i favori della committenza, Poor Papa rimarrà nel cassetto per molto tempo ancora.

Mintz se ne ricorderà l’anno successivo e, per prendere tempo dopo la drastica fine del suo rapporto con Walt, lo inserirà nella sua scaletta distributiva, mescolandolo agli ultimi corti di matrice disneyana che nel frattempo gli erano stati consegnati. Poi, di Poor Papa si persero le tracce per quasi un secolo, motivo per cui non venne inserito nemmeno nel volume dei Disney Treasures del 2007 dedicato all'integrale di Oswald, a cura di Leonard Maltin. Fu solo nel 2014 che grazie a Dave Bossert e David Gerstein il torto venne riparato: la Disney Company riuscì a entrare in possesso di una copia del film e così una versione di Poor Papa opportunamente restaurata e con una colonna sonora composta per l’occasione da Mark Watters, venne finalmente proposta al grande pubblico, fra i contenuti speciali della Signature Edition di Pinocchio (1940).

Revisione del 29 Marzo 2024.

di Valerio Paccagnella - Laureato in lettere moderne, è da sempre un grande appassionato di arti mediatiche, con un occhio di riguardo per il fumetto e l'animazione disneyana. Per hobby scrive recensioni, disegna e sceneggia. Nel 2005 fonda “La Tana del Sollazzo”, piattaforma web per la quale darà vita a diverse iniziative, fra cui l'enciclopedico The Disney Compendium e Il Fumettazzo, curioso esperimento di critica a fumetti. Dal 2011 collabora inoltre anche con Disney: scrive articoli per Topolino e Paperinik, e realizza progetti come la Topopedia (2011), I Love Paperopoli (2017) e PK Omnibus (2023).

Scheda tecnica

  • Titolo originale: Poor Papa
  • Anno: 1927
  • Durata:
  • Produzione: Winkler Productions
  • Animazione: Norm Blackburn, Les Clark, Ben Clopton, Friz Freleng, Rollin "Ham" Hamilton, Hugh Harman, Rudolph Ising, Ub Iwerks
Nome Ruolo
Norm Blackburn Animazione
Les Clark Animazione
Ben Clopton Animazione
Friz Freleng Animazione
Rollin "Ham" Hamilton Animazione
Hugh Harman Animazione
Rudolph Ising Fotografia (Animation); Animazione
Ub Iwerks Animazione
Winkler Productions Produttore

Bibliografia

Sul film:

  • Merritt, Russell; Kaufman, J. B., Walt in Wonderland: The Silent Films of Walt Disney/Nel Paese delle Meraviglie: I Cartoni Animati Muti di Walt Disney, Gemona, UD: Edizioni Biblioteca dell'Immagine (1992), Hardcover, Dust Jacket, pp. 240. Updated Edition: Walt in Wonderland: The Silent Films of Walt Disney, Baltimore, Maryland: The John Hopkins University Press (2000), Paperback, pp. 168.
  • Susanin, Timothy S., Walt Before Mickey - Disney's Early Years, 1919-1928, Jackson, Mississippi: University Press of Mississippi, (2011) Hardcover; Dust Jacket, pp. 340.
  • Bossert, David A.; Gerstein, David (ed.), Oswald the Lucky Rabbit: The Search for the Lost Disney Cartoons, Los Angeles/New York: Disney Editions, (2017) Hardcover, pp. 176. Updated Edition: Oswald the Lucky Rabbit: The Search for the Lost Disney Cartoons (REVISED SPECIAL EDITION), Los Angeles/New York: Disney Editions, (2019) Hardcover, pp. 176, including Litographs.