Self Control

Relax sull'Amaca

Per Paperino il 1938 è un anno molto speciale, perché è quello in cui gli viene dedicata finalmente una striscia quotidiana, affidata a Bob Karp e Al Taliaferro. Quest'annata segna inoltre l'effettivo inizio della produzione regolare di cortometraggi a lui dedicati. Se ne contano infatti ben cinque, un numero pari a quello delle altre due serie, che di lì a poco perderanno il titolo di ammiraglie. È inoltre in quest'anno che avremo l'esordio dei suoi tre nipotini, che distoglieranno Paperino dalle sue vicende in solitaria. Ad aprire l'annata dei Donald Duck Shorts è Self Control, un cortometraggio importantissimo per la definizione del suo personaggio. In apertura troviamo Paperino disteso sull'amaca, pronto a gustarsi un pomeriggio di totale relax. La radio accesa trasmette un programma in cui uno psicologo invita gli ascoltatori a non perdere mai la pazienza, suggerendo di contare fino a dieci. Paperino cercherà di seguire con entusiasmo gli insegnamenti del suo mentore radiofonico ma verrà continuamente disturbato da alcuni animaletti, che metteranno a dura prova la sua pazienza. Nell'ordine vediamo Donald battibeccare con una mosca, un bruco, una gallina e un picchio, niente che possa chiaramente impressionare lo spettatore avvezzo a tali dinamiche. Tuttavia il contrasto con il caricaturale buonismo dello speaker radiofonico e le sue sciocche canzoncine didattiche, riesce a rendere la situazione piuttosto divertente, riscattando il cortometraggio.

Definire Paperino

Paperino fa presa sul pubblico perché è puro istinto, il che lo rende spesso e volentieri un ideale campionario di difetti umani in cui giocare a riconoscersi. In quest'ottica, Self Control è fondamentale nella sua evoluzione, perché introduce alcune tematiche che verranno in seguito esplorate. È qui che vediamo per la prima volta quello che diventerà ben presto il suo hobby d'elezione: poltrire sull'amaca. In molti fumetti, prodotti anche in Italia, verranno messe in luce altre qualità di Paperino quali l'intraprendenza e l'eroismo, tuttavia la passione per l'amaca rimarrà una costante del suo personaggio, portando erroneamente il pubblico (e la sua stessa famiglia!) a ritenerlo un incorreggibile pigrone. Un altro tema che ritroveremo in seguito in capolavori come Cured Duck (1945) e Donald's Double Trouble (1946) è quello dell'autocontrollo. L'irascibilità di Paperino era stata una sua costante sin da Orphan's Benefit (1934), ma adesso vediamo per la prima volta Paperino cercare di combatterla, acquisendo un certo spessore e ironizzando sulla psicologia spicciola del conduttore radiofonico. Gli animatori troveranno divertente stuzzicare Donald per tutta la sua carriera, ponendolo a confronto con animali di piccola taglia, capaci di rendere ancora più paradossale la sua incapacità di sottometterli. Quelli che troviamo in questi primi anni di carriera sono bestioline anonime, una sorta di prova generale per quelli assai più caratterizzati che Jack Hannah gli affiancherà nei corti prodotti un decennio dopo.