More Kittens

Un Titolo Onesto

More Kittens conclude degnamente il 1936, l'annata che ha visto la serie delle Silly Symphony tingersi di autoreferenzialità. Dopo che Three Little Wolves, Toby Tortoise Returns e persino Mother Pluto avevano riportato in scena personaggi già collaudati, tocca ai gattini di Three Orphan Kittens tornare in pista, dopo il grande successo riscosso l'anno precedente. Walt Disney, come si è visto, non amava l'idea di realizzare seguiti delle sue opere perché si considerava un progressista. Del resto uno dei suoi motti, “Non posso superare i porcellini con altri porcellini”, è ancora oggi assai famoso. D'altra parte però le incessanti richieste da parte del pubblico e il desiderio di stabilità economica per poter affrontare la sua più grande fatica, Biancaneve e i Sette Nani, in uscita l'anno successivo, lo spinsero per breve tempo su questa strada. Il titolo di questo cortometraggio fa il verso all'incessante richiesta di “more pigs” avuta dopo l'uscita di Three Little Pigs, dimostrando quindi una certa autoironia. Nel contempo è probabilmente il titolo che meglio di ogni altro descrive onestamente il cortometraggio, la cui ragion d'essere si basa unicamente sul desiderio degli spettatori di vedere un “more of the same”.

Da Toliver a Bolivar

In questo sequel ritroviamo quindi Calico, Inky e Fluff, che in apertura vengono rincorsi dalla governante nera vista nel corto precedente, e che tornerà in futuro in Pantry Pirate (1940) e Figaro and Cleo (1943). Il terzetto si rifugia in giardino, per dare vita ad una sfilza di gag piuttosto blande, che li vedranno alle prese con vari animali, quali una tartaruga, una mosca e un uccellino. Si tratta di quella tipologia di umorismo minimalista che troveremo sempre più spesso nell'animazione di questi anni, e che al giorno d'oggi risulta assai datata. Piuttosto povero di contenuto, More Kittens si fa ricordare per pochi elementi, fra cui la citazione musicale a Who's Afraid of the Big Bad Wolf? e le sofisticate animazioni del grosso San Bernardo che accoglie i gattini sotto la sua ala protettrice, osservandoli benevolo mentre giocano in cortile per tutta la durata del corto. Questo personaggio era già apparso in Alpine Climbers qualche mese prima, duettando con Pluto e mostrando un'invidiabile presenza scenica. In questa fase gli addetti ai lavori lo chiamano Toliver, scherzosa storpiatura del nome del disegnatore Al Taliaferro, in forza agli studios sulla tavola domenicale delle Silly Symphony. Il nome del personaggio cambierà in Bolivar successivamente quando Taliaferro trapianterà il San Bernardo nella striscia giornaliera di Paperino, facendone ufficialmente il suo cane.

di Valerio Paccagnella - Laureato in lettere moderne, è da sempre un grande appassionato di arti mediatiche, con un occhio di riguardo per il fumetto e l'animazione disneyana. Per hobby scrive recensioni, disegna e sceneggia. Nel 2005 fonda “La Tana del Sollazzo”, piattaforma web per la quale darà vita a diverse iniziative, fra cui l'enciclopedico The Disney Compendium e Il Fumettazzo, curioso esperimento di critica a fumetti. Dal 2011 collabora inoltre anche con Disney: scrive articoli per Topolino e Paperinik, e realizza progetti come la Topopedia (2011), I Love Paperopoli (2017) e PK Omnibus (2023).

Scheda tecnica

  • Titolo originale: More Kittens
  • Anno: 1936
  • Durata:
  • Produzione: Walt Disney
  • Regia: Dave Hand
  • Storia: , ,
  • Musica: Frank Churchill
  • Animazione: Esther Campbell, Gilles "Frenchy" De Trémaudan, Ward Kimball, Lillian Randolph, Bob Stokes, Frank Thomas, Bob Wickersham
Nome Ruolo
Esther Campbell Animazione (Meows, Birds)
Frank Churchill Musica
Bill Cottrell Storia
Gilles "Frenchy" De Trémaudan Animazione
Walt Disney Produttore
Joe Grant Storia
Dave Hand Regista
Ward Kimball Animazione
Bob Kuwahara Storia
Lillian Randolph Animazione (Maid)
Bob Stokes Animazione
Frank Thomas Animazione
Bob Wickersham Animazione