Il Piccolo Sarto Coraggioso

Il Rilancio di un Topo

Al termine degli anni 30, gli studios tentano di rilanciare Topolino, restituendogli lo smalto di un tempo. In quest'ottica Brave Little Tailor rappresenta probabilmente il tentativo più evidente e riuscito di riportare Mickey agli antichi splendori. Il restyling a cui molto presto verrà sottoposto da Fred Moore, la sua leggendaria partecipazione a Fantasia (1940) e l'uscita di gioielli quali The Little Whirlwind e The Nifty Nineties (1941) si riveleranno step fondamentali per la sua carriera, ma non riusciranno purtroppo a scalfire lo strapotere di Pippo, Pluto e Paperino, e a restituirgli la centralità degli albori. Brave Little Tailor si dimostra però un autentico capolavoro, un tentativo assolutamente convincente di evolvere il personaggio, rimanendo nel solco di quanto realizzato all'inizio del decennio. Avventure in costume come The Klondike Kid (1932) e Ye Olden Days (1933) erano rimaste ovviamente ben scolpite nell'immaginario degli artisti, per cui poteva essere veramente molto interessante recuperare quell'antico format, aggiornandolo però allo scenario attuale, che aveva visto l'animazione giungere allo stato dell'arte. Il soggetto è l'omonima fiaba dei fratelli Grimm, un tipo di storia che normalmente avrebbe potuto essere presa in considerazione per le Silly Symphony, e che invece viene qui cucita addosso al miglior Mickey Mouse.

Sette in un Colpo Solo!

La struttura di Brave Little Tailor è quella di un piccolo kolossal, il cui respiro ricorda molto da vicino quanto nel frattempo lo staff di Walt stava facendo con il formato del lungometraggio animato. I progressi si vedono in ogni ambito, dal raffinato storytelling alla recitazione dei personaggi, passando per gli effetti speciali e l'umorismo arguto. È proprio una gag a costituire la base della vicenda. Il sarto Topolino riesce a far fuori sette mosche in un colpo solo, e mentre se ne vanta viene frainteso dai popolani del suo villaggio, convinti che abbia ucciso sette giganti. Portato al cospetto del re, si ritroverà affidato suo malgrado il compito di sconfiggere il gigante responsabile delle razzie nei campi circostanti, con la mano della principessa Minni come ricompensa. Già in Giantland (1933) avevamo visto Topolino fronteggiare un gigante, e lo stesso sarebbe avvenuto più tardi in Fun and Fancy Free (1947) e persino in Runaway Brain (1995). Anche qui troviamo le ormai classiche gag in cui Mickey finisce tra le sue fauci mentre il gigante mangia, beve e fuma in totale tranquillità, tuttavia a questo si aggiunge una battaglia particolarmente dinamica con un Topolino eroico e spigliato, perfettamente in linea con quello visto nei suoi anni ruggenti. Particolarmente arguto anche il finale in cui il gigante viene risparmiato, e prontamente trasformato in un generatore di energia eolica, per muovere gli ingranaggi del luna park sorto intorno a lui.

L'Umanità di Topolino

L'animazione di Brave Little Tailor è veramente meravigliosa. Lo splendido lavoro fatto da Fred Moore anni prima in Three Little Pigs (1933) gli è valso agli studios un ruolo di primo piano: ora è il suo stile di disegno, così morbido e piacevole, a predominare e a far scuola. Uno degli artisti che pur allineandosi a Moore, riesce a spiccare anche in questa fase è Frank Thomas, che diventerà presto uno dei nine old men, gli animatori che seguiranno Walt fino alla fine della sua vita. L'artista farà propria anche la lezione di Norman Ferguson, imparando a mettere in scena ciò che un personaggio pensa, prima ancora di ciò che fa. I risultati saranno evidenti, e i suoi personaggi mostreranno sempre una grandissima umanità: è a Thomas infatti che dobbiamo la spettacolare sequenza in cui Topolino si esibisce davanti al re, mimando la sua impresa. Difficilmente si vedrà sullo schermo un Topolino così tridimensionale ed espressivo: a tratti umile e impacciato, a tratti spavaldo e sbruffone, riuscirà a connettersi al pubblico come difficilmente accadrà in futuro, dimostrando pur con pochi mezzi (ago, filo e forbici!) il suo immenso valore. La dimensione fiabesca dei racconti in costume si rivelerà lo scenario perfetto per dare a Topolino ruoli di un certo rilievo anche in futuro, come vedremo in Fantasia (1949), Fun and Fancy Free (1947), Il Principe e il Povero (1990) e persino ne I Tre Moschettieri (2004), targato DisneyToon Studios.

