Social Lion

Jack Kinney, tra Satira e Decostruzione

Anche questo terzo special cartoon del 1954 porta la firma di Jack Kinney. Dopo la fine della serie di Pippo, l'arguto regista ha saputo riciclarsi molto bene, riuscendo a trasferire in queste brevi storielle one-shot tutta la sua dirompente carica umoristica. I credits di Social Lion addirittura sfoggiano con naturalezza il tema musicale di Pippo, come a sottolineare la mancanza di qualsivoglia soluzione di continuità con la serie appena conclusa. I contenuti del corto non smentiscono questa affinità: la scena d'apertura ricicla infatti alcuni elementi da African Diary (1945), inoltre per l'intera durata dello short è presente una didascalica voce narrante che, come negli How To, commenta quanto avviene sulla scena, mentre le immagini travisano il senso delle sue parole. In questo caso viene portata avanti quella decostruzione della figura dell'animale feroce che affonda le sue radici già nel personaggio del puma Louie, mescolandola alla satira sociale, già incontrata nel ciclo di George Geef. Il mix è esplosivo.

Nella Totale Indifferenza

Il leone del titolo si fa volutamente catturare per farsi portare dalla savana alla città, e una volta giunto a destinazione si libera, intenzionato ad affermare la sua egemonia anche in questo nuovo mondo. Andrà incontro ad una cocente delusione. Il logorio della vita moderna ha infatti profondamente trasformato la nostra società, rendendola apatica, e adesso nessuno si fa più intimorire dalla belva. Nell'epoca del disincanto, il povero leone si ritroverà sballottato in situazioni sempre più umilianti, imbattendosi in ubriaconi, attaccabrighe e perfino un truffatore intenzionato a vendergli un ponte. Amara e paradossale la sequenza finale, in cui vediamo il leone decidere di uniformarsi all'etichetta, abbigliandosi come un essere umano... salvo essere improvvisamente identificato e deportato in uno zoo, nel panico generale. Social Lion rappresenta quindi una riflessione significativa sulla crisi dei valori verso cui la società moderna sta avviandosi, in cui non esistono più certezze, e il diverso viene discriminato quanto più prova a integrarsi.

Le Sbavature di Norman Ferguson

È un vero peccato che tali contenuti non siano supportati da un comparto visivo adeguato. Anche questo corto viene infatti realizzato in animazione limitata, tuttavia la sintesi grafica non raggiunge la qualità di Toot, Whistle, Plunk and Boom o di Pigs is Pigs. I personaggi umani che popolano la città vorrebbero sembrare caricature, ma risultano semplicemente brutti. Il protagonista inoltre è un clone del Lambert conosciuto in Lambert, the Sheepish Lion (1952), eppure in soli due anni il clima allo studio è completamente cambiato e una figura nata per essere animata con la ricchezza di un tempo, mal si presta ad essere semplificata in questo modo. L'unico animatore che risulta accreditato è Norman Ferguson, che evidentemente non padroneggiava a sufficienza questa nuova arte. Social Lion è l'ultimo contributo di Ferguson all'animazione disneyana prima di abbandonare lo studio, a causa dei problemi di salute e del lento declino della sua carriera. Il padre adottivo di Pluto, che tanti anni prima aveva inventato la pantomima ispirando molti artisti, non era più in grado di competere con la bravura dei suoi successori, che anno dopo anno avevano portato questa forma d'arte verso vette a lui non più accessibili.

di Valerio Paccagnella - Laureato in lettere moderne, è da sempre un grande appassionato di arti mediatiche, con un occhio di riguardo per il fumetto e l'animazione disneyana. Per hobby scrive recensioni, disegna e sceneggia. Nel 2005 fonda “La Tana del Sollazzo”, piattaforma web per la quale darà vita a diverse iniziative, fra cui l'enciclopedico The Disney Compendium e Il Fumettazzo, curioso esperimento di critica a fumetti. Dal 2011 collabora inoltre anche con Disney: scrive articoli per Topolino e Paperinik, e realizza progetti come la Topopedia (2011), I Love Paperopoli (2017) e PK Omnibus (2023).

Scheda tecnica

  • Titolo originale: Social Lion
  • Anno: 1954
  • Durata:
  • Produzione: Walt Disney
  • Regia: Jack Kinney
  • Storia: ,
  • Musica: Oliver Wallace
  • Animazione: Norman Ferguson
Nome Ruolo
Bruce Bushman Layout
Walt Disney Produttore
Norman Ferguson Animazione
Dick Kinney Storia
Jack Kinney Regista
Milt Shaffer Storia
Oliver Wallace Musica
Thelma Witmer Fondali