Paperino e le Uova d'Oro

Quotazioni alle Stelle

A partire da The Golden Eggs viene abbandonato il primo tema musicale di Paperino e debutta un nuovo motivetto, che verrà utilizzato a lungo nel corso degli anni 40, e che accompagnerà i credits di alcuni dei migliori corti della filmografia di Donald Duck. Lo short in questione, scritto ancora una volta da Carl Barks e Jack Hannah, parte da una premessa davvero simpatica: Paperino si accorge che le quotazioni delle uova sono salite alle stelle e decide così di dare una “spintarella” all'attività del suo pollaio, dando alle galline una frizzante colonna sonora che le incoraggi ad aumentare la produzione. Un ostacolo è però rappresentato dal gigantesco e iperprotettivo gallo cedrone, che gli impedisce di portarsi via il cestino con le uova prodotte dalle galline. Curiosamente, pur trattandosi di un vero animale, le sue dimensioni superano quelle dello stesso Paperino, dimostrando quanto all'epoca la suddivisione tra animali reali e animali antropomorfi fosse meno netta.

La Zona Grigia

Non sarà questa l'ultima volta che nel microcosmo disneyano vedremo esplorata quella “zona grigia”, a metà strada tra natura animale e antropomorfa, in cui troveremo personaggi non completamente evoluti ma capaci di ragionare come esseri umani, come Gancio, Humprey e Cip e Ciop. The Golden Eggs è quasi interamente occupato da una lunga sequenza in cui Paperino cerca di aggirare l'ostacolo, travestendosi da gallina e seducendo il suo nemico. L'idea funziona, e sebbene si tratti di una gag stiracchiata, riesce a reggere abbastanza bene l'intera durata dello short, mostrandoci le ridicole interazioni tra i due. Il gallo, nelle sue manovre di seduzione, ricorda leggermente il suo corrispettivo visto nella Silly Symphony Farmyard Symphony (1938), ma anche quello di Cock O' the Walk (1935). Il finale, in cui Paperino riesce a farla franca, ma finisce per rompere accidentalmente le uova, è invece pressocché identico a quello visto tanto tempo prima in Alice's Egg Plant (1925).