Diretto da Mac Corker

È alquanto singolare che a Brave Little Tailor sia stato dedicato l'unico adattamento pedissequo mai realizzato nell'ambito della produzione per i quotidiani. La storia viene pubblicata per un periodo di tredici settimane all'interno della tavola domenicale di Mickey Mouse, e porta la firma di Merril de Maris, Manuel Gonzales e Floyd Gottfredson. È Gonzales a disegnarne la maggior parte, mentre Gottfredson si occupa della prima e dell'ultima tavola, fornendo alla vicenda una cornice in grado di inserirla nella normale continuity della serie. Il pretesto escogitato è una chiamata da parte dello stesso Walt Disney, che invita Topolino agli studios per proporgli un ruolo nel loro ultimo cortometraggio. Giunti sul luogo di lavoro, faremo la conoscenza del regista Mac Corker, sorta di corrispettivo fumettistico del reale direttore delle riprese del corto Bill Roberts, col quale Topolino mostrerà un certo livello di confidenza, facendosi prendere bonariamente in giro. Il simpatico Mac Corker tornerà pochi mesi dopo in Topolino e Robinson Crusoe in cui Floyd Gottfredson giocherà per la seconda volta la carta del racconto in costume, questa volta nelle strisce giornaliere, per giustificare con un trucco scenico il restyling degli occhi di Topolino. Sempre Mac Corker si rivelerà essere l'uomo dietro la celebre interpretazione di Topolino in Fantasia (1940), secondo Luca Boschi e Giovan Battista Carpi che, nella storia italiana celebrativa Topolino e il Mistero dell'Apprendista Stregone (1992), lo ritraggono nuovamente.

di Valerio Paccagnella - Laureato in lettere moderne, è da sempre un grande appassionato di arti mediatiche, con un occhio di riguardo per il fumetto e l'animazione disneyana. Per hobby scrive recensioni, disegna e sceneggia. Nel 2005 fonda “La Tana del Sollazzo”, piattaforma web per la quale darà vita a diverse iniziative, fra cui l'enciclopedico The Disney Compendium e Il Fumettazzo, curioso esperimento di critica a fumetti. Dal 2011 collabora inoltre anche con Disney: scrive articoli per Topolino e Paperinik, e realizza progetti come la Topopedia (2011), I Love Paperopoli (2017) e PK Omnibus (2023).

Scheda tecnica

  • Titolo originale: Brave Little Tailor
  • Anno: 1938
  • Durata:
  • Produzione: Walt Disney
  • Regia: William "Bill" O. Roberts
  • Storia:
  • Cast: Walt Disney, Eddie Holden, William E. Sheets
  • Musica: Albert Hay Malotte
  • Animazione: Jack Campbell, Les Clark, Frank Follmer, Oliver M. "Ollie" Johnston, Richard McDermott, Fred Moore, Arthur W. Palmer, Don Patterson, Archie Robin, Milt Shaffer, Franklin Thomas, Riley Thomson, Noel Tucker, Vladimir "Bill" Tytla, Roy Williams, Cornett Wood
Nome Ruolo
Jack Campbell Animazione
Les Clark Animazione
Walt Disney Cast; Produttore
Andrew Engman Effetti Speciali
Frank Follmer Animazione
Albert Hay Malotte Musica
Eddie Holden Cast
Oliver M. "Ollie" Johnston Animazione
Jack Kinney Storia
Richard McDermott Animazione
Fred Moore Animazione
Arthur W. Palmer Animazione
Don Patterson Animazione
William "Bill" O. Roberts Regista
Archie Robin Animazione
Milt Shaffer Animazione
William E. Sheets Cast
Franklin Thomas Animazione
Riley Thomson Animazione
Noel Tucker Animazione
Vladimir "Bill" Tytla Animazione
Roy Williams Animazione
Cornett Wood Animazione