The Clock Store

L'Antica Orologeria

L'apertura di The Clock Store è eloquente nel mostrarci quanto tempo sia passato dalle prime Silly Symphony e quante cose siano cambiate in pochi anni in termini di estetica e storytelling. Un vecchietto avanza lentamente su una stradina buia, accendendone uno ad uno i lampioni e svelando uno scenario deliziosamente mitteleuropeo. Arrivato alla fine della strada esce di scena, lasciando lo spettatore di fronte all'antica bottega di un orologiaio, in cui di notte gli oggetti prendono vita. Seguono le classiche coreografie, in cui gli animatori si sbizzarriscono a personificare i mille tipi di orologi presenti sulla scena: sveglie, cipolloni, pendole, orologi da polso e persino alcuni diorami, finemente intagliati. Si tratta di un cortometraggio essenzialmente musicale, il cui climax è rappresentato da una semplice lite tra due sveglie, che sfocerà in un incontro di pugilato. Il tema del negozio che prende vita nottetempo era già stato affrontato in Midnight in a Toy Shop (1930) e sarebbe poi tornato in The China Shop (1934), in cui sarebbero apparse due figure molto simili alla dama e al cicisbeo di porcellana viste in The Clock Store.

Il Look Europeo di Albert Hurter

Il meraviglioso stile europeo di The Clock Store e di molte altre Silly Symphony prodotte in questi mesi si deve al contributo del grandissimo Albert Hurter, illustratore svizzero specializzato in libri di fiabe, che in Disney dopo una prima fase come animatore, si dedicò alla direzione artistica di un gran numero di progetti. Con l'arrivo del colore, Silly Symphony come Babes in the Woods continueranno a mantenere un'impostazione visiva tipicamente fiabesca, ricca di particolari e all'occorrenza persino dark. Lo stile di Hurter, unito a quello di Gustav Tenngren si rifletterà in dosi massicce anche nel look di Biancaneve e i Sette Nani e Pinocchio: la casetta dei nani ricolma di piccole sculture di legno e la bottega di Geppetto con i suoi numerosi orologi sarebbero state il naturale sbocco del potenziale visivo sviluppatosi nelle Silly Symphony. The Clock Store verrà utilizzato come punto di riferimento degli studios otto decenni dopo, per la realizzazione del cortometraggio in CGI Tick Tock Tale (2010), in cui l'Europa e una bottega di orologi torneranno in scena.

di Valerio Paccagnella - Laureato in lettere moderne, è da sempre un grande appassionato di arti mediatiche, con un occhio di riguardo per il fumetto e l'animazione disneyana. Per hobby scrive recensioni, disegna e sceneggia. Nel 2005 fonda “La Tana del Sollazzo”, piattaforma web per la quale darà vita a diverse iniziative, fra cui l'enciclopedico The Disney Compendium e Il Fumettazzo, curioso esperimento di critica a fumetti. Dal 2011 collabora inoltre anche con Disney: scrive articoli per Topolino e Paperinik, e realizza progetti come la Topopedia (2011), I Love Paperopoli (2017) e PK Omnibus (2023).

Scheda tecnica

  • Titolo originale: The Clock Store
  • Anno: 1931
  • Durata:
  • Produzione: Walt Disney
  • Regia: Wilfred Jackson
  • Musica: Frank Churchill
  • Animazione: Ed Benedict, Charles Byrne, Johnny Cannon, Chuck Couch, Joe D'Igalo, Gilles "Frenchy" De Trémaudan, Hardie Gramatky, Albert Hurter, Harry Reeves, Ben Sharpsteen, Cecil Surrey, Tat, Rudy Zamora
Nome Ruolo
Ed Benedict Animazione (Assistant)
Charles Byrne Animazione
Johnny Cannon Animazione
Frank Churchill Musica
Chuck Couch Animazione
Joe D'Igalo Animazione
Gilles "Frenchy" De Trémaudan Animazione
Walt Disney Produttore
Emil Flohri Fondali
Hardie Gramatky Animazione
Albert Hurter Animazione
Wilfred Jackson Regista
Carlos Manriquez Fondali
Mique Nelson Fondali
Charles Philippi Layout
Harry Reeves Animazione
Ben Sharpsteen Animazione
Cecil Surrey Animazione
Tat Animazione
Rudy Zamora Animazione