I Nuovi Laugh-O-Grams

L'ultima delle Alice Comedies uscite nel 1924 non fa altro che confermare la nuova impostazione della serie. Come si è visto, con l'arrivo nello staff di Ub Iwerks l'idea delle comiche a scrittura mista, dotate di una robusta porzione live action, è andata sfumando. Disney ha adesso la possibilità di realizzare cartoni animati completi, senza scorciatoie e compromessi, dunque la cornice dal vivo viene tagliata, permettendo allo spettatore di entrare subito nel vivo dell'azione. Il precedente Alice and the Three Bears aveva inaugurato questo nuovo corso, svelando la volontà di Walt di tornare a fare quello che faceva ai tempi dei Laugh'O'Grams di Kansas City: attingere al repertorio fiabesco tradizionale, dandogli però un sapore satirico e contemporaneo.

Dopo i tre orsi distillatori clandestini di alcolici, tocca alla celebre storia del pifferaio di Hamelin essere reinterpretata. Non stupisce quindi il ripescaggio di un personaggio dei tempi di Kansas City, ovvero il re, quella figura umana generica che nei primi corti di Disney rappresentava il potere e l'autorità. La prima sequenza è ambientata in casa sua, e ci mostra un gruppo di topi che cantano e ballano, disturbandone il riposo. Sebbene il re venga identificato come tale, lo scenario è quello di una casa assolutamente ordinaria, né ci sono particolari accorgimenti che collochino la vicenda in un contesto fiabesco.

Hamelin Acerba

Successivamente si ha l'entrata in scena di Alice (Virginia Davis) e del gatto Julius, ormai personaggio regolare della serie. I due tenteranno di sbarazzarsi dei topi per ottenere una ricompensa, e ci riusciranno solo mediante l'utilizzo di un grosso macchinario aspirapolvere, ennesimo elemento tecnologico che Walt e Ub inseriscono allo scopo di dare a questo tipo di fiabe animate un tocco moderno. C'è poi un epilogo in cui Alice e Julius rivolteranno il macchinario contro il loro committente, in seguito ad un diverbio legato all'entità della ricompensa, ripercorrendo a modo loro il finale della fiaba originale.

Sebbene qua e là si notino diversi tentativi di dare alla narrazione un tocco irriverente e arguto, l'esecuzione è ancora molto acerba, tuttavia nel 1925 le cose cambieranno e le Alice Comedies inizieranno a presentare materiale ben più raffinato, come vedremo ad esempio in Alice's Egg Plant. Infine non va dimenticato che Disney tornerà una volta ancora sulla vicenda del pifferaio magico nella bellissima Silly Symphony del 1933 The Pied Piper. Un decennio dopo, con la crescita esponenziale della qualità del lavoro dei suoi animatori, i risultati saranno ben diversi.

di Valerio Paccagnella - Laureato in lettere moderne, è da sempre un grande appassionato di arti mediatiche, con un occhio di riguardo per il fumetto e l'animazione disneyana. Per hobby scrive recensioni, disegna e sceneggia. Nel 2005 fonda “La Tana del Sollazzo”, piattaforma web per la quale darà vita a diverse iniziative, fra cui l'enciclopedico The Disney Compendium e Il Fumettazzo, curioso esperimento di critica a fumetti. Dal 2011 collabora inoltre anche con Disney: scrive articoli per Topolino e Paperinik, e realizza progetti come la Topopedia (2011), I Love Paperopoli (2017) e PK Omnibus (2023).

Scheda tecnica

  • Titolo originale: Alice the Piper
  • Anno: 1924
  • Durata:
  • Produzione: Margaret J. Winkler Productions
  • Cast: Virginia Davis
  • Animazione: Rollin "Ham" Hamilton, Thurston Happer, Ub Iwerks
Nome Ruolo
Lillian Bound Supervisione Ink & Paint
Virginia Davis Cast (Alice)
Kathleen Dollard Supervisione Ink & Paint
Harry Forbes Fotografia (Live Action)
Rollin "Ham" Hamilton Animazione
Thurston Happer Animazione
Ub Iwerks Animazione
Mike Marcus Fotografia (Animation)
Margaret J. Winkler Productions Produttore